mercoledì 20 agosto 2008

INFERNO ALL'AEROPORTO DI MADRID, OLTRE 140 MORTI

Tragedia da incubo oggi a Madrid all'aeroporto internazionale di Barajas: un aereo MD-82 della compagnia low cost Spanair appena decollato alla volta di Las Palmas nelle Canarie si è trasformato in una trappola di fuoco per le 173 persone a bordo, tra cui due neonati: oltre 140 i morti, 27 o 28 i sopravvissuti, secondo bilanci non ancora definitivi e non concordanti tra loro. Secondo fonti della Farnesina non risultano per il momento italiani tra i coinvolti nella tragedia. L'aereo MD82 della Spanair, volo JK5022, aveva imbarcato tutti i passeggeri e i membri dell'equipaggio, ed era pronto al decollo quando il capitano annuncia un ritardo per un problema tecnico non meglio specificato. Un'ora sulla partenza prevista, che slitta così alle 14.30 circa. Qualche passeggero riaccende il telefono cellulare per chiamare amici e parenti, " C'é un ritardo, forse ci cambiano il volo" - racconteranno poi le famiglie. Ma il velivolo, 15 anni di servizio, non cambia; decolla come annunciato e qualcosa va subito storto: il motore di sinistra s'incendia, il capitano tenta l'atterraggio d'emergenza, l'aereo tocca terra, ma va fuori pista, il fuoco si espande e l'aereo si spezza in due. Il primo allarme delle autorità aeroportuali parla di "aereo in fiamme finito fuori pista al Terminal 4", ma nessuno può prevedere ancora le dimensioni della catastrofe, nemmeno guardando a quella colonna di fumo che diventa sempre più alta e densa. Ed è il fuoco che provoca il disastro: intrappolati nell'aereo, i passeggeri e i membri dell'equipaggio non hanno scampo, e i soccorsi non possono fare nulla finché il mezzo è incandescente, bisogna aspettare che la temperatura scenda, spiegheranno poi i soccorritori. Quando possono intervenire, non c'é più molto da salvare: solo 27 o 28 i superstiti, e solo grazie a loro può riuscire la conta dei morti, perché è difficile indovinare i numeri guardando ai corpi ormai carbonizzati e all'aereo, completamente bruciato, ridotto ad un relitto. "Ormai non rimane più niente che possa somigliare a un aereo. E' un orrore, è tutto bruciato", raccontano due agenti della Guardia Civil. "E' la cosa più simile all'inferno che io abbia mai visto. I cadaveri ribollivano, e noi ci siamo bruciati cercando di raccoglierli", racconta un altro soccorritore. Ancora sconosciuta l'identità e la provenienza dei passeggeri del JK 5022. La Spanair ha fatto sapere che non renderà pubblica la lista dei nomi finché non avrà contattato tutte le famiglie, ed ha messo a disposizione un numero d'emergenza (00 34 800 400 200) per i familiari. Tra le vittime sette avevano acquistato il biglietto dell'aero spagnolo tramite la Lufthansa, poiché il volo Spanair era in code-sharing con la compagnia tedesca. Non si sa se i sette siano tedeschi o meno. Balletti di cifre anche sul numero dei passeggeri e dell'equipaggio: secondo il ministro spagnolo delle Infrastrutture, a bordo del velivolo si trovavano 166 passeggeri e sette membri d'equipaggio, mentre la Spanair ha parlato di 164 passeggeri e nove dell'equipaggio.L'Unità di crisi della Farnesina fa sapere che al momento non risultano italiani nella lista dei passeggeri dell'aereo. Anche se, precisa, non non si può ancora escludere al cento per cento la possibilità che tra le vittime ci possa essere un cittadino italiano. Infatti non basta possedere una lista di nomi e cognomi, spiega Maurizio Canfora dell'Unità di Crisi, per determinarne automaticamente la nazionalità. Sebbene ancora non vi siano versioni ufficiali sulle cause dell'incidente, molti puntano il dito contro la compagnia low-cost Spanair (una sussidiaria della Scandinavian airlines System, o Sas) che negli ultimi tempi aveva iniziato ad accusare i colpi del caro-gasolio, ed aveva annunciato una riduzione di personale di più di 1000 unità e un taglio a molte delle rotte. E' dallo scorso anno che la Sas sta cercando senza successo di vendere la Spanair, che nel primo semestre del 2008 ha perso 81 milioni di dollari. E poche ore prima del disastro, i piloti avevano minacciato di scioperare.

Fonte(Ansa)

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