mercoledì 20 agosto 2008

PECHINO, BOLT ORO NEI 200 CON RECORD MONDO 19"30

PECHINO - Il giamaicano Usain Bolt ha vinto la medaglia d'oro nei 200 metri ai giochi olimpici di Pechino correndo in 19"30, nuovo record del mondo.Oro e record del mondo per Usain Bolt nei 200 metri. La medaglia d'argento è andata all'atleta delle Antille olandesi Churandy Martina. Bronzo per lo statunitense Shawn Crawfordf. Squalificato Wallace Spearmon che era arrivato terzo. Bolt realizza la doppietta con la vittoria nei 100 e nei 200.BOLT A TELECAMERA, SONO IO IL NUMERO UNO - Strepitoso Usain Bolt sui 200, oro e record del mondo come nei 100: e a fine gara il giamaicano ha urlato faccia alla telecamera, in mondovisione, "sono io il numero uno".IN STADIO RISUONA 'BUON COMPLEANNO' - "Happy birthday to you": la canzone risuona nello stadio Olimpico di Pechino, rilanciata dagli altoparlanti, ed è l'insolito omaggio per Usain Bolt, il neocampione olimpico dei 200 che compie domani 22 anni. Il giamaicano, che aveva già vinto i 100 stabilendo il primato mondiale così come anche oggi sulla distanza doppia, è infatti nato a Trelawny il 21 agosto del 1986.BOLT CANCELLA MONDIALE 200 JOHNSON DOPO 12 ANNI - Usain Bolt ha migliorato un primato mondiale storico dei 200, il 19"32 di Michael Johnson di Atlanta. Il campione giamaicano entra nell'albo d'oro anche dei 200. Questa la cronologia del primato mondiale dei 200 metri, a partire da quello realizzato dall'americano Henry Carr nel 1963.20"3 Henry Carr (Usa) 23/03/1963 a Tempe20"2 Henry Carr (Usa) 04/04/1964 a Tempe20"0 (+1,8) Tommie Smith (Usa) 10/06/1966 a Sacramento19"8 (+1,3) Don Quarrie (Jam) 07/06/1975 a Eugene19"83 Tommie Smith (Usa) 16/10/68 a Città del Messico19"72 Pietro Mennea (Ita) 12/09/1979 a Città del Messico19"32 Michael Johnson (Usa), 01/08/96 a Atlanta19"30 Usain Bolt (Jam), 20/08/2008 a Pechino.MENNEA, VALE 9''50 SUI 100 E 19"20 SUI 200 - Per anni Usain Bolt non avrà nessuno ad impensierirlo, dovrà solo concentrarsi per migliorare ulteriormente i suoi record perché può andare ancora più forte di come è andato a Pechino. Parola di Pietro Mennea, uno che di record di velocità se ne intende: il suo 19"72 sui 200 metri del 1979 (che è ancora record europeo) è resistito per 17 anni. Anche Mennea è rimasto impressionato dall'azione del velocista giamaicano che alle olimpiadi ha battuto sia il record dei 100 sia quello dei 200 e che, secondo l'ex velocista, può arrivare ai 19'20 sui 200 e ai 9'50 sui 100. "Non ha avversari - ha detto Mennea - soprattutto sui 200, e all'orizzonte non vedo sprinter in grado di impensierirlo. Questi record li può attaccare solo lui, deve pensare a migliorarsi e a porsi altri obiettivi, perché ormai corre solo contro se stesso. Da quello che abbiamo visto può andare ancora più forte". Anche perché questi risultati sono stati raggiunti in un'olimpiade, una competizione cioé dove i turni di qualificazione sono un impegno in più. E in una gara come quella di Pechino dove il clima non è l'ideale per andare forte. "In più - ha aggiunto Mennea - essendo Bolt molto giovane, ha grandi margini per migliorarsi. E per come ha corso a Pechino può riuscirci, centrando i 19"20 sui 200 e i 9'50 sui 100. Fra i grandi del passato, per la sua altezza e per la sua eleganza nella corsa mi ricorda un po' Tommie Smith".". Secondo Mennea, Usain Bolt farebbe però un errore a gettarsi anche sui 400 metri. "Non deve aver fretta - ha detto - per adesso deve pensare a battere i suoi record. Poi, quando cercherà nuovi stimoli, può fare i 400 metri dove ha le potenzialità per fare grandi risultati". Se le olimpiadi di Pechino hanno consacrato un nuovo scintillante uomo-copertina, si stanno rivelando quasi disastrose per l'atletica italiana. "L'atletica italiana purtroppo è così - ha detto Mennea - e non può esserci la bacchetta magica che con un tocco risolve tutto. Bisognerebbe ripensare tutto il sistema, dalle scuole alle istituzioni. Senza dimenticare di cambiare gli uomini che la guidano, alcuni dei quali stanno a loro posto da decenni. La cosa più triste è che facevamo questi discorsi anche venti anni fa e, se non cambieranno le cose, ci ritroveremo a farli anche fra dieci anni"

Fonte(Ansa)

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