martedì 28 ottobre 2008

I Puffi compiono 50 anni.

Per festeggiare pronto un film in 3D.

Hanno 50 anni, ma non li dimostrano. I Puffi hanno da poco festeggiato il loro 50esimo anniversario. Nati come fumetto dalla penna del belga Peyo e Yvan Delporte nel 1958, sono arrivati in Italia nel 1963 dove hanno trovato la popolarità negli anni Ottanta grazie alla serie di cartoni animati trasmessi da Canale 5 e Italia Uno. Adesso gli omini blu puntano al grande schermo: in uscita a novembre, infatti, il film in 3D The Smurfs

La leggenda narra che il nome originario dei Puffi, "Schtroumpfs", che in italiano potrebbe essere tradotto con la parola "coso", derivi da uno scherzo: il fumettista non ricordava il nome di un oggetto e disse a un amico "Passami... lo schtroumpf". Dopo aver usato il nome più volte durante il giorno decise di farlo fruttare. E così, senza neppure rendersene conto, creò un mondo. Un mondo che in Italia ha fatto impazzire grandi e piccini. Quando sono arrivati gli gnomi blu si chiamavano "Strunfi": fu infatti il Corriere dei Piccoli a mutare il nome in Puffi. Poi iniziarono i cartoni animati trasmessi in tv e nel 1981 uscirono il 45 giri della prima sigla e il 33 giri "Arrivano i Puffi"
Nel 1982 la serie sbarca su Canale 5 contraddistinta dalle indimenticabili sigle interpretate da Cristina D'Avena. Dopo le puntate inedite, trasmesse fino al 1990, sono iniziate le repliche sulle reti Mediaset, arrivate poi anche su Boing, il canale del digitale terrestre dedicato ai piccoli, che le trasmette dal 28 aprile, premiato dagli ottimi ascolti che dimostrano ancora una volta quanto il pubblico ami i Puffi. Promette quindi grandi risulati il film in 3d sugli omini "alti due mele o poco più", atteso nelle sale per il prossimo novembre. The Smurfs, questo il titolo della pellicola distribuita dalla Paramount, resterà sostanzalmente fedele al cartone animato in 2d con l'aggiunta però di qualche nuovo personaggio e alcune novità grafiche. L'idea del produttore Jordan Kerner è quella di realizzare una saga in tre episodi, simile a quella del Signore degli anelli.

Fonte(TGcom)

SCUOLA: 'ASSEDIO' AL SENATO E CORTEI IN TUTTE LE CITTA'.

Sono al momento sette i cortei spontanei degli studenti medi e universitari che stanno attraversando Roma per convergere a palazzo Madama sede del Senato dove oggi è in discussione il contestato decreto Gelmini. Il corte più numeroso, circa 1.000 i partecipanti è partito da piazza della Repubblica diretto a piazza Navona, e si trova all'altezza di corso Rinascimento. Altri cortei, di circa 3-400 studenti, sono segnalati: a viale Marconi con conseguente chiusura al traffico da via Leopoldo Nobili; all'Eur, in viale America, diretti a piazza Francesco Vivona dove la protesta si é trasformata in un sit-in. Un corteo sta percorrendo via di Ripetta e via della Scrofa, mentre il corteo lungo viale Trastevere ha ormai raggiunto corso Rinascimento. Ancora un corteo, sempre spontaneo si è formato nella zona della Garbatella, in via Silvio D'Amico e via Leonardo da Vinci. Da Ostiense sta partendo un altro corteo per raggiungere quello già in corso in viale Silvio D'Amico che intende raggiungere la Facoltà di lettera di Roma Tre. Alle 14 è previsto un corteo da piazza della Repubblica a piazza Barberini. Numerose le pattuglie della polizia municipale che stanno operando lungo i percorsi delle manifestazioni per limitare i disagi al traffico e provvedere alla chiusura e riapertura delle strade interessate.VELTRONI, GOVERNO RITIRI DECRETO, NON SIA ARROGANTE - Il governo dovrebbe ritirare il decreto Gelmini sulla scuola perché "sarebbe un atto di arroganza andare avanti". Lo ha detto il segretario del Pd Walter Veltroni. "E' indice di intelligenza - ha aggiunto Veltroni - fermarsi quando un provvedimento crea tanto conflitto sociale". "Stiamo assistendo a un gioco delle parti - ha affermato Veltroni - perché il governo non ha presentato nessuna riforma né per la scuola né per l'università, cosa che a noi piacerebbe discutere. Allo stato stiamo discutendo solo sui tagli voluti dal ministro Tremonti". "Secondo noi - ha detto ancora Veltroni - si può e si deve tagliare ovunque nella spesa pubblica, tranne che su un punto, e cioé scuola e università, perché è la garanzia per il rilancio della nostra competitività. Lì, semmai, si deve mettere mano al portafoglio. Noi oggi spendiamo poco e male, dobbiamo smettere di spendere male ma smettere anche di spendere poco". "Ho visto che il ministro Gelmini - ha poi ironizzato il segretario del Pd - si paragona a Obama: ora tutti improvvisamente si stanno schierando. Però Obama ha annunciato un investimento di 14 miliardi di dollari per le università".DENUNCIA PRESIDE LICEO ROMA, PROCURA APRE INCHIESTA La procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo dopo l'occupazione del Liceo Classico 'Giulio Cesare', uno dei piu noti della capitale, da parte del movimento degli studenti. L'occupazione dell'edificio scolastico, in corso Trieste, è avvenuta ieri sera. L'ipotesi di reato è quella contemplata 633 del codice penale ovvero 'Invasione di edificio pubblico' e si sta valutando anche quella di interruzione di pubblico servizio. L'iniziativa della procura è scaturita come atto dovuto in seguito ad una denuncia del Capo dell'istituto.A RITMO DI BATTIATO PROTESTA STUDENTI SOTTO SENATO Cercano "un centro di gravità permanente" le centinaia di studenti confluite da quasi un'ora davanti all'ingresso principale del Senato. E' un Battiato rivisitato e mixato quello che intonano gli studenti di scuole medie e licei, che occupano lo spazio della Corsia Agonale, vale a dire la stradina che collega Corso Rinascimento a Piazza Navona. La protesta contro il decreto Gelmini alterna intermezzi musicali a slogan urlati contro la riforma della scuola o all'indirizzo del ministro. Gli studenti presenti sotto il Senato sono l'avanguardia di un corteo, il cui arrivo è atteso a Piazza Navona in mattinata.MILANO, ALTRI DUE ISTITUTI SUPERIORI IN OCCUPAZIONE La mobilitazione studentesca contro il decreto Gelmini prosegue a Milano anche nelle scuole superiori. Al liceo artistico Boccioni in zona Fiera, in occupazione da ieri, oggi si sono aggiunti, secondo quanto riferiscono dal Coordinamento dei collettivi studenteschi, altri due istituti superiori: il liceo classico Manzoni e il magistrale Agnesi. Inoltre, altre scuole (l'istituto tecnico Besta, il liceo di scienze sociali Kandinsky e gli scientifici Marconi e Bottoni) hanno optato per "giornate autogestite - spiegano dai Collettivi - durante le quali si farà attività informativa sulle conseguenze della riforma e si studieranno le iniziative dei prossimi giorni che culmineranno con lo sciopero del 30 ottobre prossimo". Allo storico liceo classico Parini, invece, per oggi è stata organizzata un'assemblea occupata. STUDENTI OCCUPANO FERROVIA VIAREGGIO, NESSUN DISAGIOUn gruppo di studenti, partito in corteo dalla centrale Piazza Mazzini, ha occupato per alcuni minuti, questa mattina, i binari della stazione ferroviaria di Viareggio. La manifestazione non ha causato alcun problema al transito dei treni. Il gesto rientra nelle proteste contro il cosiddetto 'decreto Gelmini' sulla riforma della scuola. A Viareggio e in Versilia nella maggior parte degli istituti la lotta prosegue con l' autogestione, mentre sono state sospese molte occupazioni.STUDENTI STRADA A CAGLIARIE' iniziata poco prima delle 9 la protesta dei 1.400 studenti del Liceo Classico Siotto di Cagliari, una delle più grandi scuole d'Italia, che hanno occupato viale Trento, la strada antistante l'istituto e dove si trova anche la sede della Regione Sardegna, sedendosi per terra e bloccando il traffico. Con megafoni, striscioni e cori manifestano la propria protesta contro legge 133 per il riordino della Scuola e dell'Università. L'intenzione degli studenti della sede centrale e di quella staccata di via Falzarego, che hanno attuato una improvvisa azione di contestazione con un tam tam di richiamo attraverso sms, è di restare in piazza sino a fine mattinata bloccando la circolazione stradale ed i pullman dei trasporti. Non è presente alcun addetto delle forze dell'ordine che non sapevano della manifestazione.A BARI CORTEO STUDENTI CON VENDOLA E SINDACO"La 133 è una ferita insopportabile. Non solo nei confronti della scuola pubblica ma della democrazia": lo ha detto all'ANSA, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che poco fa si è messo alla testa di un corteo spontaneo di studenti che protesta contro il decreto Gelmini. Insieme con Vendola c'é anche il sindaco di Bari, Michele Emiliano, il presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, gli assessori regionali al Lavoro, Marco Barbieri, e al Diritto allo studio, Mimmo Lomelo. Al corteo - secondo fonti della Questura - partecipano circa tremila studenti. In testa al corteo c'é una bara, già utilizzata dai giovani in precedenti iniziative, che viene portata a spalla: sopra c'é un cartello con scritto "onoranze funebri Gelmini". La manifestazione si snoda in modo festoso per le vie della città con maglie che vengono lanciate in aria, slogan, balli e applausi. Tutto è cominciato con un'assemblea che era stata organizzata in un'aula della facoltà di Giurisprudenza: il luogo non riusciva a contenere il numero di studenti che, tra l'altro, cominciavano ad arrivare a centinaia e centinaia dalle altre facoltà. A POTENZA STUDENTI DENTRO, MA LASCIANO ZAINI FUORICirca un migliaio di zaini sono stati lasciati stamani appesi alle ringhiere del cortile esterno del liceo scientifico "Galileo Galilei" di Potenza, "simbolo della nostra protesta e del nostro strumento quotidiano di apprendimento, lasciato fuori dalla scuola": gli studenti, invece, sono entrati "solo per eleggere - hanno spiegato - i rappresentanti alla Consulta provinciale". La forma di protesta è stata attuata alle ore 8.30, al suono della campanella. In un documento gli studenti delle superiori di Potenza hanno chiesto che "ai tavoli con il Governo, a parlare di come modificare la riforma, non vengano convocate quelle associazioni che strumentalizzano i movimenti di piazza" ma "gli studenti eletti nelle Consulte provinciali". Stamani, inoltre, è stato organizzato un altro corteo per le vie di Potenza. Nel centro storico, invece, si svolgeranno lezioni all'aperto. Nell'aula magna del Campus universitario di Macchia Romana è prevista un'assemblea con studenti, docenti e famiglie.
LEZIONE IN PIAZZA SAN MARCO PER STUDENTI VENEZIA
Piazza San Marco a Venezia come una grande aula di ateneo stamane per le lezioni all'aperto organizzate dagli studenti e gli insegnanti in lotta contro i tagli alle Universita'. Circa 1200 giovani si sono seduti a terra sui 'masegni' dell'ala napoleonica, le spalle verso la Basilica di San Marco, per ascoltare le lezioni dei docenti di Ca' Foscari, dello Iauv, dell'Accademia delle Belle Arti, ma anche gli insegnanti di alcuni istituti superiori, che si sono succeduti sulle scale davanti il Museo Correr. Lezioni alternate a interventi dei docenti sui ''mali'' della scuola, che hanno attirato anche l'attenzione di alcuni turisti. Scenografia allegra e magica, dato che stamane in Piazza San Marco c'era anche un velo di acqua alta (la punta e' stata di 86 cm. sopra il medio mare alle ore 9), che quando sono iniziate le lezioni all'aperto era quasi del tutto defluita. Gli studenti universitari e medi veneziani si apprestano ora all'organizzazione della manifestazione in difesa della scuola di giovedi'. I giovani hanno richiesto alle autorita' di poter sfilare in corteo lungo il Ponte della Liberta', che collega Mestre a Venezia.A BOLOGNA FANTASMI LUMINOSI CHIEDONO BLOCCO DECRETO Fantasmi in piazza Maggiore, il cuore di Bologna, per "difendere" la scuola pubblica e protestare contro il voto annunciato per domani al Senato che ripristina il maestro unico. I lenzuolini coi fori per gli occhi si aggireranno sul 'crescentone' a partire dalle 18.30. Li ha 'invocati' l'Assemblea Genitori-Insegnanti delle scuole della città e della provincia che fu capofila della 'Notte Bianca' del 15 ottobre. Ora la proposta è un messaggio luminoso alla vigilia del voto sul decreto 137. L'assemblea invita gli altri genitori e insegnanti 'dalle Alpi alla Sicilia' alla veglia notturna e a comporre nelle piazze d'Italia la scritta 'Fermatevi' con candele e lumini. Intanto proseguono nelle strade 'universitarie' della Regione le lezioni in piazza di diversi docenti, mentre a Piacenza il Comitato Scuola Pubblica invita la gente in Piazza Cavalli indossando magliette bianche con la scritta "Continuiamo a difendere la scuola pubblica".NEL SALERNITANO A LEZIONE CON FASCIA AL BRACCIO Stop ai cortei anti-Gelmini da parte degli studenti del Liceo Scientifico "A. Gatto" di Agropoli, che questa mattina, dopo cinque giorni di manifestazioni e iniziative per le strade della cittadina cilentana, sono regolarmente entrati in aula per fare lezione. Gli allievi del "Gatto", però, non hanno rinunciato a proseguire la protesta. Gli studenti, infatti, indossano sul braccio una fascia che reca la scritta "Studio, ma protesto". "Abbiamo deciso di proseguire la nostra lotta con attività pomeridiane - spiega Elisa Mozzarella, rappresentante d'Istituto degli studenti - Al mattino ci recheremo regolarmente in classe per fare lezione. Ciò non vuol dire che abbiamo mollato. La fascia significa proprio questo".

