Il suo best e' uscito una settimana fa, dopo due anni di assenza dalla scena musicale. Una raccolta che in due cd e 32 tracce riassume la doppia anima italo-inglese e il percorso artistico di Mike Francis, star discreta del pop e della dance italiana scomparsa questa mattina a Roma a 47 anni. Fiorentino, classe 1961, Francesco Puccioni in arte Mike Francis e' noto ai piu' per la hit Survivor, raffinato singolo italo-dance che negli anni '80 lo fece conoscere in tutta Europa. Un pezzo incluso nel best insieme a Friends, nato dalla sua fortunata collaborazione con Amii Stewart. Nei frenetici Eighties il cantante e musicista toscano svolge un'attivita' trasversale, spaziando dai dischi in inglese (Features of Love, Flashes of Life, Let me in) alle colonne sonore per il cinema e alle musiche composte per la tv. Tra l'89 e il '96 e' a Londra dove lavora con Richard Darbyshire, leader dei Living in the Box e autore tra gli altri di Lisa Stanfield. Fino ad arrivare agli anni '90, quando decide di cimentarsi anche con la lingua italiana, avvalendosi dell'aiuto di Mogol e Pasquale Panella (che nel '94 firma Bellissimi occhi chiusi). La popolarita' e' in costante crescita in patria e all'estero e nel '99 e' la volta di All Rooms With View, che vede rinascere le sue hit piu' amate in nuove vesti musicali. La pausa in studio come Mike Francis dura fino al 2007, quando l'artista da' alle stampe Inspired, che tra cover (tra cui Someone like You di Van Morrison) e brani inediti, rappresenta il ritorno sulla scena dopo una parentesi artistica dedicata, durante la fine degli anni Novanta, al progetto Mystic Diversions, di tendenza e grande successo fra gli amanti della musica lounge e ambient, stile Buddha Bar. Da sempre schivo e lontano dal clamore mediatico, Mike Francis si definiva un ''random, un casuale, sia nella musica che nella vita. Ed e' da tutto cio' che mi capita intorno traggo ispirazione per la mia musica''. A chi gli chiedeva se fosse interessato a partecipare a reality show come ex colleghi della dance anni '80 come Den Harrow e Sandy Marton, rispondeva: ''No, per carita'. Non mi ci vedo in quel tipo di programma. Sono un musicista e voglio fare solo musica. Amo cosi' poco apparire che con i Mystic ho tenuto nascosto persino il mio nome''.
Fonte(Ansa)
venerdì 30 gennaio 2009
TAS: MANNINI, NON MI ASPETTAVO SQUALIFICA.
"La decisione del Tas è giunta come un fulmine al ciel sereno. Mai e poi mai avrei potuto immaginare che si arrivasse a questa conclusione. Per quanto è accaduto, mi aspettavo di essere completamente scagionato ed anche un solo giorno di squalifica l'avrei considerata una grandissima ingiustizia". Inizia così il comunicato scritto di suo pugno, del giocatore del Napoli, Daniele Mannini, che ha letto commentando la squalifica di un anno inflittagli dal tribunale sportivo di Losanna per essersi presentato in ritardo ad un controllo antidoping. "Spero che tutto questo clamore non si esaurisca come spesso avviene in due giorni di indignazione etica e morale nazionale". "Non riesco a farmene una ragione vista la mia totale innocenza - ha ripreso l'azzurro - Ho molto apprezzato il sostegno che mi è pervenuto dalla Figc, dalla Lega Calcio, dall'Ssc Napoli, dal presidente De Laurentiis e dall'Associazione italiana calciatori e sono convinto che continueranno ad aiutarmi anche nel prosieguo di questa vicenda. Spero che tutto questo clamore non finisca, come spesso accade in due giorni di indignazione etica e morale nazionale e che le parole si trasformino nella possibilità di farmi rientrare in campo". "Vorrei sensibilizzare tutte le persone di sport - ha proseguito il giocatore - soprattutto i miei colleghi a partire dai miei idoli della nazionale fino ai dilettanti, poiché quello che è successo a me è capitato ad altri, e potrebbe capitare a chiunque di voi un domani. Da parte mia ho già dato incarico ai miei legali di fiducia di valutare tutte le iniziative da intraprendere in qualsiasi sede al fine di consentirmi di tornare a fare quello di cui sono innamorato e che ingiustamente mi è stato tolto".L'Assocalciatori ha deciso come gesto di protesta per la sentenza di ritardare di 15 minuti l'inizio di tutte le partite questo fine settimana. Sulla vicenda si terra' mercoledi' l'incontro tra il Presidente Giovanni Petrucci e il Presidente della FIGC Giancarlo Abete.
Fonte(Ansa)
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giovedì 29 gennaio 2009
REITANO, ANCHE CELENTANO E MIKE AI FUNERALI.
E' arrivata tutta la sua gente, quella che lui amava tanto e che da lui si sentiva amata, per il funerale di Mino Reitano, il cantante morto l'altro ieri a 64 anni. Sono arrivati anche dalla Calabria, all'ultimo momento, qualcuno trascinandosi dietro la valigia fino in chiesa. Tanti anche i personaggi dello spettacolo, mischiati tra la folla come Adriano Celentano e Gianni Morandi o seduti accanto ai familiari come Mike Bongiorno. Un funerale a cuore aperto, come spalancati sono stati sia i cancelli del ranch per il saluto alla salma prima delle esequie, sia le porte della chiesa. Aperte a tutti senza distinzioni. Parenti, amici, conoscenti, fans, volti noti, l'intero paese di Agrate. Amalgamando il suono della banda, l'organo in chiesa e gli applausi. Con i fotografi e cineoperatori assiepati davanti l'altare e la gigantografia di Mino appesa sopra. Una folla che si è stretta attorno alla famiglia, la moglie Patrizia, le figlie Giuseppina e Grazia, seguite da una lunga lista di parenti, al punto che non tutti hanno trovato posto nella chiesa gremita già due ore prima del funerale. Centinaia sono rimasti fuori seguendo la messa dagli altoparlanti. "Era un uomo buono che ha fatto onore alla nostra Calabria", ha detto Stefano Repaci, sindaco di Fiumara sua città di origine, dandogli l'ultimo saluto dall'altare dopo la messa. "Era il simbolo di gente operosa", ha aggiunto subito dopo il presidente della provincia di Milano Filippo Penati. "Era un uomo che aveva sofferto e per questo capiva chi soffriva e per i miei ragazzi ha fatto tanto", ha ricordato il fondatore della comunità Exodus Don Mazzi, che ha concelebrato la messa. Il giorno dell'addio a Mino è cominciato stamattina presto con l'apertura della camera ardente nella sua casa nel Villaggio Reitano alla periferia di Agrate, dove il cantante aveva acquistato anni fa un vasto terreno. Dopo averlo trasformato in un ranch, attrezzandolo anche con campetti per le attività sportive, aveva trasferito la quasi tutta la famiglia. Un fiume ininterrotto di persone ha varcato i cancelli per tutta la mattinata, mentre venivano diffuse le note delle sue canzoni. Numerose le corone. Ne ha inviata una anche il consiglio regionale della Calabria. Alle 15 i funerali nella chiesa di S.Eusebio, nel centro di Agrate. Davanti la parrocchia striscioni di associazioni calabresi, i gonfaloni di Fiumara e Agrate. "Aveva tante caratteristiche ma la migliore era sicuramente la bonta", ha detto Memo Remigi. Nicola di Bari, senza nascondere le lacrime ha aggiunto: 'avrebbe avuto ancora tanto da dire'. A funzione già iniziata è arrivato Mike Bongiorno ('un ragazzo d'oro come ce ne sono pochì, ha detto) che si è seduto accanto ai familiari. Poi Adriano Celentano e la moglie Claudia Mori, che hanno preferito stare in piedi tra gli altri fedeli. "Andavo a giocare da lui la domenica", ha mormorato il cantante uscendo un attimo prima della conclusione delle esequie. Tra la folla anche Shel Shapiro, Gianni Morandi, Little Tony. All'uscita del feretro ancora applausi. E qualcuno ha sventolato un tricolore.
MINO REITANO, UNA STORIA ITALIANA DEGLI ANNI '60La vicenda di Mino Reitano e' una tipica storia degli anni '60, un ragazzo povero del Sud che comincia a cantare in Germania insieme ai Beatles quando non erano ancora i Beatles, diventa ricco e famoso negli anni del boom e dei milioni di 45 giri, e resta sempre un bravo ragazzo del Sud. Nella seconda parte della sua carriera per tornare al successo e fare la tv, da bravo ragazzo, era diventato il personaggio di se stesso, un inconsapevole simbolo del trash, digiuno di certi meccanismi che pero' gli permettevano di restare alla ribalta, tornare a San Remo e andare in America a cantare negli stadi pieni di italiani. Persino la sua spietata malattia e' diventata una di quelle storie che non mancano mai in quei rotocalchi televisivi dove e' corsa la sua seconda giovinezza professionale, un episodio brutale che lui ha affrontato con la solita ingenuita' di bravo ragazzo. Mino in Germania c'era andato da emigrante ma con i fratelli suona rock'n roll, cosi' ad Amburgo si trovo' a dividere il palco con i Quarrymen, che, tornati a Liverpool, diventeranno i Beatles. Poi e' diventato un protagonista della canzone italiana degli anni '60: prima Castrocaro, poi nel '67 San Remo con un brano di Mogol e Battisti, 'Non prego per me'. Nel 1968 arriva al primo posto della hit parade con 'Avevo un cuore che ti amava tanto', seguito da un altro grande successo, 'Una chitarra cento illusioni'. Nel 1971 vice un Disco per l'estate con 'Era il tempo delle more'. E' il suo periodo piu' felice, partecipa a tutti i festival piu' importanti, vende tantissimi dischi, e' un protagonista fisso di Canzonissima, scrive pure canzoni per Mina e Ornella Vanoni. Il tutto con un fare tra l'impacciato e il dinoccolato e un modo di cantare che sta tra Paul Anka e Luciano Tajoli.La sua e' la biografia perfetta per l'uomo legato alla famiglia che con i primi veri soldi si e' comprato una sorta di ranch in Brianza dove ha vissuto con le famiglie dei fratelli fino alla fine. Dopo un periodo di oscurita', negli anni '80 Mino Reitano e' entrato nella sua esistenza televisiva, della quale la carriera di cantante e' stata l'appendice musicale. Da quel momento diventa un personaggio da rotocalco e ogni sua partecipazione al Festival di Sanremo, soprattutto quella del 1988 con 'Italia', e' stata nel segno della piu' ingenua popolarita', anche se poi, proprio grazie a San Remo, ha trovato altri ingaggi per programmi tv e tournee' per gli italiani all'estero. La malattia raccontata in pubblico ha riservato un'eco immeritata al suo triste finale.
