Dopo cinque dischi di platino e oltre 350 mila copie vendute con l'album 'Gaetana', la rivelazione del talent show televisivo X Factor Giusy Ferreri ha offerto ieri sera a Milano un'anticipazione del suo primo tour, in un concerto pensato appositamente per il web. Una performance che ha incluso dieci pezzi del disco e che porta il marchio 'live@mtv.it', visto che sarà trasmessa in streaming gratuito e integrale sul sito del canale musicale, a partire dal prossimo 2 marzo, per poi diffondersi anche sui siti di Mtv South Europe. Per Mtv la Ferreri sarà anche 'direttrice per un giorno', il prossimo 9 marzo, quando sceglierà il palinsesto dell'intera giornata del canale satellitare Mtv Hits. "Da tanto tempo aspettavo di fare un live come si deve - ha commentato nella conferenza stampa che è seguita al concerto -. E dopo tutti gli impegni del 2008, ora è il momento di suonare dal vivo". La sua tournee partirà il prossimo 12 marzo dal New Age Club di Treviso e si concluderà il 7 aprile all'Alcatraz di Milano, toccando dieci dei più importanti club d'Italia. Scaletta dei concerti - ha raccontato l'artista - saranno tutte e 13 le canzoni dell'album più alcune cover, fra cui 'Remedios' e 'Ma che freddo fa' già cantate a X Factor, ma anche brani stranieri come 'Piece of my heart' di Janis Joplin e 'Happy Hour' di Siouxsie and the Banshees. "Sono fiera di essere un'artista pop, ma nella mia anima scorrono influenze blues, dark e rock - ha detto -. Spero di fare musica per più tempo possibile in modo da far sentire tutti questi generi". La Ferreri ha ringraziato, nel corso del concerto, l'ormai amico Tiziano Ferro (presente alla serata), produttore artistico dell'album, nonché autore di sei canzoni. Forte del successo italiano, 'Gaetana' è ora alla conquista del mercato straniero: la versione spagnola verrà pubblicata in Spagna e America Latina in Primavera, ma l'album punta anche a paesi europei come Germania, Olanda e Svezia. Nel frattempo, il singolo 'Novembre' é al primo posto fra le canzoni più scaricate in Grecia e 'Non ti scordar mai di me' sta ottenendo buoni riscontri in Francia. "Ho pensato che tradurre l'album fosse il modo migliore per uscire dall'Italia - ha detto la cantante -. Mi sarebbe piaciuto farlo in inglese, ma prima dovrei impararlo". Ancora in aspettativa nel supermercato 'Esselunga' di Corbetta, dove lavorava come cassiera, Giusy ha raccontato di avere grandissimo sostegno da parte di ex colleghi e capi: "La mia aspettativa scade a giugno, ma ora non c'é più la paura di perdere il lavoro, perché ho realizzato che l'album è andato bene. Ma il problema è che non ho mai il tempo di andare a disdirla!".
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giovedì 26 febbraio 2009
TORNATO GLI U2,TRA CLASSICO E WORLD MUSIC.