Fonte(Ansa)

martedì 21 ottobre 2008

8 ANNI, IL NONNO LO COSTRINGEVA A SPACCIARE.

Un pregiudicato di Casteldaccia, paese alle porte di Palermo, aveva costretto tutti i componenti della sua famiglia a spacciare droga, compreso il nipotino di otto anni. L'uomo, destinatario di un provvedimento cautelare, è deceduto per cause naturali, ed i carabinieri hanno eseguito stamani nove arresti"Lo spaccio della droga è stato ripreso dai carabinieri con alcune telecamere nascoste, e in diverse immagini si vede il bambino di 8 anni che vende lo stupefacente. Tutto si svolge tra i comuni di Palermo, Bagheria e Casteldaccia. L'operazione è stata denominata 'Pater Familias' perché coinvolge tutti i familiari. Oltre alle nove persone arrestate su ordinanza di custodia cautelare in carcere, altre sei, di cui tre minorenni sono stati denunciati a piede libero. Tutti sono accusati di aver organizzato un vasto traffico di stupefacenti, rifornendo le piazze per lo spaccio al dettaglio nelle aree limitrofe al capoluogo siciliano. Il presunto capo dell'organizzazione, che è un pregiudicato, secondo l'accusa ha coinvolto nell'attività figli, genero e nipoti, realizzando una vera e propria ditta dello spaccio a conduzione familiare. Sono in corso perquisizioni, in cui sono impegnati 200 carabinieri supportati da quattro unità cinofile e da due elicotteri.Le indagini dei carabinieri del Comando provinciale hanno accertato che il pregiudicato che aveva costretto il nipotino a spacciare era Ignazio Di Paola, deceduto per cause naturali il 17 luglio 2008. Per gli investigatori l'uomo, insieme a moglie, figli e genero, aveva avviato un'articolata per lo spaccio di hashish e cocaina, la cui vendita avveniva presso la propria abitazione e in una sala giochi a Casteldaccia. Spesso le dosi venivano cedute attraverso le finestre del piano terra dell'abitazione. Ignazio Di Paola per l'accusa aveva il compito di tagliare e confezionare l'hashish. La moglie e la figlia, tenevano la cassa. Lo spaccio in strada veniva affidato a minorenni, i quali reclutavano e addestravano altri giovani del luogo che, attratti dal facile guadagno, si trasformavano anche in pony-express della droga per consegne a domicilio. E in questo contesto che il capo dell'organizzazione ha impiegato nello spaccio anche un nipotino di 8 anni. Del traffico di cocaina si interessava, invece il genero di Ignazio Di Paola, procurandosi la droga negli ambienti criminali di Palermo e sfruttando per lo spaccio il capillare canale di distribuzione avviato dalla famiglia.

Fonte(Ansa)

UNIVERSITA', STUDENTI E PROF IN PIAZZA CONTRO LA RIFORMA.

Manifestazioni in tutta Italia: oltre 40 mila sfilano a Firenze; a Bologna studenti fanno irruzione in Rettorato, occupato binario stazione ferroviaria; a Milano scontri polizia-studenti
3 FERITI E 3 CONTUSI IN SCONTRI A CADORNA
Il bilancio del breve scontro fra forze dell'ordine e studenti dell'Universita' degli Studi di Milano, avvenuto intorno alle 15.10 a uno degli ingressi della stazione delle Ferrovie Nord di piazzale Cadorna, e' di 3 feriti (due alla testa e uno al volto) e tre contusi. Solo in due si sono fatti medicare dall'ambulanza che e' arrivata in piazza subito dopo il fatto. Continua intanto il sit-in dei ragazzi che blocca il traffico nelle vie circostanti la stazione.
OLTRE 40 MILA SFILANO A FIRENZEE' stata imponente la manifestazione regionale organizzata a Firenze contro i tagli alla scuola e all'Universita'. In totale, fanno sapere i sindacati, i partecipanti sono stati 60 mila, mentre per la questura il dato e' di 40 mila, che in circa tre ore hanno marciato per le vie del centro. Il corteo e' partito alle 10 da piazza San Marco, e' passato davanti alle sedi di Regione, Consiglio regionale, prefettura, Provincia, Comune, si e' allargato in piazza Duomo e piazza della Signoria passando dalla centralissima via Calzaiuoli ed e' culminato in piazza Santissima Annunziata. Li' molti studenti medi, universitari, precari e ricercatori toscani hanno preso la parola per dire il loro 'no' ai tagli promossi dal Governo e per la difesa dell'istruzione pubblica. Molte le bandiere dei sindacati e gli striscioni degli studenti con scritte come ''studenti di medicina coagulati contro la 133'', ''Gelmini sei, sei, sei rimandata'', ''Dalle Alpi agli Appennini tutti odiano la Gelmini''. Unico partito presente con alcune bandiere e' stato quello di Rifondazione comunista e nel corteo si sono visti, tra gli altri, l'assessore comunale fiorentina alla pubblica istruzione Daniela Lastri e il presidente del consiglio comunale di
Firenze Eros Cruccolini. Concludendo il corteo, i giovani hanno raccomdanto di ''restare uniti'' e di ''continuare la mobilitazione'' con altre iniziative, sottolineando la propria ''distanza dai partiti''.
BOLOGNA: CORTEO STUDENTI CON FUMOGENI E VERNICE
''Oggi ci siamo presi il rettorato e la stazione, domani proseguiremo con la mensa e altre occupazioni''. Con queste parole si e' conclusa, davanti alla facolta' di Lettere occupata da venerdi' scorso, la manifestazione degli studenti universitari che ha attraversato le vie di Bologna. Un corteo di qualche centinaio di giovani che con fumogeni, petardi, fischietti, megafoni e un diffusore di musica di quelli da 'street parade', si e' formato verso le nove di questa mattina. Un'iniziativa rumorosa, ma pacifica, se non per i botti dei petardi e alcune 'bombe' di vernice rossa scagliate contro il portone laterale di palazzo Poggi, sede del rettorato, e che hanno colpito un operatore televisivo. Nel mentre, nel cortile interno era in corso un incontro tra il rettore dell'ateneo bolognese, Pier Ugo Calzolari, che dialogava seduto in mezzo ad una delegazione di un centinaio di studenti. Appena poi, qualche minuto dopo, la massa ha fatto irruzione dalla porta principale, il colloquio e' terminato. Dal rettorato, gli studenti, seguiti dalle forze dell'ordine con scudi anti-sommossa, sono poi passati alla stazione, per fare ritorno verso le 12,30 in via Zamboni, preceduti dal fumo rosa dei fumogeni. Li' il gruppo si e' sciolto e gli studenti sono entrati nelle aule di lettere per un'assemblea.I giovani in corteo hanno gridato slogan come ''Noi la crisi non la paghiamo''. Mentre il gruppo sfilava c'era anche chi ha scelto una protesta diversa. Sono infatti proseguite le lezioni 'a cielo aperto'. Davanti al rettorato, in via Zamboni 33, un gruppo di studenti di Fisica prendeva appunti sulla 'teoria dei campi', spiegata da un professore con tanto di gesso e lavagna. La lezione si e' interrotta quando il gruppo e' entrato, per poi riprendere successivamente. La manifestazione, come detto, non ha avuto problemi con carabinieri e polizia. ''Dalla questura ci hanno lasciato fare perche' anche loro sono preoccupati per il futuro dei loro figli'', ha commentato Stefano Biosa, di Spazio sociale studentesco, uno dei leader della manifestazione. ''E anche il sindaco Sergio Cofferati ha a cuore l'avvenire di Edoardo, suo figlio, per questo ci ha dato la sua solidarieta''.
A PALERMO OSCURATO SITO WEB CONTRO LEGGE 133
Come aveva annunciato ieri il rettore Giuseppe Silvestri durante la manifestazione degli studenti con 15 mila persone in piazza, il sito www.unipa.it dell'Universita' di Palermo e' stato oscurato in sostegno della mobilitazione contro la legge 133. Nell'home page del sito Internet e' stata inserita una mozione del Senato accademico. ''Il Senato accademico - si legge - ribadisce la sua contrarieta' nei confronti di ogni ipotesi di trasformazione dell'Università di Palermo in una Fondazione e ritiene necessario, per ristabilire una base di discussione serena e costruttiva, la revoca della legge 133 e la reale attivazione del tavolo interistituzionale annunciato dal ministro Gelmini, dal quale fare partire una consultazione ampia e partecipata''. ''Il Senato Accademico - prosegue il comunicato - prende atto dei documenti approvati dal Consiglio di amministrazione, dai Consigli di Facolta' di Ingegneria, Scienze della Formazione, Scienze Mm.ff.nn. e dall'Assemblea di Ateneo, e ne condivide le espressioni di grave preoccupazione''. Il sito web rimarra' oscurato per l'intera giornata.
BERLUSCONI, INACCETTABILE STRUMENTALIZZARE BAMBINI
''E' una cosa inaccettabile che si strumentalizzino anche i bambini e che su molti mezzi di informazione si dicano tante falsita', come quelle sul tempo pieno''. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso di un convegno organizzato dall'Unione industriali di Napoli, sostenendo che nell'ultima manifestazione della ''sinistra estrema erano meno di ventimila, altro che 300mila''.
DL; SENATO, VOTO FINALE MERCOLEDI' 29
Il contestato decreto legge Gelmini sulla scuola verra' votato dall'aula del Senato mercoledi' prossimo 29 ottobre verso le ore 10. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo di palazzo Madama accogliendo la richiesta dell'opposizione di avere ''del tempo congruo'' di discussione del decreto che e' ancora all'esame della Commissione Istruzione di palazzo Madama. Sia il vice capogruppo del Pd Luigi Zanda che il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri hanno spiegato ai cronisti che il decreto che istituisce il maestro unico andra' in aula domani e, tra giovedi' di questa settimana e martedi' della prossima si prevede l'esame dei 250 emendamenti presentati dall'opposizione. Il decreto scade il 31 ottobre.