Fonte(Ansa)
MINO REITANO, UNA STORIA ITALIANA DEGLI ANNI '60La vicenda di Mino Reitano e' una tipica storia degli anni '60, un ragazzo povero del Sud che comincia a cantare in Germania insieme ai Beatles quando non erano ancora i Beatles, diventa ricco e famoso negli anni del boom e dei milioni di 45 giri, e resta sempre un bravo ragazzo del Sud. Nella seconda parte della sua carriera per tornare al successo e fare la tv, da bravo ragazzo, era diventato il personaggio di se stesso, un inconsapevole simbolo del trash, digiuno di certi meccanismi che pero' gli permettevano di restare alla ribalta, tornare a San Remo e andare in America a cantare negli stadi pieni di italiani. Persino la sua spietata malattia e' diventata una di quelle storie che non mancano mai in quei rotocalchi televisivi dove e' corsa la sua seconda giovinezza professionale, un episodio brutale che lui ha affrontato con la solita ingenuita' di bravo ragazzo. Mino in Germania c'era andato da emigrante ma con i fratelli suona rock'n roll, cosi' ad Amburgo si trovo' a dividere il palco con i Quarrymen, che, tornati a Liverpool, diventeranno i Beatles. Poi e' diventato un protagonista della canzone italiana degli anni '60: prima Castrocaro, poi nel '67 San Remo con un brano di Mogol e Battisti, 'Non prego per me'. Nel 1968 arriva al primo posto della hit parade con 'Avevo un cuore che ti amava tanto', seguito da un altro grande successo, 'Una chitarra cento illusioni'. Nel 1971 vice un Disco per l'estate con 'Era il tempo delle more'. E' il suo periodo piu' felice, partecipa a tutti i festival piu' importanti, vende tantissimi dischi, e' un protagonista fisso di Canzonissima, scrive pure canzoni per Mina e Ornella Vanoni. Il tutto con un fare tra l'impacciato e il dinoccolato e un modo di cantare che sta tra Paul Anka e Luciano Tajoli.La sua e' la biografia perfetta per l'uomo legato alla famiglia che con i primi veri soldi si e' comprato una sorta di ranch in Brianza dove ha vissuto con le famiglie dei fratelli fino alla fine. Dopo un periodo di oscurita', negli anni '80 Mino Reitano e' entrato nella sua esistenza televisiva, della quale la carriera di cantante e' stata l'appendice musicale. Da quel momento diventa un personaggio da rotocalco e ogni sua partecipazione al Festival di Sanremo, soprattutto quella del 1988 con 'Italia', e' stata nel segno della piu' ingenua popolarita', anche se poi, proprio grazie a San Remo, ha trovato altri ingaggi per programmi tv e tournee' per gli italiani all'estero. La malattia raccontata in pubblico ha riservato un'eco immeritata al suo triste finale.
Fonte(Ansa)
martedì 27 gennaio 2009
Musica, è morto Mino Reitano.
Il cantante era malato da tempo.
E' morto questa sera dopo una lunga malattia Mino Reitano. Il cantante, 64 anni, si è spento nella sua abitazione di Agrate Brianza, assistito dalla moglie Patrizia e dalla figlia Giuseppina Elena. Reitano era malato da due anni, ed era stato sottoposto a un intervento chirurgico un anno e mezzo fa e, successivamente, nello scorso novembre. I funerali del cantante, che lascia anche un'altra figlia, Grazia Benedetta, si svolgeranno giovedì.
La biografia del cantanteLa vicenda di Mino Reitano è una tipica storia degli anni '60, un ragazzo povero del Sud che comincia a cantare in Germania insieme ai Beatles quando non erano ancora i Beatles, diventa ricco e famoso negli anni del boom e dei milioni di 45 giri, e resta sempre un bravo ragazzo del Sud. Nella seconda parte della sua carriera per tornare al successo e fare la tv, da bravo ragazzo, era diventato il personaggio di se stesso, un inconsapevole simbolo del trash, digiuno di certi meccanismi che però gli permettevano di restare alla ribalta, tornare a San Remo e andare in America a cantare negli stadi pieni di italiani.Persino la sua spietata malattia è diventata una di quelle storie che non mancano mai in quei rotocalchi televisivi dove è corsa la sua seconda giovinezza professionale, un episodio brutale che lui ha affrontato con la solita ingenuita' di bravo ragazzo. Mino in Germania c'era andato da emigrante ma con i fratelli suona rock'n roll, cosi' ad Amburgo si trovo' a dividere il palco con i Quarrymen, che, tornati a Liverpool, diventeranno i Beatles. Poi e' diventato un protagonista della canzone italiana degli anni '60: prima Castrocaro, poi nel '67 San Remo con un brano di Mogol e Battisti, 'Non prego per me'. Nel 1968 arriva al primo posto della hit parade con 'Avevo un cuore che ti amava tanto', seguito da un altro grande successo, 'Una chitarra cento illusioni'. Nel 1971 vice un Disco per l'estate con 'Era il tempo delle more'. E' il suo periodo piu' felice, partecipa a tutti i festival piu' importanti, vende tantissimi dischi, è un protagonista fisso di Canzonissima, scrive pure canzoni per Mina e Ornella Vanoni. Il tutto con un fare tra l'impacciato e il dinoccolato e un modo di cantare che sta tra Paul Anka e Luciano Tajoli. La sua e' la biografia perfetta per l'uomo legato alla famiglia che con i primi veri soldi si e' comprato una sorta di ranch in Brianza dove ha vissuto con le famiglie dei fratelli fino alla fine.Dopo un periodo di oscurita', negli anni '80 Mino Reitano e' entrato nella sua esistenza televisiva, della quale la carriera di cantante e' stata l'appendice musicale. Da quel momento diventa un personaggio da rotocalco e ogni sua partecipazione al Festival di Sanremo, soprattutto quella del 1988 con 'Italia', è stata nel segno della piu' ingenua popolarita', anche se poi, proprio grazie a San Remo, ha trovato altri ingaggi per programmi tv e tournee' per gli italiani all'estero. La malattia raccontata in pubblico ha riservato un'eco immeritata al suo triste finale.
Il cordoglio degli amiciMassimo Ranieri. "Eravamo tutti e due del Sud e per lui provavo grande stima e un affetto sincero. Era la purezza in persona e questo colpiva il pubblico, quella sua bontà e modestia. Era partito dalla Calabria ed era andato in Germania per cantare le nostre canzoni".
Little Tony. "Era un collega e un amico speciale, prezioso, da 40 anni": Little Tony si dice "molto addolorato" per la scomparsa di Mino Reitano, al quale era stato vicino in questi ultimi due anni di malattia. "Ci siamo sentiti ogni settimana, io cercavo di incoraggiarlo in tutti i modi. Lui viveva la malattia con grande entusiasmo - aggiunge - mi diceva sempre che voleva fare un programma in cui io facevo Dean Martin e lui Frank Sinatra. L'anno scorso a Sanremo avrebbe voluto cantare in coppia con me, ma era già malato".
Pippo Baudo. "Mino Reitano era un bravissimo ragazzo, ostinato, il classico emigrante con grande voglia di arrivare, esuberante, simpatico". "Nonostante il finale tragico e la sofferenza che durava da parecchi anni - sottolinea Baudo - Mino è stato fortunato, perché ha avuto dalla vita quello che voleva, passando dall'anonimato della provincia meridionale ai palcoscenici più importanti del mondo dello spettacolo, del quale è diventato a pieno titolo un protagonista".
Fonte(Tgcom)
E' morto questa sera dopo una lunga malattia Mino Reitano. Il cantante, 64 anni, si è spento nella sua abitazione di Agrate Brianza, assistito dalla moglie Patrizia e dalla figlia Giuseppina Elena. Reitano era malato da due anni, ed era stato sottoposto a un intervento chirurgico un anno e mezzo fa e, successivamente, nello scorso novembre. I funerali del cantante, che lascia anche un'altra figlia, Grazia Benedetta, si svolgeranno giovedì.