Con No line on the Horizon gli U2 compiono un passo nella storia e uno verso il futuro. L'album - il 12/o di una carriera che compie 30 anni, da quando il gruppo decise di abbandonare il vecchio nome, Feedback - uscirà domani in Irlanda e Australia, il due marzo nel resto d'Europa e il giorno dopo in Nord America, a cinque anni dalla pubblicazione di How to dismantle an atomic bomb. Come si addice al nuovo lavoro di una delle ultime rock band globali della storia, No line on the Horizon ha avuto una gestazione travagliata, iniziata nel 2006 con il produttore Rick Rubin mandato a casa per richiamare Brian Eno e Daniel Lanois e poi anche Steve Lillywhite (a sovrintendere agli ultimi missaggi), ossia i tre uomini che hanno definito il sound del gruppo. La prima data di uscita era stata fissata per novembre 2008, rimandata varie volte per il continuo lavoro di scrittura e rielaborazione (pare siano stati registrati dai 50 ai 60 pezzi, tanto che l'anno prossimo potrebbe uscire un nuovo album dal tono più "mistico-riflessivo e dedicato al tema del pellegrinaggio"). Poi c'é stata la vicenda Internet, con un sito che ha messo a disposizione il disco per il downloading (solo per tre giorni) e poi il fan che, si dice, ha registrato quattro pezzi mentre Bono ascoltava a manetta il nuovo materiale nella sua villa di Eze, in Costa Azzurra e li ha messi su Youtube. Dopo pochi giorni i pezzi sono stati tolti su richiesta della casa discografica. Le sedute di registrazione sono state effettuate tra Fez in Marocco, gli storici Olympic studios di Londra, l'Irlanda, la Francia e New York. La foto della copertina in bianco e nero e del giapponese Hiroshi Sugimoto. Sul piano musicale, No line on the Horizon apre nuove forme di contaminazione in chiave world music, ma al tempo stesso amplia la sonorità da stadio della band riportandola al classico suono U2 e alle influenze di maestri come i Led Zeppelin, eredità dichiarata dalla frequentazione di The Edge con Jimmy Page e Jack White per il documentario It Might Get Loud. Sul piano dei testi la novità più evidente è l'abbandono della prima persona e l'invenzione di personaggi fittizi come un poliziotto del traffico, un junkie, un soldato inviato in Afghanistan, un uomo in stato di alterazione che conversa con il proprio telefono. Per dare un'idea, si può dire che: Get on your boots, il singolo, già in rotazione sulle radio, è un po' la nuova Vertigo (brano guida dell'album precedente); Stand up comedy ha un riff che sta tra Come Together dei Beatles e Heartbreaker dei Led Zeppelin; Crazy tonight ("divento pazzo se stanotte non faccio il matto") è su un mood tra i loro Beautiful day e Sweetest thing; Unknown caller è il brano in cui il telefono parla all'interlocutore; Tripoli un pezzo con voci operistiche, elettronica alla Zooropa e rock da stadio; Magnificent è il capolavoro dell'album, un pezzo che amplia i confini dalla canzone d'amore e sarà remixato da Will.i.am; Cedars of Lebanon una ballad in stile U2 piena di echi world (narrata da un corrispondente di guerra); Moment of surrender sette minuti di loop di basso e beat marcato mescolati con echi gospel; Every breaking wave è un omaggio in chiave soul pop alla prima new wave elettronica; No line on the Horizon è un'improvvisazione di gruppo che The Edge ha definito 'rock del 2009'. Gli U2 saranno allo stadio San Siro di Milano l'otto e il nove luglio.
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COPPA UEFA, NIENTE DA FARE PER LA SAMPDORIA.
Giovedi' di Coppa Uefa per il ritorno dei sedicesimi di finale. Quattro le italiane impegnate.
Udinese-Lech Poznan 2-1
L'Udinese vince in casa con i polacchi del Lech Poznan 2-1 e in virtu' del 2-2 dell'andata si qualifica per il prossimo turno di Uefa.Buon avvio dei polacchi al 12' gia' in rete con Rengifo.Strada in salita per i friulani,tengono palla ma poco concreti:il Friuli fischia.Nel secondo tempo squadra piu'incisiva, Pepe segna il pari al 12' approfittando di un rimpallo. L'Udinese si copre, Pepe fa posto a Isla, controlla il gioco ma Asamoah colpisce la traversa prima del gol di Di Natale alla fine. I friulani incontreranno lo Zenit San Pietroburgo, detentore della coppa, agli ottavi.
Milan-Werder Brema 2-2
Il Milan butta via la qualificazione agli ottavi di Uefa. Con il Werder Brema e' 2-2, ma passano i tedeschi.Primo tempo con il Werder in attacco ma con i rossoneri in gol. Apre le marcature Pirlo al 26', su un rigore per un fallo di mano su una punizione di Beckham. Raddoppia Pato 7 minuti dopo con un destro dal limite. Nella ripresa Werder in gol dopo 23 minuti con Pizarro e l'assalto finale porta al 2-2, sempre dell'attaccante, che condanna i rossoneri.