Fonte(Ansa)

SUPERENALOTTO, JACKPOT RECORD DA 95 MILIONI.

Sale ancora la febbre del Superenalotto. Dopo l'ennesima "fumata nera" di sabato, il 6 proprio non vuole uscire. Il superpremio ha toccato i 95 milioni di euro e si avvicina a passi da gigante verso quota 100 milioni. Occhio all'estrazione di questa sera: e chissà se sarà la volta buona.- L'ULTIMO SEI: è uscito nel concorso numero 51 del 26 aprile 2008, quando a Pavone Canavese, in provincia di Torino, furono vinti 40,6 milioni di euro.CODACONS CHIEDE SEQUESTRO JACKPOT,TROPPO ALTO - Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, al Ministero dell'Economia, ai Monopoli di Stato e alla Sisal in merito al gioco del Superenalotto, per chiedere il sequestro del jackpot da 95 milioni, ritenuto "troppo alto". "Il record raggiunto dal montepremi sta provocando una pericolosissima febbre da gioco in tutta Italia - spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - con numerosi casi di cittadini che giocano tutti i propri risparmi, o peggio, nel tentativo di accaparrarsi il jackpot. Per questo abbiamo chiesto alla Procura di Roma di valutare se vi siano gli estremi per un intervento da parte della magistratura, disponendo se necessario anche il sequestro del montepremi a tutela degli interessi della collettività". Il Codacons ha chiesto al Ministero dell'economia, ai Monopoli di Stato e alla Sisal di intervenire a tutela dei giocatori e di tutti i cittadini, spalmando già dalla prossima estrazione l'intero montepremi previsto per il 6 tra chi realizzerà 5+1 e 5, così da porre fine alla "febbre da Superenalotto".

Fonte(Ansa)

PULLMAN TIFOSI JUVENTINI FUORI STRADA: 2 MORTI, MOLTI FERITI.

Due morti e almeno 20-30 feriti, alcuni dei quali gravi. E' il bilancio, sempre provvisorio -fatto dai Carabinieri- dell'incidente avvenuto oggi pomeriggio ad Etroubles. Le vittime - sempre secondo quanto si e' appreso dai militari - sarebbero gli autisti del bus. I corpi sono ancora intrappolati tra le lamiere e si attende l'arrivo del magistrato, il pm Pasquale Longarini, per estrarli. Il pullman, della societa' 'Ouest voyages' di Renens (Losanna), era partito da Neuchatel. PULLMAN ANDAVA TROPPO VELOCE - "Già dalle prime curve in discesa ci siamo accorti che l'autista scendeva troppo veloce e che non aveva dimestichezza con le curve. Poi c'é stato lo schianto". Così un giovane tifoso juventino di Neuchatel (Svizzera), che era sul pullman uscito di strada a Etroubles, ha raccontato all'ANSA l'incidente. "Ho avuto subito la sensazione che non fosse preparato per guidare un pullman - prosegue il racconto - e qualcuno sul bus gli aveva persino detto di fare attenzione". Secondo altri testimoni, sul pullman c'era un clima di festa, tra canti e cori, in attesa di raggiungere lo stadio comunale di Torino per la partita di Champions League tra Juventus e Real Madrid in programma alle 20.45. Abitanti di Etroubles raccontano di aver visto sfrecciare il pullman lungo la statale 27 prima dell'urto. Dall'uscita del traforo del Gran San Bernardo (confine con la Svizzera) fino ad Etroubles la strada è in discesa e ci sono alcune curve da affrontare.

Fonte(Ansa)

giovedì 16 ottobre 2008

Superenalotto, nuova corsa al 6.

Jackpot da sogno: 88.200.000 euro.
Ancora una volta nessun 6, e nemmeno alcun "5+1", al Superenalotto. Il jackpot in palio continua così a salire (88.200.000 euro), di pari passo con la febbre del gioco. Nonostante nessuno abbia centrato il risultato esatto dell'estrazione, sono stati invece vinti 500mila premi minori, tra i quali (sempre che "minore" si possa chiamare), un 5 Superstar da 1.057.420,50 euro a Trento. In caso di vincita il jackpot ripartirà da circa 18 mln euro.
E' ancora record, invece, per le combinazioni giocate, quasi 80 milioni, che hanno confermato e anzi superato di quasi 200mila quelle di sabato, quando le colonne erano schizzate a 79 milioni e mezzo, quasi il doppio rispetto alla settimana prima. Il superpremio per il 6, che manca all'appello da oltre 5 mesi, per un totale di 73 concorsi senza essere indovinato, continua ad essere al momento il più alto del mondo.Il Codacons, intanto, visto il "crescere del montepremi, che ha raggiunto una cifra spaventosa, e sta provocando una sorta di febbre nazionale, che ha colpito tantissimi cittadini, disposti a tutto pur di vincere la maxi-somma", ha chiesto di fissare un tetto massimo alle puntate di ogni giocatore "anche avvalendosi dei documenti d'identità". Solo così, sostiene il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, è possibile evitare eccessi pericolosi e tutelare i cittadini dalla febbre del superenalotto.

Fonte(Tgcom)

Venerdì 17, una giornata temuta.

SCARAMANTICI E SUPERSTIZIOSI LO TEMONO.

Domani è venerdì 17, una giornata che gli scaramantici sopportano poco. Si dice che questo sia il giorno più sfortunato, dove tutto quello che non dovrebbe accadere, accadrà. Oltretutto il 2008 è bisestile e quindi la quantità di sfortuna potrebbe anche aumentare. Non a caso domani è stato programmato uno sciopero generale dei trasporti, e chi dovrà viaggiare di fortuna ne avrà ben poca. In molti credono a queste superstizioni, altri no.
Ma da dove nasce questa convinzione che la coincidenza del venerdì col numero 17 porta così tanta sfortuna? In teoria il giorno che la tradizione vorrebbe che portasse sfortuna è il venerdì 13, perché fu di venerdì 13 ottobre che venne dato l'ordine dello sterminio dei templari. Infatti in America ancora oggi è il 13 il numero sfortunato. Per quanto riguarda il 17 ci sono diverse teorie: alcuni sostengono che sia perché in romano 17 si scirve XVII che anagrammato da VIXI e quindi VISSI, cioè vissi e ora sono morto; secondo altri si tratta dell'inizio del diluvio universale, iniziato secondo l'antico testamento nel giorno 17 febbraio. Eppure, anche in passato, c'è chi invece considerava il venerdì un giorno fortunato (a prescindere dalla data del calendario in cui cadeva): Cristoforo Colombo, ad esempio, non pensava assolutamente che fare le cose in quel giorno portasse male: partì da Porto Palos un venerdì; mise piede sulla nuova terra di venerdì e rientrò, sempre di venerdì, a Porto Palos.
Superstizioni nate da eventi storici, insomma, che però sopravvivono nei secoli proprio grazie ai "superstiziosi" moderni. Viene definita superstiziosa la persona che crede in cose soprannaturali, nei sortilegi, nella magia. Sciocche e ridicole vengono considerate le superstizioni dai razionali e dagli scettici, difficilmente si ammette di essere superstiziosi, di credere a certe "ridicolaggini", come si è soliti affermare, limitandosi a definirli (anche con una certa aria di sufficienza) "stupidi e inutili pregiudizi". Salvo poi, ìn privato, accarezzare corni e cornetti, toccare la prima cosa in ferro che ci capita a tiro, strizzarsi le "parti basse" (attenzione donne, questo rito scaramantico funziona solo per i maschietti) o fare altri gesti che ci aiutano ad allontanare qualsiasi pericolo che la giornata vada storta.Chi, sia pure di nascosto e facendo ben attenzione a non essere notato, non ha effettuato scongiuri per allontanere la sfortuna? Aveva forse capito tutto sulle superstizione e sulla sfortuna e le credenze popolari ad essa legate il filosofo Benedetto Croce, il quale interrogato sugli effetti di certi pregiudizi, rispose con arguzia: "Non è vero... ma ci credo ! ".
Quanti sarebbero disposti a sfidare la sorte compiendo gesti o cerimoniali che tradizionalmente sono ritenuti apportatori di negatività? Chi volutamente è disposto a posare il pane sulla tavola capovolto, o a versare il sale o a mettere i coltelli in croce, oppure ad accendere tre sigarette con lo stesso fiammifero, o ancora a passare sotto una scala, ben sapendo che tutti questi gesti sono considerati negativi? Che dire poi del nefasto "13 a tavola"? Questa assieme a quella del Venerdì, è una delle superstizioni più diffuse. Del resto, perché ironizzare su questi pregiudizi tutto sommato innocui? Chi non ha le sue superstizioni?

Fonte(Tgcom)





Fonte(Tgcom)

AMIANTO, DA ETERNIT SI' A RISARCIMENTO VITTIME.

Decine di milioni di euro per risarcire almeno una parte delle vittime dell'amianto: questo è disposto a pagare Stephan Schmidheiny, 61 anni, il miliardario svizzero indagato a Torino per le quasi tremila persone ammalate o morte per colpa del minerale-killer lavorato dall'Eternit. "In segno di solidarieta", come precisa il suo studio legale. L'indennizzo è offerto dalla Becon Ag, una delle società del magnate elvetico, e arriva pochi giorni dopo la richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal pm Raffaele Guariniello, per disastro doloso e omissione volontaria di cautele: accuse che Shmidheiny divide con un nobile belga, il barone Jean Louis Marie Ghislain De Cartier, 87 anni, per l'attività dei quattro stabilimenti Eternit di Casale Monferrato (Alessandria), Cavagnolo (Torino), Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli). L'avvocato Sergio Bonetto, capofila dei legali dell'Associazione famigliari delle vittime, definisce la proposta "parziale ma non priva di motivi di interesse". Parziale perché non riguarda tutte le 2.886 parti lese conteggiate dalla procura, ma solo i dipendenti che hanno prestato servizio nelle quattro filiali dal 1/o gennaio 1973 al 4 giugno 1986 (data del loro fallimento): rimangono fuori, dunque, i loro congiunti e i privati cittadini che per decenni hanno inalato le fibre d'amianto. Interessante perché è "un'offerta libera": chi non vuole aderire può restare nel processo costituendosi parte civile. Chi accetta potrebbe ricevere qualcosa come 50 mila euro, anche il calcolo, in questo momento, è impossibile: sono troppi i parametri da considerare. A Schmidheiny i mezzi non mancano. Forbes lo colloca al 288/o posto fra gli uomini più ricchi del mondo (ma il fratello Thomas è 198/o) con un patrimonio di 3.7 miliardi di dollari, sottolineando che nel 2003 ha destinato un miliardo a programmi di sviluppo sostenibile (alla sua famiglia, tra l'altro, viene ricondotta la proprietà dell'angolo di terra che la Rai affitta per girare il reality "L'isola dei famosi"). Lo studio legale Astolfo Di Amato, che ne ha assunto la difesa, spiega che l'offerta non è un'ammissione di colpa ("Becon Ag contesta decisamente qualsiasi responsabilità in capo al gruppo Eternit e ai loro manager"), ma "vuole essere in linea con il suo spirito filantropico e la sua sensibilità sociale".