La biografia del cantanteLa vicenda di Mino Reitano è una tipica storia degli anni '60, un ragazzo povero del Sud che comincia a cantare in Germania insieme ai Beatles quando non erano ancora i Beatles, diventa ricco e famoso negli anni del boom e dei milioni di 45 giri, e resta sempre un bravo ragazzo del Sud. Nella seconda parte della sua carriera per tornare al successo e fare la tv, da bravo ragazzo, era diventato il personaggio di se stesso, un inconsapevole simbolo del trash, digiuno di certi meccanismi che però gli permettevano di restare alla ribalta, tornare a San Remo e andare in America a cantare negli stadi pieni di italiani.Persino la sua spietata malattia è diventata una di quelle storie che non mancano mai in quei rotocalchi televisivi dove è corsa la sua seconda giovinezza professionale, un episodio brutale che lui ha affrontato con la solita ingenuita' di bravo ragazzo. Mino in Germania c'era andato da emigrante ma con i fratelli suona rock'n roll, cosi' ad Amburgo si trovo' a dividere il palco con i Quarrymen, che, tornati a Liverpool, diventeranno i Beatles. Poi e' diventato un protagonista della canzone italiana degli anni '60: prima Castrocaro, poi nel '67 San Remo con un brano di Mogol e Battisti, 'Non prego per me'. Nel 1968 arriva al primo posto della hit parade con 'Avevo un cuore che ti amava tanto', seguito da un altro grande successo, 'Una chitarra cento illusioni'. Nel 1971 vice un Disco per l'estate con 'Era il tempo delle more'. E' il suo periodo piu' felice, partecipa a tutti i festival piu' importanti, vende tantissimi dischi, è un protagonista fisso di Canzonissima, scrive pure canzoni per Mina e Ornella Vanoni. Il tutto con un fare tra l'impacciato e il dinoccolato e un modo di cantare che sta tra Paul Anka e Luciano Tajoli. La sua e' la biografia perfetta per l'uomo legato alla famiglia che con i primi veri soldi si e' comprato una sorta di ranch in Brianza dove ha vissuto con le famiglie dei fratelli fino alla fine.Dopo un periodo di oscurita', negli anni '80 Mino Reitano e' entrato nella sua esistenza televisiva, della quale la carriera di cantante e' stata l'appendice musicale. Da quel momento diventa un personaggio da rotocalco e ogni sua partecipazione al Festival di Sanremo, soprattutto quella del 1988 con 'Italia', è stata nel segno della piu' ingenua popolarita', anche se poi, proprio grazie a San Remo, ha trovato altri ingaggi per programmi tv e tournee' per gli italiani all'estero. La malattia raccontata in pubblico ha riservato un'eco immeritata al suo triste finale.
Il cordoglio degli amiciMassimo Ranieri. "Eravamo tutti e due del Sud e per lui provavo grande stima e un affetto sincero. Era la purezza in persona e questo colpiva il pubblico, quella sua bontà e modestia. Era partito dalla Calabria ed era andato in Germania per cantare le nostre canzoni".
Little Tony. "Era un collega e un amico speciale, prezioso, da 40 anni": Little Tony si dice "molto addolorato" per la scomparsa di Mino Reitano, al quale era stato vicino in questi ultimi due anni di malattia. "Ci siamo sentiti ogni settimana, io cercavo di incoraggiarlo in tutti i modi. Lui viveva la malattia con grande entusiasmo - aggiunge - mi diceva sempre che voleva fare un programma in cui io facevo Dean Martin e lui Frank Sinatra. L'anno scorso a Sanremo avrebbe voluto cantare in coppia con me, ma era già malato".
Pippo Baudo. "Mino Reitano era un bravissimo ragazzo, ostinato, il classico emigrante con grande voglia di arrivare, esuberante, simpatico". "Nonostante il finale tragico e la sofferenza che durava da parecchi anni - sottolinea Baudo - Mino è stato fortunato, perché ha avuto dalla vita quello che voleva, passando dall'anonimato della provincia meridionale ai palcoscenici più importanti del mondo dello spettacolo, del quale è diventato a pieno titolo un protagonista".
Fonte(Tgcom)
lunedì 26 gennaio 2009
BONOLIS , MINA APRIRA' IL FESTIVAL 2009.
Paolo Bonolis si affida a Mina per aprire in bellezza e rilanciare alla grande il Festival di Sanremo. L'indiscussa signora della musica italiana "ha deciso di aiutare questo Festival, aprendolo con la sua voce. La sentiremo e la vedremo", annuncia a sorpresa il conduttore e direttore artistico dell'edizione 2009 nel corso della tradizionale conferenza stampa al Casinò. Mina apparirà in un video ed è evidente la soddisfazione e l'orgoglio per essere riuscito a coinvolgere la signora Mazzini in un "progetto che celebrerà la nascita della canzone italiana". All'Ariston Bonolis sarà affiancato, oltre che dall'inseparabile Luca Laurenti, da una partner fissa e da cinque uomini che invece si alterneranno di sera in sera: la donna del festival sarà una top model, Chiara Baschetti. "Ha 21 anni, viaggia molto, si occupa di moda, è molto raffinata", si limita a dire Bonolis. Mentre, tra i personaggi maschili ci sarà, nella serata finale, David Gandi, il bel modello scozzese di Dolce & Gabbana apparso nell'ammiccante pubblicità di un profumo. Ma, il sabato, lo show si animerà anche grazie a Maria De Filippi: "Ci siamo visti mercoledì ed è andata molto bene. Abbiamo un ottimo rapporto - dice Bonolis della star di Canale 5 che per la prima volta apparirà su una rete Rai - Mi auguro di sposare qualcosa che vada al di là delle barriere prettamente commerciali. C'é un mondo che sulle barriere ci guadagna". Poi svela: "Quel palco le mette un po' paura, perché fin da ragazzina seguiva il Festival". Ci sarà tanta carne al fuoco, quest'anno. Oltre a tre gare (Big, Proposte e Giovani), eliminazioni e tre giurie (demoscopia, televoto e giuria di Qualità), sul palco dell'Ariston salirà anche Annie Lennox (sabato), Eleonora Abbagnato, etoile dell'Opera di Parigi (mercoledì), Hugh Hefner e le conigliette di Playboy (venerdì), Easy Star All Stars (band giamaicana che ripropone i Pink Floyd in chiave dub), Giorgio Panariello e Checco Zalone. In forse Roberto Benigni e per Jim Carrey è ancora in corso la trattativa. "Spero che Benigni possa venire - dice Bonolis - ma è impegnato nella preparazione di un tour internazionale". Evidente il rammarico per la trattativa sfumata con i Queen: "Erano entusiasti di venire, sanno del mio amore sfrenato per loro. Non so come sono andate le trattative, non le posso gestire io". Il festival farà anche omaggi, in apertura di ogni serata, alla musica lirica (E la nave va), alla danza (Billy Elliott), alla musica classica (Amadeus) e al pianoforte (con Il pianista sull'oceano, per il quale ci sono trattative in corso con Giovanni Allevi). Bonolis sottolinea che Sanremo deve essere considerato "un evento" e ricorda l'importanza della gara online tra i Giovani (oggi 50 artisti accedono alla seconda fase della competizione). Difende la formula scelta per le 10 Proposte, che saranno affiancate da "grandi artisti che li seguono da diverso tempo, non sono 'padrini' - precisa - Non è un 'padrinato'". Nessuna raccomandazione, quindi, solo la "volontà di presentare qualcuno in cui credono veramente". "Ci auguriamo che sia il festival del rilancio - commenta Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno al suo ottavo festival - L'anno scorso abbiamo avuto una scampanellata di allarme, gli ascolti sono calati in modo forte. Questo non può non avere ripercussioni nel futuro. Partiamo con fiducia e ottimismo. Il 2009 - sottolinea - è un anno difficile, non solo per l'Italia. Abbiamo dovuto tener conto dei bilanci aziendali e della congiuntura nazionale. Non sarebbe stato di buon gusto fare spese eccessive. Ma - assicura - ci sarà tutto quello che doveva esserci". E aggiunge: "Mediaset quest'anno è tornata a una controprogrammazione piena". Una controprogrammazione che, il mercoledì vedrà il festival scontrarsi proprio con la De Filippi che, a sua volta, il sabato sera, farà concorrenza alla Corrida su Canale 5. L'incontro si chiude con un ringraziamento ufficiale a Pippo Baudo, che ha mandato un messaggio di auguri al festival che sarà abbinato alla lotteria Sanremo 2009 (parte del ricavato andrà a sostegno di 'Adotta un angelo'): "Grazie Pippo - conclude Del Noce - Baudo è una colonna storica del Festival".
Fonte(Ansa)
Fonte(Ansa)
DA FANTASCIENZA A REALTA', COSI' TRA 30 ANNI.
