venerdì 30 gennaio 2009

TAS: MANNINI, NON MI ASPETTAVO SQUALIFICA.

"La decisione del Tas è giunta come un fulmine al ciel sereno. Mai e poi mai avrei potuto immaginare che si arrivasse a questa conclusione. Per quanto è accaduto, mi aspettavo di essere completamente scagionato ed anche un solo giorno di squalifica l'avrei considerata una grandissima ingiustizia". Inizia così il comunicato scritto di suo pugno, del giocatore del Napoli, Daniele Mannini, che ha letto commentando la squalifica di un anno inflittagli dal tribunale sportivo di Losanna per essersi presentato in ritardo ad un controllo antidoping. "Spero che tutto questo clamore non si esaurisca come spesso avviene in due giorni di indignazione etica e morale nazionale". "Non riesco a farmene una ragione vista la mia totale innocenza - ha ripreso l'azzurro - Ho molto apprezzato il sostegno che mi è pervenuto dalla Figc, dalla Lega Calcio, dall'Ssc Napoli, dal presidente De Laurentiis e dall'Associazione italiana calciatori e sono convinto che continueranno ad aiutarmi anche nel prosieguo di questa vicenda. Spero che tutto questo clamore non finisca, come spesso accade in due giorni di indignazione etica e morale nazionale e che le parole si trasformino nella possibilità di farmi rientrare in campo". "Vorrei sensibilizzare tutte le persone di sport - ha proseguito il giocatore - soprattutto i miei colleghi a partire dai miei idoli della nazionale fino ai dilettanti, poiché quello che è successo a me è capitato ad altri, e potrebbe capitare a chiunque di voi un domani. Da parte mia ho già dato incarico ai miei legali di fiducia di valutare tutte le iniziative da intraprendere in qualsiasi sede al fine di consentirmi di tornare a fare quello di cui sono innamorato e che ingiustamente mi è stato tolto".L'Assocalciatori ha deciso come gesto di protesta per la sentenza di ritardare di 15 minuti l'inizio di tutte le partite questo fine settimana. Sulla vicenda si terra' mercoledi' l'incontro tra il Presidente Giovanni Petrucci e il Presidente della FIGC Giancarlo Abete.
Fonte(Ansa)

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