Fonte(Ansa)

mercoledì 15 ottobre 2008

CARITAS: POVERO UN ITALIANO SU QUATTRO.

In Italia le misure contro la povertà sono le meno efficaci in Europa: se in alcuni paesi (come Svezia, Danimarca, Olanda, Germania, Irlanda), l'impatto della spesa per la protezione sociale riesce a ridurre del 50% il rischio povertà, da noi si raggiunge un magro 4%. Un record che l'Italia, nell'Europa dei 15, detiene insieme alla Grecia. Lo sostiene l'8/o Rapporto sulla povertà della Caritas Italiana-Fondazione Zancan - presentato oggi - che lancia l'allarme: "nell'Europa dei 15, l'Italia presenta una delle più alte percentuali di popolazione a rischio povertà". Il rapporto ricorda i dati Istat: il 13% degli italiani è povero, vive con meno di 500-600 euro al mese. Sono povere le famiglie con anziani (soprattutto se autosufficienti) ed è povero un terzo delle famiglie con tre o più figli; il 48,9% di queste vive al sud. Avere più figli aumento il rischio di povertà. Eppure non è così altrove. Ad esempio, in Norvegia con più figli il tasso di povertà si abbassa. Il nostro paese è al di sotto della spesa media per la protezione sociale. In realtà, la spesa aumenta ma per via della previdenza. Nel 2007, il pubblico ha erogato prestazioni a fini sociali pari a 366.878 mln euro, di cui il 66,3% per pensioni (+5,2% rispetto al 2006). Squilibrio più evidente se si considera l'incidenza sul Pil: la spesa per la previdenza incide per il 15,8% (15,6%), quella per la sanità per il 6,2% (6,4%), per l'assistenza sociale per l'1,9% (1,9%). Il rapporto suggerisce di riorientare e riqualificare le risorse.CARITAS: POVERO UN ITALIANO SU QUATTROAccanto ai circa 7 milioni e mezzo di italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà relativa, ce ne sono altrettanti che si trovano appena sopra e che quindi facilmente potrebbero trovarsi nella condizione di indigenza. Lo stima il vice direttore dela Caritas Italiana Francesco Marsico, facendo un'elaborazione dei dati dell'Istat. Di conseguenza - ha riferito Marsico a margine della presentazione del rapporto sulla povertà messo a punto insieme alla Fondazione Zancan - gli italiani "coinvolti" nel fenomeno povertà sono circa 15 milioni. La soglia di povertà relativa è calcolata sulla spesa familiare per consumi che per il 2006 (gli ultimi dati disponibili dall'Istat) è stata fissata a 970,34 euro mensili per una famiglia di due persone. I "quasi poveri" sono al di sopra di questa soglia per una somma esigua, che va ad esempio anche dai 10 ai 50 euro al mese.

Fonte(Ansa)

GRANBASSI LASCIA L'ARMA: LA SOLLEVO DA IMBARAZZI.

Margherita Granbassi lascia l'Arma dei Carabinieri: troppo clamore e troppo imbarazzo attorno alla sua decisione di partecipare ad Annozero, al fianco di Michele Santoro. Ci ha riflettuto a lungo, e poi ha preso una decisione particolarmente sofferta e tormentata, quella di lasciare l'Arma dei Carabinieri che tanto le ha dato nella sua carriera di atleta (doppia medaglia di bronzo a Pechino nella specialità del fioretto). La Granbassi convoca i giornalisti per rendere nota la scelta ma, tiene a chiarire, non c'é nessuna battaglia, non c'é nessuna acrimonia, non c'é alcun astio. "La verità - esordisce la campionessa - è che si è creata una situazione particolarmente imbarazzate tra me e l'Arma dei Carabinieri. E per questo ho presentato la mia domanda di congedo prima che fossero loro a congedarmi. Ho pensato di essere io a sollevare l'Arma da tale decisione che comunque sarebbe arrivata nel giro di pochi giorni e soprattutto da questo imbarazzo profondo. Non è stata una scelta facile ma la ritengo la più opportuna perché questa vicenda è durata anche troppo". Naturalmente le posizioni rimangono quelle di partenza: Margherita Granbassi, insieme al suo avvocato Roberto Ziliani, ritengono ancora oggi che non ci sia alcuna incompatibilità, né impedimento alla partecipazione di Margherita Granbassi ad Annozero. "Ho rispettato - sottolinea la campionessa - tutti i punti del regolamento dell'Arma. Non c'é stata alcuna violazione". Granbassi fa riferimento al tipo di accordo con la Rai, che prevedeva la sua partecipazione a titolo gratuito. Un tipo di accordo che almeno nell'immediato continuerà nella stessa modalità. L'Arma chiedeva poi di privilegiare la sua carriera di atleta e di avere in ogni circostanza una posizione superpartes. Condizioni che, secondo la campionessa, il suo avvocato e l'intero staff, sono state rispettate pienamente. Per quanto riguarda il suo ingresso in un club, la Granbassi ricorda di essere già nel club di allenamento Scherma Terni, mentre per il tesseramento era nei Carabinieri. "Prima di tutto - ribadisce - sono un'atleta. Ma devo pormi anche il problema di garantirmi un futuro. La mia passione è il giornalismo e voglio andare avanti su questa strada. Già prima che Santoro mi desse questa opportunità, avevo ricevuto una offerta da Sky Sport". C'é stato un accanimento nei suoi confronti? "Non credo - risponde - forse la decisione di prendere parte ad Annozero ha colto tutti impreparati e nessuno si aspettava tanto clamore. Quello che mi sta a cuore oggi è di evitare di dare l'idea di una battaglia in corso. Ai Carabinieri devo tantissimo, con la divisa ho vinto tanto ed anche io credo di aver dato molto a loro". E sul suo ruolo ad Annozero, osserva: "é tutto da sperimentare passo dopo passo. Sono una persona discreta, mi piace fare le cose piano piano. Per ora sono contentissima del mio spazio". Insomma, Margherita andrà avanti sul doppio binario sport-tv pensando all'appuntamento di Londra tra quattro anni e a puntellare la sua carriera televisiva. Un sassolino dalla scarpa però se lo leva affondando il suo 'fioretto' contro Cossiga: "le sue parole mi hanno colpito particolarmente e credo siano state importanti anche alla luce di quello che è accaduto. Forse, se avesse scelto il silenzio non saremmo ora qui a parlare. Devo anche dire che Cossiga è tornato sui suoi passi ed è stato il primo a sostenere la mia richiesta di aspettativa". Richiesta poi rigettata dall'Arma. Tra Cossiga e la Granbassi non c'é stato alcun contatto diretto: "eppure non riesco proprio a capire i suoi rilievi. Intanto il punto riguardante il mio compenso si è rivelato inesistente perché dalla Rai non ho preso una lira. In secondo luogo il mio abbigliamento è sempre stato consono e sobrio come il mio stile. Mi ha accusato anche di essermi comportata come una velina. Anche questo è falso, non ho né ballato né fatto stacchetti o cose di questo genere". Margherita Granbassi pone così fine a quella che è stata definita una piccola telenovela: sono esclusi ulteriori colpi di scena perché dai segnali che arrivano dall'Arma sembra non esserci la possibilità che sia respinta la sua richiesta di congedo.

Fonte(Ansa)

MADONNA, VERSO DIVORZIO DA RITCHIE.

Madonna divorzierà dal marito, il regista britannico Guy Ritchie. Lo ha confermato la portavoce della popstar a Londra, dopo che oggi il Sun aveva anticipato la separazione dei due, che si sono sposati nel 2000.Il breve comunicato letto dalla portavoce afferma: "Madonna e Guy Ritchie hanno deciso di comune accordo di divorziare dopo sette anni e mezzo di matrimonio. Entrambi hanno chiesto ai media di rispettare la loro famiglia in questo momento difficile.

Fonte(Ansa)

G8: AZIONE CONGIUNTA E SUMMIT. BORSE A PICCO.

I leader del G8 si sono impegnati ad una azione congiunta per combattere la crisi finanziaria ed hanno concordato di incontrarsi "in un futuro vicino".Una dichiarazione congiunta del leader del G8, diffusa dalla Casa Bianca, riafferma che i paesi membri "sono uniti nell'impegno di far fronte alla nostra condivisa responsabilità per risolvere la crisi, rafforzare le nostre istituzioni finanziarie, restituire fiducia nel sistema finanziario".