La scienza corre alla velocità della luce e trasforma in realtà ciò che per anni è stato un sogno fantascientifico: dagli occhiali a raggi X per vedere oltre muri spessi al mantello dell'invisibilità, sono i gadget dei 'supereroi' che, secondo la classifica stilata dal britannico New Scientist, potranno divenire realtà da qui a trent'anni. VISTA DA SUPEREROI. Non siamo ancora alla visione a raggi X ma nel 2006 la compagnia britannica Cambridge Consultants ha creato un sistema a raggi ultravioletti in grado di rilevare persone in movimento dietro un muro. MANTELLO DELL'INVISIBILITA'. Il trucco consiste nel bloccare le onde elettromagnetiche sprigionate dal corpo che si vuole nascondere. Molti prototipi di 'mantelli di Harry Potter' sono stati inventati, ma ancora non si è arrivati al migliore, anche se, un anno fa, scienziati della University of California, Berkeley, hanno creato un 'mantello' che, 'indossato', blocca le onde elettromagnetiche del corpo che lo indossa. L'APPARECCHIO PORTATILE DI DR BONES McCOY DA STAR TREK. Sarà uno scanner che, visualizzata la lesione, con un flash la curerà. Lo scanner portatile sarà basato sulle onde acustiche, già oggi gli ultrasuoni sono alla base di molti dispositivi medici. Lawrence Crum dell'Università di Washington a Seattle ha inventato un primo prototipo in grado di curare arterie. I GUANTI DELL'UOMO RAGNO. Per arrampicarsi ovunque. Anche qui é già una gara di invenzioni di materiali 'appiccicosi' che si ispirano alla pelle delle zampe geco. GADGET CHE FUNZIONANO SENZA BATTERIA. Dai cellulari ai pacemaker, la scienza lavora alla creazione di dispositivi che ottengono l'energia per funzionare dall'ambiente esterno o dal corpo umano. 'ALI' PER VOLARE. Si chiama 'jet pack', o zaino-jet e, grazie ad una propulsione a getto, è un primo prototipo di dispositivo per volare; non ci credete? E' tutto vero, anzi è già stato usato da James Bond nel film Thunderball. VACANZE STELLARI LOW COST. Ci stanno pensando la Virgin Galactic e la XCOR Aerospace, che stanno sviluppando 'astronavi' a basso costo per traghettare improvvidi turisti sullo spazio. BRANCHIE ARTIFICIALI. Per nuotare nelle profondità marine senza bombole: a inventarle sta pensando la nipponica Fuji Systems di Tokio. TRADUTTORE SIMULTANEO. Ispirato alla serie "Guida galattica per gli autostoppisti", capace di tradurre in tempo reale come faceva il pesce di Babele che permetteva di comprendere tutti gli idiomi della Galassia. TV CHE TRASMETTONO ODORI. La nuova frontiera del cinema e dei videogiochi, schermi che oltre alle immagini trasmettono odori, addirittura per questo gadget il primo prototipo risale agli anni 90. Quando 30 anni fa uscirono i primi telefonini, chi avrebbe creduto che oggi un abitante su due del pianeta ne averbbe posseduto uno? Con la scienza anche questi nuovi sogni diverranno realtà.
Fonte(Ansa)
Fonte(Ansa)
mercoledì 21 gennaio 2009
Parker, film per Sid Vicious.
Regista vuole dimostrare innocenza cantante in omicidio ragazza.
Sid Vicious non uccise Nancy Spungen: e' la tesi di 'Who killed Nancy?', un documentario di Alan Parker in arrivo il mese prossimo. Il film esce in occasione del trentennale della morte dell'ex bassista dei Sex Pistols, che avvenne per sospetta overdose mentre in attesa del processo per omicidio. Nancy, che con Sid condivideva la passione per la musica e la droga, mori' dissanguata dopo essere stata accoltellata il 12 ottobre 1978, nel Chelsea Hotel a New York.
Fonte(Ansa)
Sid Vicious non uccise Nancy Spungen: e' la tesi di 'Who killed Nancy?', un documentario di Alan Parker in arrivo il mese prossimo. Il film esce in occasione del trentennale della morte dell'ex bassista dei Sex Pistols, che avvenne per sospetta overdose mentre in attesa del processo per omicidio. Nancy, che con Sid condivideva la passione per la musica e la droga, mori' dissanguata dopo essere stata accoltellata il 12 ottobre 1978, nel Chelsea Hotel a New York.
Fonte(Ansa)
Bruce Springsteen: 3 date in Italia.
Il 19 luglio a Roma, il 21 a Torino e il 23 a Udine.
Confermate tre date in Italia durante l'estate per Bruce Springsteen & The E Street Band con il tour europeo 'Working on a Dream tour'. Il tour segue l'uscita dell'omonimo album, avvenuta il 27 gennaio. Il 19 luglio, 'The Boss' sara' allo Stadio Olimpico di Roma per la prima volta nella sua carriera, il 21 all'Olimpico di Torino e il 23 allo Stadio Friuli di Udine. Gli appuntamenti italiani sono parte di un tour di 23 date che inizia il 30 maggio a Landgraaf (Olanda).
Fonte(Ansa)
Confermate tre date in Italia durante l'estate per Bruce Springsteen & The E Street Band con il tour europeo 'Working on a Dream tour'. Il tour segue l'uscita dell'omonimo album, avvenuta il 27 gennaio. Il 19 luglio, 'The Boss' sara' allo Stadio Olimpico di Roma per la prima volta nella sua carriera, il 21 all'Olimpico di Torino e il 23 allo Stadio Friuli di Udine. Gli appuntamenti italiani sono parte di un tour di 23 date che inizia il 30 maggio a Landgraaf (Olanda).
Fonte(Ansa)
Docente aggredita da madre alunna.
A Milano, presa a pugni e calci dopo rimprovero a bambina.
Una professoressa di una scuola media inferiore e' stata aggredita nel pomeriggio, a Milano, dai parenti di una bambina, dopo un rimprovero. Le sue condizioni non sono preoccupanti.Al momento non si conosce l'esatta dinamica dei fatti. L'episodio e' avvenuto alle 15.30 in via Graf, dove ha sede il complesso della scuola secondaria di I Grado. Dalle prime informazioni, la madre e la nonna della ragazzina, che ha 10 anni, hanno preso a pugni e schiaffi l'insegnante all'uscita da scuola.
Fonte(Ansa)
Una professoressa di una scuola media inferiore e' stata aggredita nel pomeriggio, a Milano, dai parenti di una bambina, dopo un rimprovero. Le sue condizioni non sono preoccupanti.Al momento non si conosce l'esatta dinamica dei fatti. L'episodio e' avvenuto alle 15.30 in via Graf, dove ha sede il complesso della scuola secondaria di I Grado. Dalle prime informazioni, la madre e la nonna della ragazzina, che ha 10 anni, hanno preso a pugni e schiaffi l'insegnante all'uscita da scuola.
Fonte(Ansa)
martedì 20 gennaio 2009
Bike Expo 2009 Verona
Anche quest'anno appuntamento fisso al Bike Expo in una nuova location Verona. Decisamente più comodo perchè più vicino a Milano e una struttura più adatta rispetto Padova. Spazzi molto più grandi e sopratutto più vivibili, si poteva girare comodamente e c'era lo spazio per fare le foto. All'aperto molti spazi test, abbiam provato husqvarna 610 supermoto, triumph scrambler, e infine yamaha XJ6 tre moto completamente diverse ma tutte molto belle. Ovviamente non mancavano le belle ragaze, chopper di pregiata realizzazione ospite d'onore è stato Jesse James della West Coast Choppers.
Ecco a voi qualche foto:
A presto.
Robelli.
Ecco a voi qualche foto:
A presto.
Robelli.
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venerdì 16 gennaio 2009
Befana Benefica 2009 Milano
Quest'anno, causa neve, la Befana Benefica si è svolta con una settimana di ritardo.
Pochi irriducibili si sono presentati alla data corretta ma sono stati mandati a casa.
Il giorno 11 Gennaio tutti in Piazza del Duomo per recuperare l'evento, non'è stato uno dei piu' affollati a cui abbia mai partecipato. Armati di coraggio e buona volontà alle 8,00 siamo in box io Lisa (mia moglie) e per l'occasione Marco (cognato) che mi fara' da zainetto. Alla stazione di Porta Genova ci aspettano Ivan amico storico, Luca, Giuseppe ed infine Luigi.Colazione al baretto e alle 9,30 siamo in Duomo per ritirare la nostra calza, la medaglia e a fare l'offerta di dovere. In Duomo incontriamo anche Filippo e Rossella. Dopo pochi minuti la benedizione di rito alla fine tutti in sella si parte direzione Don Gnocchi. Giretto per le stanze portando un sorriso agli ospiti della struttura, un pezzo di panettone un bicchiere di vin brulè e siamo gia' in sella per andare alla Sacra Famiglia.
Un sorriso, un ballo anche con loro, 4 caramelle e in un lampo la giornata è finita. Ci lasciamo con l'invito e la speranza di riunirci presto per un nuovo raduno in moto. Ecco un video che riassume la giornata
Ciao e grazie a tutti
Robelli
Pochi irriducibili si sono presentati alla data corretta ma sono stati mandati a casa.
Il giorno 11 Gennaio tutti in Piazza del Duomo per recuperare l'evento, non'è stato uno dei piu' affollati a cui abbia mai partecipato. Armati di coraggio e buona volontà alle 8,00 siamo in box io Lisa (mia moglie) e per l'occasione Marco (cognato) che mi fara' da zainetto. Alla stazione di Porta Genova ci aspettano Ivan amico storico, Luca, Giuseppe ed infine Luigi.Colazione al baretto e alle 9,30 siamo in Duomo per ritirare la nostra calza, la medaglia e a fare l'offerta di dovere. In Duomo incontriamo anche Filippo e Rossella. Dopo pochi minuti la benedizione di rito alla fine tutti in sella si parte direzione Don Gnocchi. Giretto per le stanze portando un sorriso agli ospiti della struttura, un pezzo di panettone un bicchiere di vin brulè e siamo gia' in sella per andare alla Sacra Famiglia.
Un sorriso, un ballo anche con loro, 4 caramelle e in un lampo la giornata è finita. Ci lasciamo con l'invito e la speranza di riunirci presto per un nuovo raduno in moto. Ecco un video che riassume la giornata
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Robelli
giovedì 15 gennaio 2009
BCE TAGLIA I TASSI DI MEZZO PUNTO AL 2%, AL MINIMO STORICO.
