Il primo riferimento alla creatura nel lago risale al 565 dopo Cristo, nella biografia di Santa Columba, ma la sua celebrità contemporanea ha solo 75 anni. Tanti, infatti, ne sono passati da quel 12 novembre del 1933, quando Hugh Grey scattò la prima fotografia del mostro di Loch Ness. Foto finita poi in prima pagina dello 'Scottish Daily Record' con il titolo "Misterioso oggetto nel lago di Loch Ness". Il quotidiano scozzese, a caccia di uno scoop, andò però ben oltre: diede di fatto i natali a Nessie, uno dei miti più celebri del Novecento. "Lo scatto di Hugh Grey è il primo di sempre e questa è la sua particolarità", dice Adrian Shine, del Loch Ness and Morar Project, l'ente che ha coordinato i molti progetti scientifici che, senza successo, si sono gettati all'inseguimento di Nessie. "E' anche la più difficile da interpretare - prosegue - ed è stato suggerito che in realtà si tratti di un doppio negativo raffigurante un Labrador con in bocca un bastone. Ma in realtà potrebbe essere qualunque cosa". Il mostro tornò a far capolino, questa volta sul 'Daily Mail', il 21 aprile del 1934. E' lo scatto più famoso, quello che raffigura Nessie come un mostro marino dal collo lungo, molto simile a un dinosauro. La foto fu scattata dal ginecologo Robert Kenneth Wilson. "E' l'immagine a cui la maggior parte delle persone fa riferimento quando pensa al mostro di Loch Ness - dice ancora Shine - ma è un falso accertato". Il terzo avvistamento 'documentato' risale invece al 14 luglio del 1951. Questo scatto, preso da Lachlan Stuart, raffigura una Nessie con tre gobbe puntute affiorare a pelo d' acqua. Ma anche in questo caso si tratta di un falso costruito ad arte. "I 'resti' del mostro furono trovati il giorno successivo dallo scrittore locale Richard Faire. Lo stesso Stuart - racconta Shine - confessò a Faire di aver fabbricato Nessie con balle di fieno e tela cerata". Circostanze che non intaccarono comunque la buona salute del mito del mostro di Loch Ness. Qualche anno dopo, il 29 luglio del 1955, Nessie tornò infatti a far parlar di sé. Questa volta fu un rispettabile dirigente di banca, Peter MacNab, a scattare una foto del mostro - conosciuta come la foto del castello. "Se si trattasse davvero di un animale", spiega Shine, "quello ritratto nello scatto di Peter MacNab misurerebbe circa 18 metri di lunghezza. Se si pensa poi al resto del corpo, che resta sott'acqua, si otterrebbe una creatura dalle dimensioni improbabili. Detto questo, non ci sono prove che questa foto sia un falso". Con l'avvento della fotografia a colori e delle nuove tecnologie, però, gli avvistamenti del mostro di Loch Ness si sono fermati. E un rigoroso progetto scientifico, della durata di 10 anni, svolto negli anni '60, non e' riuscito a provare l' esistenza di Nessie. "Col senno di poi - conclude Shine - si può notare che le foto sono tutte diverse tra loro, e quindi non possono raffigurare lo stesso animale".
Fonte(Ansa)
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