Ha usato un oggetto tagliente e olio di cocco. Ma mentre asportava il prepuzio, ha tagliato per errore il glande provocando un'emorragia che si è rivelata fatale. E' morto così, a Bari, un bimbo nigeriano di due mesi. Era nato il 9 maggio in Spagna da una ventiquattrenne sposata e in regola con il permesso di soggiorno. Dopo un giorno di indagini la polizia ha fermato un nigeriano ritenuto autore dell'intervento chirurgico. Agli investigatori l'uomo avrebbe fatto capire che si è trattato di un intervento di routine per il quale ha percepito un compenso di 100 euro. La tragedia è avvenuta in un appartamento-tugurio di 15-20 metri quadrati in viale Japigia 56, a poca distanza dal centro cittadino. L'abitazione è nella disponibilità di un'amica della mamma del piccolo. Al citofono c'é il nome di una donna: Imade Betty. Sulla porta d'ingresso c'e un adesivo con una scritta inquietante in inglese che recita così: "2008 è il momento della vittoria della chiesa di Cristo. E' il mio tempo di splendere. Nessun diavolo mi fermerà". Appena si apre la porta d'ingresso si scorgono un materasso, un cuscino e un lenzuolo. Un altro materasso è invece abbandonato sul pavimento del terrazzo condominiale, accanto all'appartamento che sembra essere stato lasciato in tutta fretta dai suoi abitanti. Nella casa-tugurio ieri mattina la donna ventiquattrenne, d'accordo col marito che vive in Spagna, ha portato il figlioletto e lo ha consegnato all'amica e a chi doveva praticare l'intervento. Durante l'operazione la lama sarebbe sfuggita all'improvvisato chirurgo e ha inciso il glande, provocando subito una fitta perdita di sangue. Alla mamma del piccolo sarebbe stato detto che era tutto a posto, di non preoccuparsi. Ma col passare delle ore la condizione del neonato é peggiorata. Nella notte il bimbo ha cominciato ad avere problemi respiratori. Il suo pannolino, poi, era sempre pieno di sangue. Solo allora, erano le due, la mamma, disperata, ha chiesto aiuto a un farmacista del rione Japigia, che ha allertato il 118. Il piccolo è stato portato al policlinico in ambulanza ma è morto dopo un'ora. Sulla tragedia la magistratura ha aperto un'indagine e ha disposto l'autopsia. La squadra mobile, oltre ad aver arrestato il nigeriano, sta concentrando i propri sospetti sulla mamma della vittima e sull'amica della donna, che si è resa irreperibile. Quest'ultima avrebbe convinto la donna, che da una settimana era a Bari, a circoncidere il piccolo dicendole che si trattava di un intervento di routine e che un suo amico avrebbe pensato a tutto pagando "solo 100 euro". La vicenda ricalca come una fotocopia quella avvenuta il 6 giugno scorso a Treviso: protagonista ancora una volta un piccolo nigeriano di pochi mesi morto dopo ore di agonia per un emorragia da circoncisione eseguita al di fuori di strutture sanitarie. I genitori del piccolo e la donna che eseguì l'intervento sono indagati per omicidio preterintenzionale. Accusa questa che potrebbe essere avanzata anche dalla magistratura barese
Fonte(ansa)
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