Seduta da dimenticare per Piazza Affari. L'indice Mibtel ha chiuso in calo del 4,95% a 16.840 punti, lo S&P/Mib ha ceduto il 5,33% a 22.221 punti mentre l'All Stars è scivolato del 2,88% a 9.425 punti.Seduta nera anche per le altre borse europee che mettono così fine ai rialzi dei due giorni scorsi seguiti al piano anticrisi dei governi mondiali. L'indice paneuropeo DjStoxx 600 ha chiuso in calo del 6,4% dopo le forti perdite registrate da Londra (-7%), Parigi (-6,8%) e Francoforte (-6,5%).E' di 353 miliardi il conto che la paura della recessione globale ha presentato ai listini europei. BOZZA UE, IMPEGNO A EVITARE CRAC BANCHE - Il Consiglio europeo conferma "l'impegno di adottare in tutte le circostanze i mezzi necessari per preservare la stabilità del sistema finanziario, appoggiare le istituzioni finanziarie importanti, evitare i fallimenti e garantire la protezione dei depositi dei risparmiatori": è quanto si legge nella bozza in entrata delle conclusioni del Consiglio Ue dei capi di Stato e di governo in corso a Bruxelles.Il Consiglio europeo sottolinea come "andare avanti con le riforme strutturali è più che mai importante per contribuire al ritorno della crescita e al miglioramento dell'occupazioni in Europa": è quanto si legge nella bozza.E' più che mai necessario "rafforzare la vigilanza sul settore finanziario europeo, soprattutto per quanto riguarda i gruppi transnazionali". Nella bozza si sottolinea anche la necessità di "un'adozione veloce di norme Ue per un maggiore controllo delle agenzie di rating"."Il Consiglio europeo conferma la propria determinazione a mantenere gli impegni ambiziosi che ha preso in materia di politica del clima ed energetica. In questo contesto riafferma l'obiettivo di arrivare in dicembre, in stretta associazione con il parlamento europeo, ad un accordo sulle quattro proposte legislative della Commissione": è quanto si legge nell'ultima versione delle conclusioni sul tavolo dei capi di Stato e di governo della Ue, di cui l'ANSA ha copia.BERNANKE, RIPRESA NON SARA' IMMEDIATA - La ripresa negli Stati Uniti non sarà "immediata", ma l'economia uscirà "rafforzata" dalla crisi. Lo ha detto il presidente della Fed Ben Bernanke."La stabilizzazione dei mercati finanziari è una prima tappa cruciale e anche se questo avverrà come speriamo, la ripresa dell'attività economica generale non sarà immediata", ha spiegato Bernanke parlando all'Economic Club di New York, aggiungendo che "l'attività economica aveva già rallentato prima dell'ultima intensificazione della crisi". "L'evoluzione dell'attività economica nei prossimi trimestri dipenderà fondamentalmente dal ritorno dei mercati finanziari e dal mercato del credito ad un funzionamento più normale", ha detto Bernanke, secondo il quale "ci vorrà un po' di lo scongelamento del mercato del credito". "Molto resta da fare e nuove difficoltà sorgeranno sicuramente davanti a noi, ma io sono sicuro che l'economia americana, con la sua grande vitalità intrinseca e grazie alle misure d'aiuto che sono state prese, uscirà più forte da questo periodo", ha concluso Bernanke secondo il quale il calo del prezzo del petrolio farà tornare l'inflazione a livelli "più compatibili con la stabilità dei prezzi".NEW YORK; IN CADUTA LIBERA, IL RIMBALZO E' UN RICORDO - Ad appena due giorni dal maxirimbalzo delle Borse di tutto il mondo, compresa quella statunitense, a New York si torna a respirare aria di profonda crisi e di conseguenza il mercato azionario va ancora una volta a rotoli, con il Dow Jones sceso sotto i novemila punti. La ripresa dei corsi azionari di lunedì 13 ottobre in effetti aveva illuso un po' tutti sulle potenzialità degli interventi a sostegno del settore bancario concertati in Europa e sull' ingresso del Tesoro statunitense nel capitale di alcune fra le maggiori banche. L' illusione è durata così appena 24 ore e già ieri la borsa statunitense era in difficoltà, fino a franare appunto oggi. L' impressione è che la stabilità ed il corretto funzionamento dei mercati finanziari non possa essere assicurata dal dirigismo statale, anche quando questo tipo di intervento si é reso inevitabile a causa dello spessore senza precedenti della crisi. Oltre a questo, l' attenzione è ormai rivolta all' economia reale e da questo punto di vista non c'é alcun elemento che possa rassicurare la Borsa. Oggi a New York fra l' altro vanno giù i petroliferi, con Exxon Mobil e Chevron che lasciano sul terreno il 9% e l' indice di settore in ritirata del 6,8%. A pesare è il fatto che i futures sul petrolio sono scesi sotto 75 dollari e questo è destinato a pesare sui bilanci delle aziende. Per il resto, la retromarcia vistosa del petrolio è forse l' unica buona notizia che sia arrivata negli ultimi mesi sul versante macroeconomico. I finanziari sono ancora una volta in difficoltà, con Citigroup che perde 1,33 dollari, a 17,29 dollari; Morgan Stanley è in calo di 2,79 dollari, a 18,88. La 'colpa' in questo caso sarebbe della ormai ben nota Meredith Whitney, l' analista di Oppenheimer che si è detta cauta sulle prospettive del settore, pur alla luce dell' intervento massiccio del Governo. In controtendenza peraltro è JPMorgan, +1,2% a 41,18 dollari dopo che la trimestrale è stata migliore delle attese di alcuni analisti. Fra i tecnologici, bene Intel, +0,2% a 15,96 dollari alla luce delle indicazioni rassicuranti sulle vendite. Nello stesso settore informatico Dell cede invece il 3,8% a 13,55 dollari. Nel comparto Internet EBay perde il 5,5% a 16,77 dollari in vista della trimestrale prevista per il dopoBorsa. Fra le società che invece hanno diffuso i conti oggi, il mercato premia Coca-Cola, +6% a 46,37 dollari in quanto l' utile é stato nettamente migliore delle attese. In conclusione, il mercato azionario torna a tremare in vista della recessione più che probabile. A sentire Nouriel Rubini, l' economista che è stato uno dei pochissimi due anni fa ad ipotizzare il grande crollo, si tratterebbe della recessione più profonda da 40 anni a questa parte. Attorno alle 18.30 ora italiana il Dow Jones segna -3,99% a 8.939,91 punti, lo S&P 500 -4,85% a 949,62 ed il Nasdaq -3,79% a 1.711,64.BRUXELLES: GARANZIA DEPOSITI A 100 MILA EURO - La commissione europea ha proposto di aumentare la soglia minima di garanzia dei depositi bancari dagli attuali 20 mila euro ad almeno 50 mila euro subito e, dopo un anno, a 100 mila euro. La proposta dell'esecutivo europeo recepisce così l'indicazione di aumentare la garanzia sui depositi bancari data la settimana scorsa dall'Ecofin.ASIA INCERTA, TOKYO TIENE - Dopo il rialzo record (+14,15%) segnato ieri, la Borsa di Tokyo chiude gli scambi odierni in territorio positivo a +1,06%, recuperando dal -1,44% registrato a metà seduta. Il Nikkei, l'indice dei 225 titoli guida, si porta a 9.547,47 punti, 99,90 in più della chiusura di ieri. L'indice giapponese aveva aperto in ribasso, cosi' come e' accaduto a Singapore (-1,92%) e Hong Kong (-1,33%).Le Borse asiatiche dimenticano il rialzo record messo a segno alla vigilia e tornano ad essere incerte a un giorno dall'ingresso del Governo Usa nel capitale di nove colossi bancari di Wall Street. A differenza di Tokyo, dove ha regnato la volatilità con gli indici che alla fine hanno chiuso in rialzo dell'1 per cento, i principali indici dei mercati del "Far East" hanno chiuso tutti con il segno meno (indice Msci Asia Pacifico -1%), lasciando così intravedere un avvio di seduta debole anche per i mercati europei. Sui titoli delle principali società hanno pesato inoltre le revisioni al ribasso, comunicate da alcuni gruppi, delle stime sull'andamento dell'esercizio in corso. Ad esempio nel settore delle materie prime ha perso quota il gigante Posco (-5%) sull'annuncio che nel quarto trimestre il gruppo assisterà ad una frenata della domanda a causa della crisi in atto sui mercati internazionali. In flessione anche Bhp Billiton (-3,4%) in scia al nuovo rallentamento delle quotazioni del petrolio nelle contrattazioni notturne sotto i 78 dollari al barile. Male poi i tecnologici con Samsung che ha lasciato sul terreno più di 2 punti percentuali dopo che il principale produttore di chip giapponese, Elpida memory (-14%), ha presentato dei conti in rosso. Sottotono anche i produttori automobilistici con Yamaha (-9%) e Mazda (-9,2%).

Fonte(Ansa)

lunedì 13 ottobre 2008

BORSE: BOOM IN EUROPA, WALL STREET VOLA.

Apertura in forte rialzo per la borsa di New York: il Dow Jones guadagna il 2,78%, lo Standard & Poor's il 2,45% e il Nasdaq il 5,16%.PIANO EUROGRUPPO: BORSE EUROPA VOLANOIl piano anti crisi varato dall'Unione Europa riaccende la fiducia degli investitori sui listini del Vecchio Continente, reduci dalla settimana più nera della storia dei mercati finanziari. E le Borse europee, in scia alla chiusura in forte recupero dei mercati asiatici con Hong Kong (+10%) e Sidney (+5%) - mentre Tokyo era chiusa per festività - si avvicinano in volata al giro di boa con guadagni del 6% per cento. A guidare i rialzi è Piazza Affari che, dopo una raffica di sospensioni al rialzo di titoli del calibro di UniCredit (+4,6%) e Fiat (+10%), vede ora lo S&P/Mib recuperare ben 7,4 punti percentuali. A un passo da Piazza Affari, Parigi (+6,3%), Londra (+4,8%) e Francoforte (+6,4%). A ridare fiducia alle borse è l'accordo siglato nel fine settimana dall'Eurogruppo a Parigi che prevede che i quindici Paesi della zona euro garantiscano i prestiti interbancari e la ricapitalizzazione delle banche in difficoltà. L'accordo è comunque flessibile, ovvero ogni Paese deciderà in concreto come porre in atto queste garanzie. "L'obiettivo dei leader europei di riportare fiducia sui mercati è stato raggiunto", ha commentato un operatore, sottolineando come "il piano anticrisi dà un minimo di garanzie e adesso stiamo registrando un buon rimbalzo". Sotto i riflettori degli investitori ci sono proprio i titoli bancari, principali vittime della crisi scatenata più di un anno fa dalla tempesta dei mutui 'subprime'. In forte recupero a Londra Barclays (+6,7%), che ha annunciato un aumento di capitale senza dover ricorre alle misure di sostegno approvate dal governo. Contro corrente invece RbS (-25%) e Hbos (-28%) in vista del piano di salvataggio pubblico da 37 miliardi. A Francoforte spiccano invece Hypo Re (+36%) e Commerzbank (+18,5%). Denaro anche sui petroliferi sulla spinta del greggio tornato nella notte sopra la soglia degli 81 dollari al barile. Ne beneficiano nella City Bhp Billiton, che balza di 7 punti percentuali, e Rio Tinto che vola oltre l'8,5 per cento. Bene a Parigi Total (+6,7%) e Royal Dutch Shell (+6%).PECHINO - I mercati asiatici hanno reagito positivamente alle misure per il salvataggio delle banche in difficoltà annunciate nel fine settimana da Stati Uniti ed Europa. La Borsa di Hong Kong ha fatto registrare una spettacolare crescita del 10,2 per cento, recuperando le perdite del "venerdì nero" della scorsa settimana. Si tratta della giornata più positiva per la seconda Borsa dell' Asia (dopo Tokyo, che oggi è rimasta chiusa per festività).Ma il rialzo ha interessato anche Sidney (+5,6), oltre a Seul (+2,5) e Singapore (+1,75). L'attesa è forte per l'apertura della seduta di domani a Tokyo, dove l'indice Nikkei ha subito la scorsa settimana la perdita record del 24 per cento. Fanno eccezione al trend positivo di oggi la Borsa di Shanghai, che ha aperto con un ribasso del 2,5 per cento e quella di Taiwan, che sta perdendo il 2,85 per cento. La Borsa di Shanghai, secondo gli analisti, risponde più alle sollecitazioni interne che all'andamento dei mercati internazionali.

Fonte(Ansa)

TEMPI DURI PER UNIVERSITARI, AFFITTI DA RECORD.

Per molti studenti universitari l'anno è già iniziato ma il primo esame da affrontare ha poco a che fare con i libri, riguarda invece l'alloggio. Quasi metà degli universitari è "fuori sede", frequenta cioé facoltà che si trovano fuori della propria provincia. Le camere in affitto hanno un costo alto, spesso proibitivo secondo l'ultima indagine del Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari) basata sui dati raccolti in alcune città metropolitane e in centri minori sedi di Università. A Milano per un posto letto in zona Brianza occorrono circa 450 euro, per una stanza singola si va da un minimo di 650 (zona Bande Nere) a un valore medio di 800 (zona Lambiate, Udine e Fiera) a un massimo di 900 (in zona Vittoria). A Firenze un posto letto costa in media 350/400 euro, una stanza circa 700. A Bologna, dove gli studenti si concentrano nelle zone vicine all'Università, occorrono 250/280 euro per un posto letto in una doppia, da 370 a 500 per una singola. A Roma in zone vicine alle università centrali (San Lorenzo, Piazza Bologna) vengono chiesti circa 600 euro per una stanza singola, 450 per un posto letto in una doppia. Valori solo leggermente più bassi (550 euro per una camera singola) in zone vicine alle altre Università (zona Ostiense e Cinecittà). Si risparmia soltanto se ci si sposta in zone molto periferiche: 300 euro per un posto letto e 450 una singola in zone Prenestina, Centocelle e simili. A Napoli per un posto letto occorrono 300/450 euro, per una stanza si spende dai 400 ai 600 euro, con i prezzi più alti nelle zone Policlinico, Vomero e Colli Aminei. A Bari per un posto letto occorrono 250/350 euro, almeno 350 per una singola. Nelle città più piccole i prezzi sono più bassi in termini assoluti, ma hanno un peso maggiore nell'economia cittadina. "In queste città la forte domanda da parte di studenti ha notevolmente deformato il mercato, economicamente e socialmente - spiega la responsabile dell'ufficio studi del Sunia Laura Mariani -: i proprietari riescono a praticare alti canoni affittando un alloggio a più studenti, fenomeno che innesca un processo di aumento generalizzato anche per i residenti i quali sono espulsi da intere zone urbane. Il problema - continua Mariani - non è solo il costo alto, nella maggioranza dei casi ci sono anche tutta una serie di violazioni, clausole capestro e vessatorie con contratti non registrati senza limite di canone, alloggi privi di dotazioni minime sia impiantistiche che di qualità, modalità irregolari di accollo sugli inquilini delle spese condominiali". Nelle città in cui è più frequente il fenomeno degli affitti a studenti extracomunitari, come a Perugia, si registra infine un'ulteriore anomalia: l'aumento di circa il 25/30% del canone chiesto agli studenti stranieri rispetto a quanto chiesto agli italiani.