I tassi di interesse di Eurolandia, che la Bce ha tagliato al 2%, scenderanno ancora già a marzo e si preparano a bruciare il record del 2003. Ma, nonostante la recessione in peggioramento, la Banca centrale europea non si appresta a seguire la Fed portandoli allo zero, per tenersi alla larga dalla "trappola della liquidità". Al consiglio direttivo la Bce ha tagliato il costo del denaro di mezzo punto riportando le lancette dei tassi indietro al minimo record segnato nel giugno 2003. Una decisione "unanime" del board, come ha spiegato Trichet, oltre che attesa dai mercati. Ma la riduzione di oggi, la quarta consecutiva da ottobre (-2,25 punti percentuali in tutto) sarà presto seguita da nuovi tagli: "non abbiamo detto che il 2% sia il limite minimo e che non andremo oltre", ha anticipato Trichet. Il minimo record toccato quasi sei anni fa si appresta ad essere bruciato: era una soglia coerente con la Bce immaginata dai suoi "Padri Fondatori", ha spiegato Trichet. Oggi può essere abbattuta visto che la crisi attuale non si era mai vista nell'era dell'Euro. Per trovare qualcosa di simile bisogna risalire agli anni Trenta. L'economia di Eurolandia - ha spiegato il banchiere francese - è alle prese con un "forte rallentamento" che rischia di "durare a lungo". Del resto anche il Fondo monetario internazionale ha detto oggi di attendersi un "ulteriore peggioramento della crisi in atto" in Europa, nell'ambito di una "recessione globale prolungata e che si sta intensificando". Basti pensare che l'inizio del 2009 ha accolto Eurolandia con due tegole come l'entrata in recessione della Germania e la caduta della fiducia dei consumatori europei a minimi record. Se le proiezioni degli economisti interni della Bce, a dicembre, puntavano su una crescita intorno all'1,4% nel 2009, ad appena un mese di distanza da quelle previsioni sono già da rifare. Le nuove 'staff projections' verranno presentate al consiglio Bce del 5 marzo, che si delinea quindi come il più probabile per un nuovo colpo di forbice sui tassi da parte dell'Eurotower, alla luce anche del Pil di Eurolandia del quarto trimestre in arrivo a metà febbraio. Del resto essendo il board di oggi slittato a causa delle festività, "la decisione (sui tassi, ndr) di febbraio è soltanto fra tre settimane", e "la consideriamo non rilevante per la politica monetaria", ha detto Trichet. A meno che non emergano, nel frattempo, brutte sorprese: "siamo pronti a fare il nostro dovere in qualsiasi momento", ha avvertito Trichet. Dipenderà anche dall'andamento dell'inflazione. Il calo degli ultimi mesi è stato "impressionante" - ha detto Trichet riferendosi in particolare al crollo a dicembre all'1,6% - e nei prossimi mesi "sulla base delle ultime indicazioni, avremo un'inflazione eccezionalmente bassa". Per molti economisti épossibile un tuffo dell'indice dei prezzi al consumo sotto lo zero verso giugno, per poi rimbalzare visto che rientrerà l'effetto-base favorevole dato dal confronto annuale dei prezzi petroliferi. Da qui a giugno la Bce potrebbe quindi portare i tassi anche sotto l'1%. Ma senza avvicinarsi troppo allo zero, per non cadere nella trappola della liquidità, la situazione descritta da Keynes in cui i tassi sono così bassi che si preferisce tenere i soldi anziché investirli, e che rischia di peggiorare la recessione. Trichet la identifica come una situazione di "tassi molto, molto bassi", e da cui "una volta che ci sei entrato, è straordinariamente difficile uscire".BANKITALIA: PIL 2009 -2%Bankitalia vede nero per il 2009. Il pil italiano, secondo Via Nazionale, calera' quest'anno del 2% confermando una recessione dura e duratura per l'anno appena iniziato. Un livello non stimato finora neanche dai più pessimisti previsori, ma, avverte Palazzo Koch, il dato di ieri sul crollo della produzione industriale a novembre (-12%) ha modificato il quadro congiunturale, che, come ammette la stessa banca centrale, resta fondamentalmente incerto. Dopo la forte contrazione della scorsa estate, si legge nel Bollettino, l'indice della produzione corretto per il numero di giornate lavorative e per la stagionalità, sarebbe caduto ancor più pesantemente nel quarto trimestre, di circa il 6%; nella media del 2008 il calo sarebbe stato intorno al 4%. Si tratterebbe - spiega Bankitalia - di uno dei peggiori risultati dal dopoguerra; l'intensità del calo è sin qui simile a quella registrata nella crisi del 1974-75 in cui, dopo un anno e mezzo, la contrazione dell'attività superò cumulativamente il 20%. Il dato sul calo del pil arriva nelle mani del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, mentre è in conferenza stampa: "E' allora? - dice - Vuol dire che torniamo come nel 2005-2006. E' così grave? Non mi sembra il Medioevo". Ma la situazione internazionale e la crisi globale sono davvero di portata storica, sottolinea il ministro: "troppi non hanno capito la criticità in atto nel mondo. Guardano il dito e non il cielo". Poco prima Tremonti aveva definito "esercizi congetturali" l'elaborazione delle stime di crescita ritenendo comunque "dati realistici" quelli diffusi da Bankitalia subito dopo. Prevedere l'andamento dell'economia in questo momento, ha detto, è "un mestiere da astrologi".Oltre all'industria, le cause di questo andamento negativo individuate dalla Banca d'Italia sono la caduta della domanda interna, un rallentamento dei salari quest'anno dopo un ultimo periodo più positivo e un freno consistente dell'export (-5% la stima per il 2009). "Una fase ciclica eccezionalmente avversa" la definisce l'istituto guidato da Mario Draghi, a cui si può fare fronte con "ogni possibile iniziativa per attenuare e abbreviare la recessione". A patto però che così facendo non venga "compromessa la sostenibilità nel medio e lungo periodo delle finanze pubbliche. Questa poggia in ultima analisi - avverte Bankitalia - sulla prospettiva di riattivare il processo di crescita dell'economia". E' necessario intervenire subito, e Bankitalia riconosce che "anche in Italia sono state predisposte misure in grado di evitare la paralisi dei mercati finanziari", perché la dinamica "del prodotto potrebbe essere ancora più negativa se prendessero corpo i rischi di un ulteriore indebolimento dell'economia mondiale". Del resto la stessa banca centrale italiana ha visto mutare lo scenario in sei mesi con una previsione che passa da un +0,4% di luglio ad un severo -2%. L'analisi di Bankitalia pone l'accento anche sulla situazione generale delle famiglie italiane. "Tenendo conto anche dell'erosione monetaria delle attività finanziarie nette riconducibili all'aumento dell'inflazione, il reddito disponibile reale si sarebbe ridotto". Non roseo neanche il quadro sulle imprese, in specie le Pmi: "Il credito bancario cresce a tassi ancora sostenuti ma è in rallentamento, riflettendo una domanda di finanziamenti da parte di imprese e famiglie resa più prudente dalla recessione", una decelerazione peraltro più intensa per le Pmi. Si registra inoltre un inasprimento da parte delle banche dei criteri adottati per l'erogazione dei prestiti alle imprese.
Fonte(Ansa)
Fonte(Ansa)
mercoledì 14 gennaio 2009
MIGLIOR LAVORO AL MONDO, UN MILIONE DOMANDE.
Oltre un milione di candidati potenziali del 'piu' bel lavoro al mondo - guardiano di un'isola tropicale presso la Grande barriera corallina in Australia - hanno visitato nelle prime 48 ore dopo l'annuncio il sito web di Tourism Queensland, al ritmo di 200 al minuto, mandandolo in tilt e costringendo l'ente stesso a potenziarlo. Hanno cliccato su www.islandreefjob.com da tutto il mondo, dalla Mongolia alla Romania, e persino dal Vaticano. L'ente turistico del Queensland offre un contratto di sei mesi e un compenso pari a 75 mila euro per vivere a Hamilton Island e promuoverla come giornalista turistico, curando un blog. Ore di lavoro previste: 12 al mese, una villa di tre stanze vista mare in dotazione e trasporti aerei gratis. Altri compiti: dar da mangiare alla tartarughe, osservare le balene di passaggio e raccogliere la posta una volta a settimana. La reazione entusiastica di potenziali candidati, e l'attenzione dei media mondiali, hanno deliziato i responsabili della campagna di promozione turistica del Queensland. "La risposta globale sta superando ogni previsione", ha detto il ministro del turismo Desley Boyle. Sono state già raggiunte 29 milioni di persone grazie alla copertura dei media, ha aggiunto. I candidati dovranno mandare entro il 22 febbraio un video con le ragioni del loro interesse. Si comincia in luglio.
Fonte(Ansa)
Fonte(Ansa)
martedì 13 gennaio 2009
BRACCIO DI FERRO HA 80 ANNI.