Ajax-Fiorentina 1-1
Niente da fare per la Fiorentina, che ad Amsterdam pareggia 1-1 con l'Ajax ed e' eliminata dalla coppa Uefa.I viola dovevano ribaltare l'1-0 subito in casa. Nel primo tempo i viola dominano e hanno tre nette palle gol, ma non riescono a sbloccare il risultato. Ci pensa Gilardino nella ripresa dopo 16 minuti su assist di Mutu. L'Ajax pero' pareggia a due minuti dalla fine con Leonardo su una dormita della difesa viola. Olandesi agli ottavi.
SAMP AFFONDA IN UCRAINAC'é solo la buona volontà, ma manca il ritmo, l'organizzazione, il palleggio, il cinismo e così finisce come era previsto. La Sampdoria saluta l'Europa ed esce dai sedicesimi di Coppa Uefa, battuta sia all'andata che al ritorno - rispettivamente per 1-0 e 2-0 - da un Metalist Kharkiv che anche in Ucraina conferma le belle doti messe in mostra a Genova. Gli uomini di Mazzarri - orfani per scelta prudenziale di Palombo e Cassano, per regolamento Uefa di Pazzini (ha già giocato in Champions con la maglia della Fiorentina) e per squalifica di Lucchini - ci mettono il cuore per regalare ai loro tifosi il miracolo; ma di fronte alla tecnica, alla prestanza fisica e all'ottima preparazione degli ucraini riescono solo a limitare i danni, soccombendo giustamente agli avversari. Il Metalist, già in vantaggio di due gol al termine dei primi 45 minuti, nella ripresa ha scelto di non spingere più di tanto e nonostante ciò per due volte è arrivato vicinissimo a triplicare lo scarto, ma in entrambe le occasioni Olinyk è stato impreciso. Nella Samp l'unico a salvarsi dal marasma generale è stato il giovane Marilungo (19 anni), un 'Primavera' appena giudicato miglior giocatore nella Coppa Carnevale del Viareggio ed oggi schierato dal primo minuto al fianco di Bellucci. Per il resto la formazione blucerchiata ha confermato tutti i difetti che il campionato ha fino ad ora messo in mostra: scarsa propensione al palleggio, tecnica individuale ridotta, forma fisica approssimativa. Di fronte ad un avversario che fa della solidità il suo maggior pregio, i genovesi hanno retto solo per i primi 20 minuti, quando si sono proposti con intelligenza contro la ferrea difesa ucraina (imbattuta da 540' in Europa). In questa fase, però, è mancato il cinismo - lo provano il colpo di testa alto di Da Costa al 15', l'anticipo del portiere su Stankevicius al 16', Dessena che sbaglia un controllo al 20' - che invece i padroni di casa hanno messo in mostra andando a segno alla prima occasione utile. Dopo il gol la Samp è via via scomparsa dal campo ed il Metalist ha continuato con ostinazione la sua pressione: al 35' un salvataggio di un difensore blucerchiato sulla linea, su girata di testa di Jajà, anticipa il raddoppio, giunto su una papera di Mirante, capace di farsi ingannare da una punizione di Jajà da oltre 20 metri. Troppo facile, poi, per gli ucraini controllare le velleitarie azioni dei genovesi.
Udinese-Lech Poznan 2-1
L'Udinese vince in casa con i polacchi del Lech Poznan 2-1 e in virtu' del 2-2 dell'andata si qualifica per il prossimo turno di Uefa.Buon avvio dei polacchi al 12' gia' in rete con Rengifo.Strada in salita per i friulani,tengono palla ma poco concreti:il Friuli fischia.Nel secondo tempo squadra piu'incisiva, Pepe segna il pari al 12' approfittando di un rimpallo. L'Udinese si copre, Pepe fa posto a Isla, controlla il gioco ma Asamoah colpisce la traversa prima del gol di Di Natale alla fine. I friulani incontreranno lo Zenit San Pietroburgo, detentore della coppa, agli ottavi.
