domenica 31 agosto 2008

TIFOSI DEL NAPOLI, POMERIGGIO DI FOLLIA

NAPOLI - Spintoni, tensioni, urla: così per oltre tre ore un treno, l'Intercity Plus 520, alla stazione ferroviaria di Napoli è rimasto sotto assedio di ben oltre mille tifosi azzurri che volevano raggiungere la capitale per la partita con la Roma, anche senza biglietto, sorvegliati da centinaia di uomini delle forze dell'ordine, anche in tenuta antisommossa. A pagarne le conseguenze, quattro ferrovieri, rimasti contusi, e circa 250 passeggeri costretti, visto quanto stava accadendo, a cambiare treno. Qualcuno stava rientrando a casa dalle vacanze, qualcun altro aveva seri problemi da risolvere. Di sicuro hanno bollato il tutto come "assurdo": "Assurdo che tutto questo possa avvenire per un incontro di calcio". Eppure è andata così. Da Napoli a Roma la scia di tensioni e violenze non si è affatto fermata. Alla stazione Termini, i tifosi azzurri, al loro arrivo, hanno lanciato petardi e fumogeni. Stessa scena durante la sosta in attesa del ritorno. Allo stadio Olimpico, incappucciati, hanno sfondato cancelli e fatto esplodere ancora petardi. Cinque, in tutto, gli arrestati, a vario titolo e di diverse tifoserie. Un'andata e ritorno costata 500 mila euro di danni al convoglio, oltre alla paura nelle due città. Su quanto accaduto alla stazione di Napoli il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha chiesto un rapporto al questore di Napoli ed ha annunciato la sua presenza, martedì, alle riunioni dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e del neo-costituito Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive. La tensione era palpabile fin dalle prime ore del mattino. Alla stazione di Napoli sono arrivati in tanti. Eppure Trenitalia, proprio ieri, aveva rivolto l'ennesimo appello: "Per andare a Roma privilegiate altri mezzi", per il timore che si potessero registrare problemi di capienza nell'ultima domenica di agosto. E, sempre ieri, aveva anche ricordato che per tutte le partite di calcio non erano previsti treni speciali. Ma oggi i tifosi azzurri non hanno voluto sentire ragioni: hanno deciso di andare a Roma in treno, anche senza biglietto. E così, un gruppo, approfittando del fatto che le forze dell'ordine, per far passare un tifoso con un malore, hanno allentato la presa, ha oltrepassato i cordoni. Di forza, non volendo sottoporsi ai controlli, sono saliti sul treno e hanno scatenato il peggio. Il tutto davanti a passeggeri allibiti e su un binario, il numero 24, dove, dicono alcuni testimoni, è stato poi anche ritrovato un coltello. I circa 250 passeggeri dell'intercity, quando si sono resi conto che la situazione non si sarebbe risolta a breve, arrabbiati hanno deciso di 'deviare' il loro rientro. "Una scena incredibile", racconta Cinzia Vettosi, in viaggio con due bimbi: "Ho avuto finanche paura di scendere dal treno, di fronte a centinaia di tifosi che inveivano pretendendo di salire". Maria, invece, doveva raggiungere la madre, colpita da un ictus, a Torino. Proprio stamattina, al fratello che le aveva detto di lasciare Napoli, aveva risposto con un secco no: ora ha cambiato idea. "Anche il calcio qui è diventato un problema - dice - meglio scappare da questa città". Sbigottiti alcuni turisti stranieri: "Succede per il calcio? Incredibile". Sul binario 24, per tutto il tempo dell'assedio, c'é stato anche il questore di Napoli, Antonino Puglisi. Ha parlato con i tifosi e ha affrontato una situazione che "si è cercato di gestire al meglio". Poi, spiegano dalle Ferrovie, la Prefettura ha ordinato la partenza del treno: motivi di ordine pubblico. Motivi che avrebbero potuto far registrare un bilancio ancora più grave.

Fonte(Ansa)

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