"Che ti credi che ero un cowboy?": esordiva in questa maniera rude e sgrammaticata, nel lontano 17 gennaio 1929 dalle pagine di 'The Thimble Theatre', Popeye, il nostro Braccio di ferro, il personaggio inventato da Elzie Crisler Segar che compie in questi giorni 80 anni. Nato in un'America nel pieno di una crisi economica - ieri come oggi - il marinaio più famoso del mondo, guercio, dal fisico esile ma con due bicipiti enormi, una passione per gli spinaci (insostituibile fonte di energia) e l'immancabile pipa in bocca, prende il posto di Castor Oil, iniziale protagonista della striscia nata già nel 1919, che cerca un equipaggio per un lungo viaggio in nave. Braccio di ferro vive a Sweethaven insieme ad una combriccola di amici e parenti: la storica e allampanata fidanzata Olivia (Olive Oyl), l'amico Poldo Sbafini (J. Wellington Wimpy), il figlio putativo Pisellino (SweéPee) e, infine, il padre beone Trinchetto, alias Braccio di Legno (Poopdeck Pappy). Le scazzottate con Bluto - poi Bruto - che tenta di soffiargli la fidanzata, di rado presenti nelle strisce di Segar, diventeranno poi una costante. Dalla carta alla pellicola il passo è breve: il 1933 il marinaio approda all'animazione con il cartoon 'Betty Boop Meets Popeye the Sailor', del produttore Max Fleischer. Un successo tra i bambini americani - nel '35 era piu' amato di Topolino - tanto che nel '57 compare per la prima volta in tv. Per Popeye questo e' un compleanno storico, perché segna la fine dei diritti di copyright sulla sua immagine. Dal 1 gennaio, infatti, dopo 70 anni dalla morte di Segar, in Europa il personaggio è diventato 'proprieta' collettivà. Negli Stati Uniti - dove la legge blinda invece i diritti per 95 anni - il marinaio sarà 'protetto' fino al 2024. Tuttavia, il marchio 'Popeye', di proprietà della King Features, è separato dai diritti del disegnatore: ovvero si possono utilizzare i disegni ma non il suo nome. Tra i disegnatori più celebri di Braccio di Ferro, Bobby London merita una menzione speciale. Fu licenziato nel '92 dalla King Features con l'accusa di incitare all'aborto: la striscia incriminata mostra Olivia mentre grida "voglio rispedire questo bambino al creatore", alludendo ad un bambolotto con la faccia di Bruto, recapitatole per sbaglio. Nei disegni di London, il collegamento alla stretta attualità non è rintracciabile solo nell'attivismo femminista di Olivia, ma anche nell'alcolismo di Trinchetto e, per alcuni, persino nella bulimia di Poldo. Tra le indiscrezioni che riguardano Popeye, la più curiosa, sostenuta dalla rivista canadese 'Cannabis Culture' (e non solo), secondo cui gli spinaci non sono altro che marijuana, come dimostrerebbe lo slang di moda negli anni '30. Infine, oltre a un film di Robert Altman nel 1980 e ad un francobollo celebrativo nel '95, Braccio di ferro vanta ben tre statue a lui dedicate: in Illinois a Chester, città del suo inventore Segar; a Crystal City (Texas) dove fa bella mostra di sé in mezzo ad un enorme campo di spinaci; e in Arkansas, nella sede di un'industria che mette in scatola il vegetale così amato dall'antieroe 'sgangherato'.
Fonte(Ansa)
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DE ANDRE': L'OMAGGIO INTENSO DELL'AUDITORIUM.
Una partecipazione popolare enorme. Forse inaspettata. Tra i tanti eventi organizzati per il decennale della morte di Fabrizio De Andre', tra i piu' intensi c'e' stato senza dubbio quello dell'Auditorium di Roma. A ricordarlo i due musicisti piu' vicini all'opera del grande cantautore. Il premio Oscar Nicola Piovani, chiamato da De Andre' a soli 22 anni prima per arrangiare, poi per musicare l'album Non al denaro, non all'amore, ne' al cielo e in seguito Storia di un impiegato. E Mauro Pagani, amico degli ultimi anni di Faber e autore con lui dei due album capolavoro, Creuza de ma' e Le Nuvole. Hanno raccontato il Fabrizio musicista, tra la maniacalita' per i dettagli e la continua innovazione, e il Fabrizio uomo, tanto scontroso quanto ironico, tanto visionario quanto attento all'amicizia.Poi l'omaggio di un quintetto formato da alcuni dei migliori jazzisti italiani, guidati da Stefano Di Battista.
Fonte(Ansa)
Fonte(Ansa)
ACCORDO CON RAI, A SKY MONDIALI CALCIO 2010-2014.
In base all'accordo (approvato dalla Fifa), Sky potrà trasmettere tutte le gare dei campionati mondiali di Sudafrica 2010 e Brasile 2014: la Rai invece avrà un tetto a manifestazione di 25 incontri su 64."Per Sky questo accordo rappresenta un segnale di grande importanza agli abbonati ed è la conferma che Sky intende comunque continuare ad investire per garantire un arricchimento continuo dell'offerta in tutti i campi". Così l'amministratore Delegato della pay tv, Tom Mockridge ha commentato l'accordo con la Rai in base al quale Sky trasmetterà le prossime due edizioni dei mondiali di calcio, in programma nel 2010 in Sud Africa e nel 2014 in Brasile. Sky ha formalizzato l'acquisizione dei diritti dopo che l'accordo con la Rai ha ricevuto l'approvazione dalla Fifa in questi giorni: i canali Sky Sport - si legge tra l'altro in una nota della pay tv - trasmetteranno in diretta tutte le 64 partite di ciascuna edizione, dal match inaugurale alla finale, di cui 39 partite in esclusiva per gli abbonati. L'accordo tra Sky e Rai non riguarda solo la Coppa del Mondo: la pay tv italiana ha infatti acquisito anche i diritti della Fifa Confederations Cup 2009, il torneo che otto nazionali, tra le quali il Brasile, l'Italia, la Spagna campione d'Europa e il Sud Africa disputeranno nella Repubblica Sudafricana tra il 14 e il 28 giugno prossimi, e dell'edizione della Confederations Cup che precederà nel 2013 i mondiali brasiliani. "Saranno - ha concluso Mockridge - 8 anni all'insegna dell'eccellenza nel campo delle più importanti manifestazioni sportive, messe a disposizione dei nostri abbonati. Uno sforzo importante, compiuto per garantire a chi sceglie Sky la certezza di avere a disposizione un panorama di eventi live senza paragoni nel mondo".
Fonte(Ansa)
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sabato 10 gennaio 2009
GRANDE FRATELLO: HOSTESS ALITALIA, UN ROM E OCCHIO A CRISI.
Temi sociali forti come il precariato, l'inabilità fisica e una storia di immigrazione a lieto fine. Ma anche ironia, imprevisti e sorprese: la nona edizione del Grande Fratello, al via lunedì alle 21:10 su Canale 5, riflette i mutamenti e le contraddizioni della nostra società e quest'anno si rinnova proponendo anche tematiche sulle quali sicuramente si accenderà il dibattito. Condotto per la quarta volta da Alessia Marcuzzi, che nel Palastudio di Cinecittà sarà affiancata dall'opinionista Alfonso Signorini, il capostipite dei reality-show in Italia prodotto da Endemol accoglierà per 99 giorni i 15 concorrenti (metà uomini e metà donne tra i 21 e i 37 anni) in una casa ecologica, dove bisognerà fare la raccolta differenziata e dove sono vietate le bottigliette di plastica. Il personaggio più forte dell'edizione 2009 è Gerri, 31 anni non vedente, nato a Locri e trapiantato a Roma. Lavora all'aeroporto di Fiumicino e si definisce uno 'sperimentatore'. "Al provino - racconta il capo degli autori Andrea Palazzo - ha detto 'accetto questa sfida ma non voglio sconti'. Gerri non vuole rappresentare nessuna categoria ma solo se stesso, senza piangersi addosso". E infatti ha chiesto che la Casa non fosse pensata per un non vedente, ma solo "adattata". Ferdy è invece un ex clandestino, un ragazzo montenegrino arrivato in Italia su un gommone quando aveva 8 anni. Ora si è perfettamente integrato, studia e contemporaneamente lavora come cuoco. Ma ci saranno anche un farmacista, un architetto e uno psicologo. "Facciamo provini a chiunque - sottolinea Palazzo - ma negli anni abbiamo affinato uno scouting mirato, facendo anche attenzione all'attualità". Nella Casa entrerà quindi Daniela Martini, la hostess dell'Alitalia fotografata mentre manifestava contro l'offerta Cai impugnando un cappio. Romana, 35 anni, la 'pasionaria' racconterà le sue preoccupazioni di precaria, ma anche il suo sogno, entrare nel mondo dello spettacolo (e ha già fatto diversi provini, anche per il Gf). Ci sarà poi la spumeggiante Claudia, cresciuta nel difficile quartiere Zen di Palermo, dove insegna teatro ai bambini. Se vincerà i 300 mila euro in palio quest'anno, li investirà in questa attività. Marcello, generoso e grande lavoratore, fa il fornaio a Bergamo e sta cercando la donna della sua vita ("finora ha trovato solo quelle che vogliono una botta e via", ha detto al provino). Lo sciupafemmine di turno sarà Gianluca, piccolo imprenditore che vive tra Hollywood e Napoli, mentre Vittorio, 37 anni, dopo essere stato colpito da un fulmine sulla spiaggia di Fregene, dove gestiva uno stabilimento balneare, uscito dal coma si è trasferito alle Hawaii per coronare il suo sogno, quello di diventare uno dei surfisti più apprezzati. Nella prima puntata si saprà infine chi entrerà tra Doroti e Leonia, entrate il 7 gennaio nella Casa del Gf spagnolo. La Marcuzzi si collegherà con loro per svelare che il televoto deciderà chi delle due entrerà nel Gf italiano. Questi gli altri appuntamenti su Canale 5: dal lunedì al venerdì alle 18:05 su Pomeriggio 5; il sabato alle 13:40 riassunto della settimana e alle 18:10 puntata inedita di 24 minuti; puntata inedita anche la domenica alle 13:40. Il prime time e il day time del Gf saranno trasmessi anche sui telefonini 3, in diretta e gratis.
Fonte(Ansa)
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GOLDEN GLOBE: FAVORITI LEDGER, PENN, STREEP E GOMORRA.
