Giovedi' di Coppa Uefa per il ritorno dei sedicesimi di finale. Quattro le italiane impegnate.
Udinese-Lech Poznan 2-1
L'Udinese vince in casa con i polacchi del Lech Poznan 2-1 e in virtu' del 2-2 dell'andata si qualifica per il prossimo turno di Uefa.Buon avvio dei polacchi al 12' gia' in rete con Rengifo.Strada in salita per i friulani,tengono palla ma poco concreti:il Friuli fischia.Nel secondo tempo squadra piu'incisiva, Pepe segna il pari al 12' approfittando di un rimpallo. L'Udinese si copre, Pepe fa posto a Isla, controlla il gioco ma Asamoah colpisce la traversa prima del gol di Di Natale alla fine. I friulani incontreranno lo Zenit San Pietroburgo, detentore della coppa, agli ottavi.
Milan-Werder Brema 2-2
Il Milan butta via la qualificazione agli ottavi di Uefa. Con il Werder Brema e' 2-2, ma passano i tedeschi.Primo tempo con il Werder in attacco ma con i rossoneri in gol. Apre le marcature Pirlo al 26', su un rigore per un fallo di mano su una punizione di Beckham. Raddoppia Pato 7 minuti dopo con un destro dal limite. Nella ripresa Werder in gol dopo 23 minuti con Pizarro e l'assalto finale porta al 2-2, sempre dell'attaccante, che condanna i rossoneri.
Ajax-Fiorentina 1-1
Niente da fare per la Fiorentina, che ad Amsterdam pareggia 1-1 con l'Ajax ed e' eliminata dalla coppa Uefa.I viola dovevano ribaltare l'1-0 subito in casa. Nel primo tempo i viola dominano e hanno tre nette palle gol, ma non riescono a sbloccare il risultato. Ci pensa Gilardino nella ripresa dopo 16 minuti su assist di Mutu. L'Ajax pero' pareggia a due minuti dalla fine con Leonardo su una dormita della difesa viola. Olandesi agli ottavi.
SAMP AFFONDA IN UCRAINAC'é solo la buona volontà, ma manca il ritmo, l'organizzazione, il palleggio, il cinismo e così finisce come era previsto. La Sampdoria saluta l'Europa ed esce dai sedicesimi di Coppa Uefa, battuta sia all'andata che al ritorno - rispettivamente per 1-0 e 2-0 - da un Metalist Kharkiv che anche in Ucraina conferma le belle doti messe in mostra a Genova. Gli uomini di Mazzarri - orfani per scelta prudenziale di Palombo e Cassano, per regolamento Uefa di Pazzini (ha già giocato in Champions con la maglia della Fiorentina) e per squalifica di Lucchini - ci mettono il cuore per regalare ai loro tifosi il miracolo; ma di fronte alla tecnica, alla prestanza fisica e all'ottima preparazione degli ucraini riescono solo a limitare i danni, soccombendo giustamente agli avversari. Il Metalist, già in vantaggio di due gol al termine dei primi 45 minuti, nella ripresa ha scelto di non spingere più di tanto e nonostante ciò per due volte è arrivato vicinissimo a triplicare lo scarto, ma in entrambe le occasioni Olinyk è stato impreciso. Nella Samp l'unico a salvarsi dal marasma generale è stato il giovane Marilungo (19 anni), un 'Primavera' appena giudicato miglior giocatore nella Coppa Carnevale del Viareggio ed oggi schierato dal primo minuto al fianco di Bellucci. Per il resto la formazione blucerchiata ha confermato tutti i difetti che il campionato ha fino ad ora messo in mostra: scarsa propensione al palleggio, tecnica individuale ridotta, forma fisica approssimativa. Di fronte ad un avversario che fa della solidità il suo maggior pregio, i genovesi hanno retto solo per i primi 20 minuti, quando si sono proposti con intelligenza contro la ferrea difesa ucraina (imbattuta da 540' in Europa). In questa fase, però, è mancato il cinismo - lo provano il colpo di testa alto di Da Costa al 15', l'anticipo del portiere su Stankevicius al 16', Dessena che sbaglia un controllo al 20' - che invece i padroni di casa hanno messo in mostra andando a segno alla prima occasione utile. Dopo il gol la Samp è via via scomparsa dal campo ed il Metalist ha continuato con ostinazione la sua pressione: al 35' un salvataggio di un difensore blucerchiato sulla linea, su girata di testa di Jajà, anticipa il raddoppio, giunto su una papera di Mirante, capace di farsi ingannare da una punizione di Jajà da oltre 20 metri. Troppo facile, poi, per gli ucraini controllare le velleitarie azioni dei genovesi.
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