Fonte(Ansa)

OASIS: NUOVO ALBUM SUBITO AL TOP.

A poco meno di una settimana dall'uscita nei negozi, Dig Out Your Soul, nuovo lavoro degli Oasis, balza in testa alla classifica degli album più venduti in Inghilterra. Il settimo disco del gruppo dei fratelli Gallagher, uscito da pochi giorni, ha venduto oltre 200 mila copie. Intanto gli Oasis hanno iniziato dalla Gran Bretagna il loro tour mondiale, nel quale ancora non sono state inserite date in Italia.

Fonte(Ansa)

RINGO STAR AI SUOI FAN: NON SCRIVETEMI PIU'.

Ringo Star dice stop ai suoi fan. In un video pubblicato sul suo sito, l'ex batterista dei Beatles ha spiegato di essere troppo occupato per continuare a rispondere alle centinaia di lettere che riceve ogni giorno. "Questo è un messaggio serio per chiunque guardi questo video - dice Ringo, il cui vero nome è Richard Stark -. Voglio dirvi di non spedirmi più nessun tipo di lettera dal 20 ottobre in poi. Vi sto avvertendo con pace e amore, ma ho troppo cosa da fare, dunque niente più lettere dai fan.

Fonte(Ansa)

sabato 11 ottobre 2008

MORTO HAIDER, AUSTRIA SOTTO CHOC.

Pecora nera ma anche genio della politica austriaca, Joerg Haider se ne va così come ha sempre vissuto: con un gran colpo di scena che lascia tutti di sasso. Una fine come tutta una vita: alti e bassi, luci e ombre, gloria e infamia, e sempre molto, molto clamore. Un tragico incidente alle prime ore di oggi ha ucciso Haider mentre era da solo alla guida di una vettura di servizio. E' uscito di strada e si è schiantato contro un pilone di cemento e un idrante, ed è morto sul colpo, il corpo straziato dall'urto. Forse correva troppo, forse a ucciderlo è stata la velocità, quella velocità che ha sempre guidato come una stella e una maledizione la sua vita. A 58 anni, Haider se ne va allo zenit della sua carriera dopo essere riuscito, quando tutti ormai lo davano per spacciato politicamente, a traghettare il suo nuovo partito di estrema destra, costola della Fpoe, la Bzoe (lega per il futuro dell' Austria), in una rimonta record alle elezioni anticipate del 28 settembre scorso. Dal 4,1% nel 2006 la Bzoe questa volta, con Haider capolista, ha triplicato i voti conquistando il 10,7%: un successo superiore a quello di tutti gli altri partiti, inclusa la 'sua' ex Fpoe di estrema destra, guidata ora da Heinz-Christian Strache, passata dall'11% nel 2006 al 17,5%. Nell'aprile 2005 Haider, per dissensi proprio col suo delfino Strache, lasciò la guida della Fpoe e fondò la Bzoe (più moderata). Assieme, le sue due creature hanno preso quasi il 30% dei voti e prima o poi, con o senza riunificazione dei due partiti, è molto probabile che si arriverà in Austria a un cancelliere Strache, o, se non fosse morto, si sarebbe arrivati a un cancelliere Haider. Di sicuro Haider, fra le figure più brillanti e al tempo stesso più controverse dell'Austria, è il politico che più di ogni altro ha plasmato, nel bene e nel male, l'immagine del Paese, dentro e fuori i confini nazionali. Nella storia della Seconda Repubblica, il suo posto e la sua notorietà sono paragonabili solo, per meriti e demeriti molto diversi, a quelli del cancelliere socialista Bruno Kreisky, del presidente Kurt Waldheim e del cacciatore di nazisti Simon Wiesenthal. Carisma, oratoria accattivante, populismo, look dinamico e giovanile erano le armi del suo successo, unitamente a un enorme fiuto politico e a una sincera vicinanza alla gente. Nel suo Land della Carinzia Haider era venerato come un dio e i consensi superavano il 40% (alle prossime regionali nel 2009 si prevedeva addirittura la conquista della maggioranza assoluta). La sua politica era un misto di populismo e contraddizioni, come pieno di contraddizioni era lui stesso. 'Macho' con voci ricorrenti di omosessualità, giovanile anche prossimo ai 60 anni, conservatore ma vicino alla gente anche nel cavalcare gli umori più elementari: contro l'Europa, gli immigrati, la corruzione e lottizzazione rosso-nera, e restrittivo con la minoranza slovena in Carinzia. Il suo sogno era spezzare il predominio Spoe-Oevp e in gran parte c'é riuscito: Spoe e Oevp sono ridotte sotto il 30% e la destra unita è la seconda forza del Paese. Sotto shock, l'Austria ufficiale - tutti i leader politici, il presidente Heinz Fischer, il cancelliere Alfred Gusenbauer, l'ex cancelliere con cui andò al governo Wolfgang Schuessel, hanno espresso sgomento e reso onore alle armi a un politico che per 25 anni ha indubbiamente dettato l' agenda politica del Paese. Nato il 26 gennaio 1950 a Bad Goisern (Alta Austria), Haider lascia la moglie e due figlie, una delle quali é sposata in Italia. Laurea in legge, Haider proviene da una famiglia coinvolta nel nazismo, lui ha sempre negato di simpatizzare, ma i suoi scivoloni in odore di apologia sono stati tanti: dall'elogio della politica di occupazione nel Terzo Reich al tributo ai reduci delle Waffen SS, all'espressione "campi penali" con riferimento ai campi di concentramento nazisti. Nel 2000 l' ingresso nel governo federale a Vienna della sua Fpoe xenofoba e antieuropea valse all'Austria le sanzioni bilaterali dell'Ue. Negli ultimi anni il suo declino, dopo l'uscita dalla Fpoe e la creazione della Bzoe nel 2005, sembrava inarrestabile e invece alle ultime elezioni, il 28 settembre scorso, Haider era riuscito nel colpo della sua vita: la Bzoe ha triplicato i voti battendo tutti gli altri partiti in termini di avanzamento: dal 4,1% al 10,7%. Al momento l'Austria sembra marciare verso una nuova grande coalizione Spoe-Oevp. Ma un prossimo cancelliere di estrema destra, ora che con la morte di Haider la spinta alla riunificazione di Fpoe e Bzoe è più forte, potrebbe essere dietro l'angolo: senza Haider, la cui traiettoria si è fermata contro un pilone in Carinzia.

Fonte(Ansa)

venerdì 10 ottobre 2008

Gli AC/DC tornano.

Dopo otto anni di assenza dalle scene, gli AC/DC annunciano il loro grandioso ritorno sul palco con il Black Ice Tour, che li porterà in Italia il 19 marzo al Datchforum di Milano

Venerdì nero a Piazza Affari.

Venerdì nero a Piazza Affari.
Venerdì nero, anzi nerissimo per le Borse europee. Condizionate dai nuovi tonfi di Wall Street (-7%) e Tokyo (-9%), Londra e Francoforte sono arrivate a cedere il 10%. A anche a Milano i cali sono da puro brivido. Siamo ormai ai minimi del 2003. Gli sforzi delle autorità mondiali non sembrano infatti in grado di disperdere i timori di una recessione globale innescata dalla crisi finanziaria. Berlusconi invita gli investitori a non farsi prendere dal panico e a non vendere. L'Fmi però anche ieri ha lanciato un nuovo allarme globale: "Siamo sull'orlo di una recessione mondiale. E la Bce ha avvisato: "La crisi avrà delle ricadute sull'economia reale"
10.00 - Unicredit affonda con gli altri bancariUnicredit sprofonda a Piazza Affari in calo del 12,27% a 2,34 euro. Il titolo ha già dovuto affrontare una sospensione per eccesso di ribasso in avvio di seduta quando lo scostamento sul prezzo di controllo era tale da impedirle l'accesso alle contrattazioni. Pesanti tutti i bancari con Intesa Sanpaolo che lascia l'11,31% e Mps il 5,26%. Nella debacle generalizzata contiene il calo Mediobanca che cede il 2,88%.
09.44 - Piazza Affari molla le redini Indici in caduta libera. Il Mibtel cede l'8% a 15.198 punti e l'SP/Mib l'8,80%. Sono tornati agli scambi molti dei titoli sospesi per eccesso di ribasso sul controllo in avvio di seduta. Tra i peggiori del listino Unicredit che cede il 10,86% e Intesa Sanpaolo che perde il 10,90%. Telecom sprofonda a 0,74 euro (-9,97%) e Fiat a 6,4 euro (-7,99%). Eni si lascia travolgere dalle vendite e cede l'8,27%.09.20 - Raffiche di sospensioni a Piazza AffariSospesi dalla seduta ancor prima di iniziare. Sul listino milanese, e in particolare tra i titoli che compongono il paniere dell'SP/Mib, sono 17 i titoli che non riescono a fare prezzo per eccesso di ribasso. Tra i pochi titoli scambiati Enel cede il 9,15%, Finmeccanica il 4,18% Generali il 5,69%, Mediaset il 5,55%. Stop per Unicredit, Intesa Sanpaolo, Telecom.09.10 - Avvio in pesante ribasso per Piazza AffariIl nuovo tonfo di Wall Street e il crollo di Tokyo pesano sulle Borse europee tutte in picchiata anche nell'ultima seduta della settimana. A Milano il Mibtel ha avviato le contrattazioni con un -3,57% a 15.930 punti, l'SP/Mib con un -3,70% a 21.077 punti e l'All Stars un -3,14%. Precipitano le Borse di Londra e Francoforte che cedono il 10%. Non fanno molto meglio le altre piazze: Zurigo perde oltre il 7%, Parigi quasi il 9%.
07.30 - Bush parlerà nuovamente agli americaniGeorge W. Bush parlerà agli americani per rassicurarli dopo che la manovra da 700 miliardi di dollari per salvare le borse non ha dato i risultati sperati. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Dana Perino, che ha fatto sapere che il presidente parlerà in mattinata (primo pomeriggio in Europa) dal giardino delle rose, alla Casa Bianca.
06.30 - Giappone, nuova iniezione di liquiditàLa Banca del Giappone (Boj) ha annunciato un'ulteriore iniezione di 3.500 miliardi di yen (26 miliardi di euro) nel sistema bancario del Paese, per far fronte alla mancanza di liquidità. La Boj aveva già immesso 2.000 miliardi di yen (15 miliardi di euro) a seguito del crollo della Borsa di Tokyo (oltre il -10%), per un totale di 41 miliardi di euro.06.00 - Borse asiatiche in forte caloContinua il ribasso delle Borse asiatiche, con Hong Kong che ha aperto in calo del 7,7% e Singapore con un -7%. Leggermente meglio la principale Borsa della Repubblica popolare, quella di Shanghai, che in apertura segna un ribasso del 3,6%.