Saranno quasi sicuramente i Golden Globe di Heath Ledger, saranno probabilmente quelli di Sean Penn, cosi' come quelli della solita Meryl Streep, e potrebbero essere anche i Golden Globe di Gomorra: il film ha infatti ottenuto una delle cinque nominations per il migliore film straniero ai Golden Globes, i riconoscimenti assegnati ogni anno dall' Hollywood Foreign Press Association. Il film di Matteo Garrone, tratto dal libro di Roberto Saviano dovra' concorrere insieme ad altri tre film europei - il tedesco The Baader Meinhof Complex, lo svedese Everlasting Moments e il francese Il y a longtemps que je t'aime - e un film israeliano, Waltz with Bashir. Se Gomorra dovesse aggiudicarsi i Globe attirerebbe attenzione su di se' e quindi avrebbe molte piu' chance quando si assegneranno gli Oscar. La corsa per il miglior film, domani sara' tra Il curioso caso di Benjamin Button, Frost/Nixon, The Reader, Revolutionary Road e Slumdog Millionaire e spicca l'assenza di Gran Torino, di Clint Eastwood, favorito anche per gli Oscar. The Reader e Revolutionary Road hanno la particolarita' di vedere protagonista la stessa attrice Kate Winslet, che per entrambi i ruoli ha guadagnato una candidatura come migliore attrice (per le categorie protagonista di un film drammatico per Revolutionary Road e non protagonista per The Reader). Il primo racconta la crisi di una coppia borghese degli anni Cinquanta e vede il ritorno della coppia 'titanica' Leonardo DiCaprio (candidato migliore attore protagonista di una serie drammatica) e Kate Winslet; The Reader invece e' la storia di una ex aguzzina nazista alle prese con il suo passato. Non e' l'unica attrice ad aver ottenuto una doppia candidatura: Meryl Streep, grande favorita per almeno un premio, ha fatto altrettanto con il drammatico Doubt e il musical Mamma Mia. Le altre attrici drammatiche a concorrere sono Angelina Jolie per Changeling, il film diretto da Eastwood sul rapimento di un bambino nella Los Angeles degli anni Trenta, Kristin Scott Thomas per Ti amero' per sempre e Anne Hathaway, per Rachel Getting Married, ieri protagonista di un curioso episodio. Accanto al suo nome, sul sito della cerimonia, e' apparsa la stella del vincitore. L'organizzazione ha dichiarato che si e' trattato di un errore, ma la verita' si sapra' domani. Cosi' come si avra' definitiva conferma se Heath Ledger, morto a causa di un'overdose di farmaci lo scorso gennaio, vincera' il premio postumo per la sua interpretazione di Jocker nel Batman di Chris Nolan. A contendergli il premio ci saranno Tom Cruise e Robert Downey Jr. per Tropic Thunder, Ray Fiennes per The Duchess e Philip Seymour Hoffman per Doubt. Tra gli uomini in corsa per il globo di migliore protagonista, oltre a Di Caprio, anche Frank Langella per Frost/Nixon, Sean Penn per Milk, Brad Pitt per The Curious Case of Benjamin Button e Mickey Rouke per The Wrestler, gia' premiato a Venezia. Fra le commedie e musical Burn After Reading, dei fratelli Coen, La felicita' porta fortuna, In Bruges, il musical Mamma Mia! e l'ultimo film di Woody Allen Vicky Cristina Barcelona, grazie al quale Javier Bardem e Rebecca Hall hanno ottenuto una candidatura nelle rispettive categorie (migliore attore e migliore attrice comici), mentre Penelope Cruz e' stata candidata fra le non protagoniste. La Hall dovra' vedersela, oltre che con Meryl Streep, con Sally Hawkins per la felicita' porta fortuna, Frances McDormand per Burn After Reading e Emma Thompson per Last Chance Harvey, produzione inglese che e' valsa una candidatura fra gli attori brillanti anche a Dustin Hoffman, che concorrera' oltre che con Bardem, con i due protagonisti di In Bruges, Colin Farrell e Brendan Gleeson, e James Franco per Pineapple Express.
Fonte(Ansa)
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giovedì 8 gennaio 2009
I CALCIATORI PIU' SEXY? TONI, GATTUSO E AMAURI.
Luca Toni, Gennaro Gattuso e Amauri sono i calciatori più desiderati e sexy per le italiane, che sotto questo punto di vista li preferiscono a 'giocatori- modello' quali David Beckham. E' quanto emerge da un sondaggio condotto da Novella 2000 su un campione di 280 donne. Ma sono i calciatori in genere a far sospirare le donne: per oltre sette su dieci, infatti, sono veri e propri modelli di seduzione. I motivi? Al di là della prestanza fisica, per il 58% sono considerati sexy perché sempre sotto i riflettori, di successo (49%), ma anche perché sono tra gli ultimi simboli della mascolinità (41%). Il 36% li giudicano sexy perché sono ricchi e si sanno godere la vita, oltre ad essere dei vincenti, anche a livello mentale (32%). Il 29% delle intervistate pone l'accento sulla loro simpatia e sulla possibilità di non annoiarsi in loro compagnia. Se si chiede alle donne con chi tradirebbero il loro partner, il primo nome che emerge non è quello di un 'calciatore- modello' tipo Beckham (solo terzo, con il 18%), ma quello di Gattuso (33%). 'Ringhio' è seguito dallo juventino Amauri (21%). Dopo lo 'Spice Boy' vengono Adriano (15%) e Bobo Vieri (9). E non a caso si parla di tradimento: con un calciatore quasi una su due non vivrebbe altro che una avventura, solo il 26% sogna una grande storia d'amore. Le parti del corpo più sexy? Il 'lato B' sembra far presa anche sulle donne: il 31% dice di trovare irresistibili i glutei dei giocatori. Molto gettonati anche gli addominali (24%), seguiti dalle gambe (15%), ma c'é anche chi non si mette a sezionarli e dice di apprezzare tutto dei loro fisici (13%). Quanto all'undici ideale dei giocatori giudicati più attraenti dalle italiane, primo in classifica e Luca Toni, scelto dal 63%, perché "sa di buono e di forte, come i ragazzi di una volta". Medaglia d'argento per Beckham (58%), seguito da Amauri Carvalho de Oliveira (51%). Quarto un altro juventino, Alessandro Del Piero (46%), quinto Andriy Shevchenko (43%). E poi, scendendo, Gattuso (39%), Marco Borriello (35%), Matteo Ferrari (33%), Bernardo Corradi (27%), Didier Drogba (24%), Cristiano Ronaldo (21%). E l'attaccante ex viola del Bayern Monaco vince due volte: in assoluto come il più sexy fra i 150 calciatori sottoposti alla valutazione delle lettrici ma anche come potenziale protagonista di un calendario 'nature': è preferito in questo senso dal 35%, mentre il 22% votano Borriello e il 15% Drogba.
Fonte(Ansa)
Fonte(Ansa)
CRISTIANO RONALDO DISTRUGGE LA SUA FERRARI.
L'attaccante portoghese del Manchester United Cristiano Ronaldo è rimasto coinvolto in un incidente stradale nei pressi dell'aeroporto di Manchester, senza riportare danni fisici. Lo riferisce la polizia locale. "Gli agenti sul luogo hanno costatato che una Ferrari era andata a sbattere contro una barriera. L'occupante non aveva apparentemente riportato ferite" ha comunicato la polizia in un comunicato. Non sono stati resi noti ulteriori dettagli, ma secondo la Bbc la vettura del Pallone d'Oro 2008 è andata completamente distrutta nell'urto. Cristiano Ronaldo si è allenato regolarmente, confermando le prime notizie secondo le quali era uscito illeso dall'incidente stradale in cui ha gravemente danneggiato la sua Ferrari. Il nazionale portoghese del Manchester United è finito contro un guardrail con la sua auto, in un tunnel nei pressi dell'aeroporto cittadino. L'attaccante stava rientrando in sede dalla trasferta di ieri in coppa di Lega. Ronaldo "non ha avuto bisogno di ricorrere a cure modiche - ha detto un portavoce del club - sta bene e si è recato all'allenamento". Dovrebbe quindi essere disponibile per il big match della 21/a giornata in Premier League che domenica opporrà il Manchester al Chelsea.
Fonte(Ansa)
domenica 4 gennaio 2009
LA CLOWNTERAPIA ENTRA UFFICIALMENTE IN CORSIA.
Il dottor Patch Adams e il suo naso rosso hanno vinto ancora. La clownterapia entra ufficialmente nelle corsie degli ospedali italiani con fondi del governo. In tutto due milioni di euro per "finanziare" il sorriso fra i bambini ricoverati in ospedale. L'avviso per il sostegno dei progetti è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale alla vigilia di Natale. Delle risorse - attinte dal Fondo per le politiche ai diritti e le pari opportunità - potranno usufruire associazioni del terzo settore impegnate in attività di 'clowneria'. Obiettivo "é stimolare la parte sana della persona, ironizzando sulle pratiche mediche. Così da accelerare il processo di guarigione. Il clown dottore non fa animazione, ma opera un cambiamento terapeutico usando la 'clowneria', la magia, il gioco comico o poetico, come metafora terapeutica per far scaturire l'energia vitale del ridere come emozione-sfondo e stato alterato di coscienza". Saranno finanziati non solo progetti di clown terapia in ospedale ma, fra l'altro, anche corsi di formazione in materia. Per la presentazione delle domande per accedere ai fondi c'é tempo fino a 40 giorni a partire dal 24 dicembre scorso. I medici, anche quelli degli istituti pediatrici di maggior prestigio in tutto il mondo, hanno da tempo vinto le resistente che incontrò Hunter "Patch" Adams, il medico statunitense che mise le basi di una terapia olistica molto particolare: quella appunto del sorriso, anche nota come clownterapia. Conosciuto ai più grazie al film Patch Adams, interpretato da Robin Williams, il medico sostiene che il vero scopo non è curare le malattie, ma prendersi cura del malato, stravolgendo alcuni dei concetti cardine della medicina accademica. Oggi i clown hanno le porte aperte di tutti gli ospedali occidentali e lavorano anche come volontari in molte zone di guerra. I clown in corsia all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma sono ormai una presenza fissa da diversi anni in alcuni reparti difficili, come oncologia ed ematologia. "Lavorano in squadra con il personale medico ed infermieristico - ha spiegato il coordinatore del dipartimento di medicina pediatrica dell'ospedale Bambino Gesù, Alberto Ugazio - ogni giorno entrano nelle stanze, aiutano i piccoli ricoverati". Non c'é nulla di improvvisato nello strappare un sorriso ad un bambino che sta male. I volontari seguono un corso, guidati da personale che, spesso si è specializzato negli Stati Uniti. Alcuni corsi interregionali per la "Medicina del sorriso" sono stati anche finanziati in passato dall' Unione europea e coinvolto le Regioni Toscana, Calabria, Lazio, Piemonte e Sardegna.
