giovedì 26 febbraio 2009

TORNATO GLI U2,TRA CLASSICO E WORLD MUSIC.

Con No line on the Horizon gli U2 compiono un passo nella storia e uno verso il futuro. L'album - il 12/o di una carriera che compie 30 anni, da quando il gruppo decise di abbandonare il vecchio nome, Feedback - uscirà domani in Irlanda e Australia, il due marzo nel resto d'Europa e il giorno dopo in Nord America, a cinque anni dalla pubblicazione di How to dismantle an atomic bomb. Come si addice al nuovo lavoro di una delle ultime rock band globali della storia, No line on the Horizon ha avuto una gestazione travagliata, iniziata nel 2006 con il produttore Rick Rubin mandato a casa per richiamare Brian Eno e Daniel Lanois e poi anche Steve Lillywhite (a sovrintendere agli ultimi missaggi), ossia i tre uomini che hanno definito il sound del gruppo. La prima data di uscita era stata fissata per novembre 2008, rimandata varie volte per il continuo lavoro di scrittura e rielaborazione (pare siano stati registrati dai 50 ai 60 pezzi, tanto che l'anno prossimo potrebbe uscire un nuovo album dal tono più "mistico-riflessivo e dedicato al tema del pellegrinaggio"). Poi c'é stata la vicenda Internet, con un sito che ha messo a disposizione il disco per il downloading (solo per tre giorni) e poi il fan che, si dice, ha registrato quattro pezzi mentre Bono ascoltava a manetta il nuovo materiale nella sua villa di Eze, in Costa Azzurra e li ha messi su Youtube. Dopo pochi giorni i pezzi sono stati tolti su richiesta della casa discografica. Le sedute di registrazione sono state effettuate tra Fez in Marocco, gli storici Olympic studios di Londra, l'Irlanda, la Francia e New York. La foto della copertina in bianco e nero e del giapponese Hiroshi Sugimoto. Sul piano musicale, No line on the Horizon apre nuove forme di contaminazione in chiave world music, ma al tempo stesso amplia la sonorità da stadio della band riportandola al classico suono U2 e alle influenze di maestri come i Led Zeppelin, eredità dichiarata dalla frequentazione di The Edge con Jimmy Page e Jack White per il documentario It Might Get Loud. Sul piano dei testi la novità più evidente è l'abbandono della prima persona e l'invenzione di personaggi fittizi come un poliziotto del traffico, un junkie, un soldato inviato in Afghanistan, un uomo in stato di alterazione che conversa con il proprio telefono. Per dare un'idea, si può dire che: Get on your boots, il singolo, già in rotazione sulle radio, è un po' la nuova Vertigo (brano guida dell'album precedente); Stand up comedy ha un riff che sta tra Come Together dei Beatles e Heartbreaker dei Led Zeppelin; Crazy tonight ("divento pazzo se stanotte non faccio il matto") è su un mood tra i loro Beautiful day e Sweetest thing; Unknown caller è il brano in cui il telefono parla all'interlocutore; Tripoli un pezzo con voci operistiche, elettronica alla Zooropa e rock da stadio; Magnificent è il capolavoro dell'album, un pezzo che amplia i confini dalla canzone d'amore e sarà remixato da Will.i.am; Cedars of Lebanon una ballad in stile U2 piena di echi world (narrata da un corrispondente di guerra); Moment of surrender sette minuti di loop di basso e beat marcato mescolati con echi gospel; Every breaking wave è un omaggio in chiave soul pop alla prima new wave elettronica; No line on the Horizon è un'improvvisazione di gruppo che The Edge ha definito 'rock del 2009'. Gli U2 saranno allo stadio San Siro di Milano l'otto e il nove luglio.
Fonte(Ansa)

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