Fonte(Ansa)

giovedì 9 ottobre 2008

RADIO KISS KISS, PRIMO REALITY RADIOFONICO.

Nasce su Radio Kiss Kiss il primo reality radiofonico: "Nei prossimi nove mesi seguiremo in diretta le vite di sei ascoltatori che stanno affrontando un momento di grande cambiamento. Condivideremo con loro gioie e dolori, tentando, assieme al pubblico, di dar loro utili consigli e soprattutto di farli sorridere, come è nel nostro dna", annuncia Pippo Pelo, conduttore del programma Pelo e contropelo. I protagonisti del reality in onda fino all'estate prossima saranno Giovanna, una giovane donna di Brescia che è all'inizio della sua prima gravidanza; Gianluca da Messina, che ha appena visto entrare in crisi il suo fidanzamento; Dolores da Siena, che a giugno affronterà la maturità; Max da Imola, che ha iniziato una dieta; Elena da Napoli, che è andata in pensione da poco e Roberta da Bologna che invece ha trovato un nuovo posto di lavoro. In onda da sette anni sulle frequenze di Radio Kiss Kiss, Pelo e contropelo si è aggiudicato la Grolla come miglior morning show d'Italia nell'ambito del Premio Casinò di Saint-Vincent per la Radio. A ritirare la Grolla, durante la cerimonia che si terrà sabato 11 ottobre al Palais Saint-Vincent (trasmessa su Italia 1 il 15 ottobre alle ore 23,45), assieme al capobanda Pippo Pelo, la squadra di comici che con lui anima la mattina di Radio Kiss Kiss.

Fonte(Ansa)

SUPERENALOTTO: JACKPOT RECORD 77 MLN, CORSA A 6.

Quasi 50 milioni di combinazioni giocate in un concorso infrasettimanale, un record nel record per il Superenalotto che con il jackpot di quasi 77 milioni di euro è al momento il concorso a premi più ricco del mondo. Cresce la "febbre" per la possibilità di vincere quasi 160 miliardi delle vecchie lire in giorni in cui la crisi finanziaria ha aumentato sicuramente la voglia di giocare degli italiani. Come attestano gli psicologi, secondo i quali anche un solo euro giocato per vincere un montepremi del genere può valere come un antidepressivo contro l'angoscia generata dal terremoto economico. Di certo sono aumentati i giocatori (gli addetti ai lavori dicono anche dall'estero) visto che il 6 è assente ormai da oltre 5 mesi, dal concorso numero 51 del 26 aprile 2008, quando a Pavone Canavese, in provincia di Torino, furono vinti 40,6 milioni di euro. - FIATO SOSPESO PER LA NUOVA ESTRAZIONE: Occhi puntati sul concorso numero 122 di giovedi', quindi, per il quale si aspetta un altro record di giocate, nonostante si tratti di un turno infrasettimanale, solitamente con meno giocatori rispetto al più gettonato appuntamento del sabato. Rispetto alla prima estrazione della scorsa settimana, quattro concorsi fa, con un jackpot comunque già superiore ai 70 milioni, le combinazioni giocate furono 29 milioni. In una sola settimana, con i 50 milioni fatti registrare ieri, le giocate sono cresciute del 69%. Rispetto a un mese fa, poi, quando il jackpot si aggirava attorno ai 60 milioni, l'incremento è quantificabile addirittura nel 110%. - VOLA ANCHE LA RACCOLTA: Nei primi nove mesi del 2008 la raccolta del SuperEnalotto ha superato quota 1,46 miliardi di euro, mentre le vincite hanno raggiunto i 472,1 milioni di euro. Si stima che a fine anno la raccolta complessiva possa raggiungere i 2 miliardi di euro, in linea con quanto totalizzato nel 2007. Uscita del 6 permettendo, naturalmente. - QUANTO GUADAGNA LO STATO: Il Superenalotto non è soltanto milioni di euro di premi ma anche anche, fra tutti i giochi pubblici, quello su cui lo Stato guadagna di più: su 100 euro incassati ne riversa infatti 49,5 allo Stato. Molto al di sotto gli altri, che in generale si attestano fra il 20 e il 30%, per non parlare delle scommesse sportive, la cui tassazione non supera il 5%. Nel 2007 ha raccolto in Italia 1 miliardo e 940 milioni: di questi, 960 milioni sono confluiti nelle casse statali. Simile l'andamento per il 2008: nei primi nove mesi la raccolta ha raggiunto il miliardo e 460 milioni, di cui 723 destinati allo Stato. Tolto il prelievo erariale, il restante 50,5% viene così distribuito: 38,1% al montepremi, 8% al punto vendita, 4,4% a Sisal. Le vincite non sono tassate. - I PREMI RECORD: Soltanto in altre due occasioni, a partire dal 1997 anno di nascita del Superenalotto, il premio per i 6 punti ha superato i 70 milioni di euro. Il 4 maggio 2005 a Milano 10 appassionati giocarono un sistema da 126 euro che fruttò loro oltre 71,7 milioni di euro, che rappresenta la vincita più alta mai realizzata finora. Mentre il 19 maggio 2007 a Capanni di Savignano sul Rubicone (Forlì) il 6 pagò a un singolo giocatore ben 71,4 milioni.

Fonte(Ansa)

LA COCAINA 'DIVORA' IL CERVELLO, RIDUCE IL VOLUME DELLA CORTECCIA.

La cocaina 'divora' il cervello: chi l'assume, infatti, ha la corteccia cerebrale di volume ridotto, in particolare nelle aree frontali importanti per pianificare, prendere decisioni, prestare attenzione e riflettere. Lo hanno scoperto ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston diretti da Hans Breiter, il cui studio è pubblicato dalla rivista Neuron. E' possibile - ammette tuttavia la ricerca - che ciò non sia solo un effetto della droga ma anche un fattore innato (cioé una 'causa' della tossicodipendenza più che un effetto) che predisporrebbe l'individuo a drogarsi. Gli esperti hanno misurato con la risonanza magnetica il volume della corteccia cerebrale di 20 cocainomani e 20 individui sani: nei primi hanno trovato un volume sempre ridotto per la corteccia frontale, fatto non riconducibile a semplici differenze individuali perché il volume della corteccia è piuttosto simile tra individui della stessa età e sesso. Inolte, sottoposti a vari test cognitivi per mettere alla prova la loro capacità decisionale e il loro livello di attenzione, prerogative della corteccia frontale, i cocainomani hanno manifestato alcune defaillance rispetto ai sani. Molte di queste differenze nelle dimensioni della corteccia sono proporzionali alla durata della tossicodipendenza e quindi é plausibile siano effetto dell'assunzione di cocaina. Altre però, conclude Breiter, sono indipendenti e potrebbero suggerire l'esistenza di fattori anatomici che predispongano alla dipendenza.

Fonte(Ansa)

lunedì 6 ottobre 2008

PARMALAT: PM CHIEDE 13 ANNI PER CALISTO TANZI.

MILANO - Con una richiesta di condanna forse senza precedenti per un processo in cui l'accusa principale è quella di aggiotaggio, si è conclusa la requisitoria della Procura di Milano contro Calisto Tanzi e altri otto imputati per reati connessi con il crac Parmalat: 13 anni di carcere per l'ex patron dell'azienda di Collecchio (Parma), ritenuto il "perno" di una vicenda paragonata anche a "un brutto film di mafia" che, in un certo senso, è stato precursore del film di questi giorni che sta spazzando via molte banche d'affari. A chiedere la condanna sono stati il procuratore aggiunto Francesco Greco e i pm Eugenio Fusco e Carlo Nocerino. Al termine della requisitoria di Greco, cinque ore in cui è stata ricostruita nei minimi dettagli la "frode al mercato" gestita - secondo l'accusa, da Parmalat con Bank of America e i suoi manager, la parola è passata a Fusco. Un buon quarto d'ora per parlare della posizione di Italaudit (ex Grant Thornton), la società di revisione finita alla sbarra in base alla legge sulla responsabilità amministrativa, per poi passare alla richieste. Pesanti. Prima però il magistrato, rivolgendosi al collegio, ha fatto una premessa: "questo è un aggiotaggio irripetibile per la sua gravità", per la sua durata nel tempo, per "il concreto pericolo dell'alterazione dei titoli", per la frode ai danni di un esercito di bondholders, per "l'intesità del dolo". Pertanto, nonostante gli imputati siano incensurati, "non si possono concedere le attenuanti generiche tenuto conto anche delle motivazioni che hanno spinto ciascuno di loro al delitto e della condotta contemporanea e susseguente ai fatti contestati che ha dimostrato come se ne siano infischiati dei risparmiatori". Dopo di che gli anni di reclusione conteggiati in base alle aggravanti, alla continuazione e ai reati satellite (ostacolo all'attività degli organi di vigilanza e concorso in falso dei revisori): 13 per Tanzi, tre anni e mezzo per Giovanni Bonici, ex responsabile di Parmalat Venezuela; cinque anni per Paolo Sciumé e Luciano Silingardi e quattro anni per Enrico Barachini, ex consiglieri indipendenti del gruppo; sei anni per Luca Sala, cinque anni per Luis Moncada e tre anni e mezzo per Antonio Luzi, ex dipendenti di Bank of America e definiti da Greco "giocatori d'azzardo con le carte truccate". Riguardo a Italaudit, 300 mila euro di pena pecuniaria e confisca di 600 mila euro. E se Giampiero Biancolella, uno dei difensori di Tanzi, ha sostenuto che "esiste una discrasia tra le pene che sono state patteggiate e la pena chiesta per Tanzi", e il suo collega Fabio Belloni ha sintetizzato con una battuta "grande imputato grande pena", diverso è stato il parere di Marco De Luca, legale della nuova Parmalat: "Una richiesta così forte e una condanna così forte possono essere un monito severo alle istituzioni finanziarie rispetto al futuro del mondo economico e all'utilizzo di strumenti trasparenti e rispettosi degli interessi dei risparmiatori". Per il prof. Carlo Federico Grosso, che rappresenta il comitato dei circa 32 mila risparmiatori truffati, "le richieste dei pm sono assolutamente coerenti con il contenuto della loro requisitoria in quanto avevano definito gli episodi di aggiotaggio come unici nel panorama della criminalità economica del nostro parese". Non solo. Questa mattina Greco nel suo intervento - in cui tra l'altro ha citato la love story tra Naomi Campbell e il finaziere Marcus Elias, nuovo proprietario di Parmalat Brasile - ha detto che "il crollo della finanza internazionale di questi giorni che ha fatto sparire il settore delle banche d'affari, è la migliore dimostrazione che l'intuizione dei magistrati di Milano e Parma era giusta: le banche erano corresponsabili nel crac di Parmalat, hanno collaborato con false informazioni al mercato, con artifici a tenere in vita un titolo che già da due anni doveva andare in default". Parmalat è stata definita una "gallina dalle uova marce d'oro" e la sua vicenda paragonata a "un brutto film di mafia", dove gli istituti di credito, in particolare Bank of America, sapevano ed erano complici perché hanno "avuto un occasione di guadagno" e perché hanno venduto al gruppo "quelle schifezze di cui parlano i giornali. Quei titoli tossici che erano stati tutti rifilati a Parmalat".

Fonte(Ansa)

FERRO PRODUCE FERRERI, 'GAETANA' IL NUOVO ALBUM.