Fonte(Ansa)
Fonte(Ansa)
TROVANO UNA BUGATTI DA 6 MILIONI DI EURO NEL GARAGE DELLO ZIO.
I nipoti di un eccentrico medico inglese, morto nel 2007 a 89 anni d'eta', hanno trovato a sorpresa nel garage dello zio una favolosa Bugatti del 1937 che e' stata in letargo durante l'ultimo mezzo secolo e che malgrado la crisi dovrebbe spuntare all'asta una cifra da capogiro: sei milioni di euro.Alla morte del dottor Harold Carr gli otto nipoti hanno avuto molto da fare per la successione perche' il loro zio - un chirurgo ortopedico residente a Gosforth vicino a Newcastle upon Tyne - era un collezionista e in casa aveva di tutto, da una collezione di attrezzi medici a millecinquecento boccali di birra, da un piccolo aereo-spia della seconda guerra mondiale a migliaia di ricevute. Lo stupore piu' grande l'hanno pero' provato quando hanno aperto il polveroso garage e si sono imbattuti in una Bugatti Type 57S Atalante, una macchina costruita dal leggendario Ettore Bugatti in soli diciassette esemplari e originariamente acquistata dal conte Howe, primo presidente del 'British Racing Drivers' Club' (il club dei guidatori da corsa) che la tenne per otto anni.Celibe, senza figli, il dottor Carr compro' la Bugatti da un aristocratico di campagna - lord Ridley - nel 1955 per 895 sterline, una somma equivalente a 16.000 euro attuali. La utilizzo' in modo saltuario per cinque anni tenendola inchiodata in garage dal 1960 in poi.I nipoti hanno adesso dato l'auto storica alla casa d'aste Bonhams di Londra che si dice convinta di poter battere il record mondiale per una Bugatti, stabilito nel 1987 quando un modello '1931 Royale' passo' di mano per 4,7 milioni di sterline. La Bugatti dell'eccentrico dott. Carr, con il contachilometri ad appena 26.284 miglie e con i pezzi originali al 99%, sara' venduto al miglior offerente durante un'asta che la Bonhams ha in calendario per febbraio a Parigi.
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SALDI: PARTENZA 'FREDDA' NELLE CITTA', BOOM OUTLET.
Sfida alla crisi attraverso i saldi che oggi sono partiti sotto la pioggia a Roma, Milano, Palermo e in altre grandi città, mentre a Napoli la caccia agli acquisti é cominciata da ieri. Un avvio segnato da sconti base dal 50%, ma contrastato da valutazioni divergenti sull'andamento delle vendite. Per l'Osservatorio nazionale Federconsumatori, che si basa sui primi dati da città e luoghi campione, la situazione è peggiore di quanto previsto. "Se tale andamento dovesse continuare anche nei prossimi giorni - afferma in una nota insieme a Adusbef - dovremmo rivedere al ribasso le nostre stime e cioé che solo il 40% anziché il 45% delle famiglie italiane sarà coinvolto negli acquisti, con una spesa pochissimo superiore a 300 euro, anziché 317, a famiglia". Negativi anche i commenti di Codacons, secondo il quale a Roma, ad esempio, c'é stata una 'falsa partenza', con cali di acquisti del 20% o di Federconsumatori Campania, che registra per ieri una flessione a Napoli del 30%. A Torino un sondaggio della Confesercenti rileva che gli acquisti ci sono stati, ma la gente ha speso meno e con più oculatezza e il calo si attesterebbe intorno al 10%. Respinge le valutazioni allarmistiche invece il vice presidente della Confcommercio di Roma, Roberto Polidori, per il quale i primi segnali (le lunghe file davanti ai negozi e centri commerciali e la presenza di turisti) 'lasciano ben sperare'. Mentre da Genova il presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise e il presidente di Ascom Confcommercio Paolo Odone esprimono cauto ottimismo. In attesa di consuntivi più precisi, oggi intanto i centri di tutte le città interessate ai saldi, si sono riempite di gente, nonostante la giornata fredda e gelida. Folle di potenziali clienti che hanno animato per tutto il giorno via del Corso, via Condotti e piazza Colonna a Roma, via Montenapoleone e via della Spiga a Milano. Ma anche i grandi magazzini e i centri commerciali nelle periferie e gli outlet. Alle 9.30 di stamattina si registravano già quattro chilometri di coda in direzione del 'Serravalle outlet', in provincia di Alessandria. Tutti a caccia di affari, ma ben attenti a non farsi ingannare. Non sfugge ormai più a nessuno che molte griffe cominciano a offrire i loro prodotti in saldo alla clientela più fedele già da metà a novembre. Quest'anno inoltre da un mese, in alcuni negozi nel quadrilatero della moda a Milano, ad esempio, anche i clienti non abituali venivano incoraggiati all'acquisto con sconti fino al 40%. "Se funziona davvero così - ha detto una signora in via della Spiga a Milano - Vorrei sapere cosa trovo io oggi nelle boutique..". Ma il desiderio di conquistare un prodotto firmato ha spento molti dubbi. Come hanno dimostrato le file davanti ai negozi più griffati, da Prada a Gucci, code dovute, il più delle volte, al contingentamento degli ingressi.
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MORTA LA CANTANTE VALENTINA GIOVAGNINI.
E' finita a 28 anni contro un albero la vita di Valentina Giovagnini. La cantante, che nel 2002 arrivò seconda fra i giovani al Festival di Sanremo, è morta la scorsa notte al policlinico senese Le Scotte, dopo un grave incidente stradale. I funerali si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa parrocchiale di Pozzo della Chiana (Arezzo). Con il brano 'Il passo silenzioso della neve', che anticipava l'album 'Creatura nuda', Valentina era arrivata seconda, dopo Anna Tatangelo, aggiudicandosi a Sanremo 2002 anche il premio della giuria di qualità per il miglior arrangiamento. "Era così giovane... incredibile... ci sono rimasta malissimo" dice addolorata la Tatangelo che non aveva avuto altre occasioni di incontro con lei "poiché - spiega Anna - ultimamente frequentavamo circuiti musicali diversi". Pippo Baudo, che conduceva quell'edizione di Sanremo era "un suo fan" ricorda ora l'autore dei testi delle canzoni della Giovagnini, Vincenzo Incenzo, che rivela anche l'esistenza di un album già pronto da tempo con almeno dodici inediti cantati da Valentina, che potrebbe uscire postumo. "Sarebbe un bel modo di celebrarla. Rimane - spiega Incenzo - il grande rammarico di non essere riusciti a fare di più quando Valentina era viva. Ora mi auguro che di questo materiale si faccia qualcosa, anche a costo di una divulgazione no-profit. E' un lavoro che ogni tanto tiravamo fuori, con il produttore Davide Pinelli, nel tentativo di farlo uscire ma non ci siamo mai riusciti". Mentre percorreva nel pomeriggio di ieri, al volante della sua Nissan Micra, la strada che collega Pozzo della Chiana a Foiano, la Giovagnini è uscita dalla carreggiata ribaltandosi contro un albero e finendo la sua corsa in mezzo ad un campo. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime, al policlinico senese è stato tentato anche un intervento chirurgico, purtroppo inutile. Nata il 6 aprile del 1980 in un piccolo paesetto della Val di Chiana in Toscana, fin da bambina - fa sapere il suo sito - aveva studiato canto, pianoforte e per nove anni danza. Aveva frequentato il liceo musicale, poi si era iscritta alla facoltà di lettere e si era appassionata alle sonorità celtiche che si ricollegano alla tradizione. Nel 2001 aveva incontrato Pinelli con cui ha collaborato fino al 2006, insieme a Incenzo. Ha poi partecipato al Festivalbar e ha girato l'Italia proponendo le sue canzoni affiancata da un gruppo ricco di riferimenti celtici, gli Ogam. "Abbiamo provato più volte a riportarla alla kermesse sanremese ma - racconta Incenzo - è sempre stata respinta. Pinelli si era un po' demoralizzato ma lei continuava a lavorare, faceva serate d'estate, aveva un fan club. Era stata creata una cornamusa in una tonalità adatta alla sua voce che era diventata bravissima a suonare. A Sanremo, dove abbiamo cercato di tornare due anni fa, si sarebbe dovuta esibire cantando e suonando. Quest'anno ci siamo rifiutati di partecipare, con un regolamento così complicato è proprio difficile per un giovane se non è accompagnato da un santo protettore". "Il canto - dice Pinelli che l'aveva incontrata qualche mese fa - era la vita di Valentina".
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