S'intitolerà Gaetana, come la nonna materna, il nuovo album di inediti di Giusy Ferreri, prodotto da Tiziano Ferro e uscirà il 14 novembre, anticipato dal singolo Novembre, in radio dal 17 ottobre. Ferro e la Ferreri, regina delle hit estive e vincitrice morale di X Factor, lavorano insieme da diversi mesi e si sono fatti intervistare e fotografare insieme, in esclusiva per Tv Sorrisi e Canzoni. "Giusy Ferreri incarna alla perfezione la sensualità italiana. Quella di Silvana Mangano, per intenderci. Per questo all'estero piacerà. Ho fatto sentire il suo singolo a un mio amico dj spagnolo e ne è rimasto davvero colpito", dice Ferro che alla sua pupilla ha donato anche quattro brani inediti e un duetto. "Sono sicuro che anche oltre confine farà impazzire tutti. E in quanti ci proveranno, con lei..." prosegue Ferro. Che aggiunge: "Tra me e Giusy è scattato qualcosa di chimico. Non si può crearlo, o c'é o non c'é. Il fatto, poi, è che le nostre storie hanno molti punti di contatto. Ci siamo dovuti conquistare tutto da soli, per questo non insceniamo i capricci di certe star. Se l'acqua in camerino non è fresca, fa lo stesso. E se non c'é il nostro sushi preferito, pazienza".

Fonte(Ansa)

'MAMMA MIA!' SUBITO AL TOP, BENE ANCHE ZOHAN

Mamma Mia!, la commedia musicale con Meryl Streep e le canzoni degli Abba arriva in Italia e batte tutti: nel primo weekend ha incassato 1.851.134 euro in 400 schermi, secondo i dati Cinetel di stamattina, rappresentativi dell'85% delle sale italiane. Il musical ha scalzato dalla prima posizione La mummia 3, un'altro film Universal, che comunque ha incassato 1.241.000 euro. Molto bene la commedia Zohan con Adam Sandler, agente del Mossad tutto da ridere (sulla scia di Ben Stiller): uscito in 221 sale si è piazzato al terzo posto con una media per schermo appena inferiore a Mamma Mia!. Nonostante polemiche, e dunque pubblicità indiretta, Miracolo a Sant'Anna ha debuttato nel weekend al sesto posto.Mamma Mia! ha superato in Italia ogni record di apertura weekend per un musical. Con 1.851.134 euro di incasso è andato meglio nel primo weekend di altri musical in Italia: Chicago 1.290.000 euro nel 2003; Hairspray 980.000 euro nel 2007; Moulin Rouge 760.000 euro nel 2001 e Across the Universe 160.000 euro nel 2007.

Fonte(Ansa)

domenica 5 ottobre 2008

Supercros a Dorno

Ciao a tutti, ecco un tributo agli amici del "WHIP TOWN" Marco e Stefano.
Il Cross non'e' il mio forte preferisco star con i piedi ben saldi a terra e far le foto......
Eccone alcune:



Complimenti ragazzi.

Ciao a presto
Robelli

giovedì 2 ottobre 2008

PER RAI NEWS 24 INCIDENTI ROMA-NAPOLI FURONO MONTATURA.

E' QUANTO È EMERSO DA UN REPORTAGE GIORNALISTICO.
L'assalto al treno per Roma? Una montatura, una bolla mediatica, un'esagerazione giornalistica. E' quanto è emerso da un reportage di Rai News 24, andato in onda sul canale satellitare della Rai. Il giornalista Enzo Cappucci ha raccolto le testimonianza di un sindacalista della Polizia, Tommaso Delli Paoli, del giudice Antonello Ardituro e del giornalista austriaco Jacob Rosenberg, che si trovava a bordo del treno e che ha smentito categoricamente che i vagoni siano stati devastati.Antonio Petrazzuolo, dir. di "Napoli Magazine", ha intervistato Enzo Cappucci, il collega di Rai News 24 che ha realizzato l'inchiesta, per approfondire l'argomento.- Com'e' nata l'idea di approffondire il post Roma-Napoli con un reportage?"L'idea e' nata dopo aver letto un trafiletto su un quotidiano, in cui la magistratura inquirente adombrava l'ipotesi che i danni recati al treno dai tifosi non fossero dell'entità descritta da Trenitalia. Ci siamo incuriositi e abbiamo deciso di andare più a fondo. Per questo ci siamo collegati su internet e, a tal proposito, "Napoli Magazine" ci ha dato molte indicazioni interessanti. In seguito abbiamo rintracciato dei nomi e degli indirizzi, che ci hanno portato a raccogliere alcune testimonianze significative. E' chiaro che tutta questa vicenda e' sotto inchiesta. Sarà la Magistratura a dirci se le cose stanno come abbiamo potuto apprendere dalle testimonianze raccolte. Siamo stati anche a Vienna, per parlare con due colleghi della rivista Ballesterer che erano quel giorno sul treno, e proprio lì abbiamo appreso che i fatti erano andati in maniera diversa. Alcune fonti istituzionali infine ci hanno dato delle conferme e così è natal'inchiesta".- Nel servizio il sindacalista della Polizia, Tommaso Delli Paoli, e il collega austriaco Jacob Rosenberg sono stati molto chiari..."Si, inoltre Jacob Rosenberg ha fatto un Erasmus a Napoli e parla molto bene l'italiano: sia lui che il suo collega vengono spesso a Napoli in vacanza. Erano spettatori competenti dell'ambiente napoletano".- Com'è possibile che la stampa nazionale, sulla base di un comunicato emesso da Trenitalia, abbia condannato subito l'accaduto in una maniera così severa? Sono stati definiti *** persone munite dei biglietti per viaggiare sul treno ed assistere alla partita Roma-Napoli. E' un attacco alla città di Napoli? Anche perchè la notizia è stata gonfiata di molto, stando alle testimonianze raccolte... "Nello specifico non credo che la città di Napoli sia stata il solo obiettivo di questa campagna. Credo invece che l'obiettivo di questa campagna sia stato il calcio violento in generale. Non voglio ergermi a maestrino del giornalismo, ma e' chiaro che la fretta in questi casi può risultare determinante così come il sensazionalismo. Non dimentichiamoci che i giornali, come i telegiornali, sono articoli che si vendono".- La cosa che dispiace di più è che siano state abbinate frasi come "ecco i teppisti" alle immagini, riproposte all'infinito, dell'arrivo dei tifosi partenopei alla stazione di Roma, dove si vedevano gruppi di persone che correvano perchè avevano già perso la visione del primo tempo della partita... "Le immagini video disponibili erano carenti. Non c'erano nemmeno immagini di quello che e' accaduto alla stazione di Napoli. Un giornalista che deve effettuare un servizio, e si ritrova il computer invaso da comunicati sugli scontri di Roma-Napoli, usa quello che ha a disposizione. Le uniche immagini disponibili erano quelle dell'arrivo a Roma dei tifosi. Detto questo, però, le testimonianze raccolte fanno capire che a Napoli non c'e' stata la guerriglia. Ci sono stati dunque degli atteggiamenti impropri, perche' non e' corretto parlare di una guerriglia che e' iniziata a Napoli ed e' finita a Roma. Ovviamente ora la parola definitiva spetta alla Magistratura, per cui bisogna attendere la conclusione dell'inchiesta".- Alla luce delle testimonianze raccolte da Rai News 24, potrebbe essere rivista la sentenza che ha disposto il divieto di trasferte per tutta la stagione ai tifosi del Napoli? "Non posso dirlo io. Mi sono limitato a descrivere i fatti nell'ambito di un'inchiesta giornalistica. Se la Magistratura trovera' dei riscontri, potra' muoversi anche la Societa' Sportiva Calcio Napoli facendo ricorso, anche se non so se ci sono ancora i tempi tecnici per farlo". - Rai News 24 ha fornito comunque un servizio importante..."Rai News 24 è una realta' importante dell'informazione Rai, che crede nel servizio pubblico. Riteniamo opportuno fornire delle informazioni corrette e, quando e' possibile, cerchiamo la verità nei racconti che ci apprestiamo a descrivere ai nostri utenti".


Fonte(Rai News 24)

Consonno - Il paese dei balocchi -

Domenica il tempo e' clemente e decidiamo di tirar fuori le moto......
Io con mi amoglie e Ivan con la sua Pegaso Strada partiamo per Consonno.
Consonno(www.consonno.it) paese dei balocchi nasce come comunità rurale di contadini e allevatori una volta spopolato viene trasformato in un paese dei balocchi, attrattiva per tutta la valle e non solo.
Rimane in auge solo per un anno per poi ridiventare il paese fantasma che era destinato ad essere.

Abbiam fatto un po' di foto, quello che mi ha lasciato veramente perplesso e' la cattiveria e il disprezzo con cui sono stati distrutti gli appartamenti e le strutture, non semplice vandalismo, cattiveria nella sua massima espressione.

Ecco alcuni scatti:



Ciao
Robelli

mercoledì 1 ottobre 2008

IL PICCOLO PRINCIPE DIVENTA CARTONE ANIMATO.

E' l'opera letteraria piu' tradotta al mondo, in 160 lingue tra cui un idioma del Sudafrica, il milanese, il piemontese, ha venduto piu' di 80 milioni di copie, e continua a riscuotere un successo planetario anche se ha ormai 62 anni: ''Le petit prince'' , il celebre romanzo di Antoine de Saint-Exupery, la ''bibbia'' dei bambini ma anche degli adulti, segue il passo dei tempi e diventa un cartone animato per la televisione. Il mitico ragazzino biondo dai capelli al vento come la inseparabile sciarpa intraprende un nuovo viaggio, per iniziativa di France 3 che ha ottenuto i diritti dagli eredi del pilota, scomparso senza lasciare traccia il 31 luglio 1944 durante una missione nel sud della Francia. Solo nel 2004 alcuni rottami del suo aereo furono ritrovati al largo della costa marsigliese, e solo nel marzo scorso si e' fatta luce sulla sua fine, fino ad allora avvolta nel mistero: dopo 64 anni di silenzio, Horst Rippert, asso dell'aviazione tedesca, ha ammesso che fu lui ad abbattere l'aereo di Saint-Exupery, ''scendendo in picchiata e sparando sulle ali, l'ho colpito ed e' finito dritto nell'acqua''. Per anni ha sperato di non aver ucciso il suo eroe, di cui aveva letto in gioventu' tutti i libri ''perche' sapeva descrivere il cielo in modo fantastico'', e afferma che se avesse saputo che a bordo c'era lui, non avrebbe sparato. Pubblicato da Gallimard nel 1946, dopo la morte dell'autore, il libro era uscito tre anni prima a New York, dove Saint-Exupery lo scrisse, e recentemente il biondo eroe e' tornato da Gallimard, questa volta protagonista di un libro a fumetti di Joann Sfar. E sempre grazie ad un ricambio generazionale tra gli eredi dello scrittore, ansiosi di continuare a far vivere il mito del poetico ragazzino presso i bambini di oggi. Per realizzare 52 episodi di 26 minuti ciascuno, France 3 e lo Studio Method Animation, che sperano di portarli a termine entro due anni, non si limiteranno ovviamente ad un adattamento del libro. Il Piccolo principe affrontera' di volta in volta nuove avventure, attraversando numerosi pianeti alla ricerca del suo pianeta d'origine. Graficamente il disegno sara' fedele alla creazione di Saint Exupery, ma in universi in costante evoluzione, frutto dell'immaginazione dei numerosi e noti scrittori e autori di fumetti che sono gia' immersi nelle ricerche grafiche e nelle sceneggiature. Nel mondo onirico e poetico del Piccolo principe, ispirato ai valori universali d'amore, amicizia, purezza dell'infanzia, rispetto della natura, troveranno posto, a quanto trapela, il pianeta dei treni, quello del tempo, quello della musica, quello delle foreste. Con lo stesso messaggio: ''si vede bene solo con il cuore, l'essenziale e' invisibile agli occhi''.

Fonte(Ansa)