Milan-Werder Brema 2-2
Il Milan butta via la qualificazione agli ottavi di Uefa. Con il Werder Brema e' 2-2, ma passano i tedeschi.Primo tempo con il Werder in attacco ma con i rossoneri in gol. Apre le marcature Pirlo al 26', su un rigore per un fallo di mano su una punizione di Beckham. Raddoppia Pato 7 minuti dopo con un destro dal limite. Nella ripresa Werder in gol dopo 23 minuti con Pizarro e l'assalto finale porta al 2-2, sempre dell'attaccante, che condanna i rossoneri.
Ajax-Fiorentina 1-1
Niente da fare per la Fiorentina, che ad Amsterdam pareggia 1-1 con l'Ajax ed e' eliminata dalla coppa Uefa.I viola dovevano ribaltare l'1-0 subito in casa. Nel primo tempo i viola dominano e hanno tre nette palle gol, ma non riescono a sbloccare il risultato. Ci pensa Gilardino nella ripresa dopo 16 minuti su assist di Mutu. L'Ajax pero' pareggia a due minuti dalla fine con Leonardo su una dormita della difesa viola. Olandesi agli ottavi.
SAMP AFFONDA IN UCRAINAC'é solo la buona volontà, ma manca il ritmo, l'organizzazione, il palleggio, il cinismo e così finisce come era previsto. La Sampdoria saluta l'Europa ed esce dai sedicesimi di Coppa Uefa, battuta sia all'andata che al ritorno - rispettivamente per 1-0 e 2-0 - da un Metalist Kharkiv che anche in Ucraina conferma le belle doti messe in mostra a Genova. Gli uomini di Mazzarri - orfani per scelta prudenziale di Palombo e Cassano, per regolamento Uefa di Pazzini (ha già giocato in Champions con la maglia della Fiorentina) e per squalifica di Lucchini - ci mettono il cuore per regalare ai loro tifosi il miracolo; ma di fronte alla tecnica, alla prestanza fisica e all'ottima preparazione degli ucraini riescono solo a limitare i danni, soccombendo giustamente agli avversari. Il Metalist, già in vantaggio di due gol al termine dei primi 45 minuti, nella ripresa ha scelto di non spingere più di tanto e nonostante ciò per due volte è arrivato vicinissimo a triplicare lo scarto, ma in entrambe le occasioni Olinyk è stato impreciso. Nella Samp l'unico a salvarsi dal marasma generale è stato il giovane Marilungo (19 anni), un 'Primavera' appena giudicato miglior giocatore nella Coppa Carnevale del Viareggio ed oggi schierato dal primo minuto al fianco di Bellucci. Per il resto la formazione blucerchiata ha confermato tutti i difetti che il campionato ha fino ad ora messo in mostra: scarsa propensione al palleggio, tecnica individuale ridotta, forma fisica approssimativa. Di fronte ad un avversario che fa della solidità il suo maggior pregio, i genovesi hanno retto solo per i primi 20 minuti, quando si sono proposti con intelligenza contro la ferrea difesa ucraina (imbattuta da 540' in Europa). In questa fase, però, è mancato il cinismo - lo provano il colpo di testa alto di Da Costa al 15', l'anticipo del portiere su Stankevicius al 16', Dessena che sbaglia un controllo al 20' - che invece i padroni di casa hanno messo in mostra andando a segno alla prima occasione utile. Dopo il gol la Samp è via via scomparsa dal campo ed il Metalist ha continuato con ostinazione la sua pressione: al 35' un salvataggio di un difensore blucerchiato sulla linea, su girata di testa di Jajà, anticipa il raddoppio, giunto su una papera di Mirante, capace di farsi ingannare da una punizione di Jajà da oltre 20 metri. Troppo facile, poi, per gli ucraini controllare le velleitarie azioni dei genovesi.
mercoledì 25 febbraio 2009
USA: 68 ANNI E 23 MATRIMONI, AMERICANA ENTRA IN GUINNESS.
Ventitré matrimoni sperando nel 24esimo prima del funerale: una vedova di 68 anni dell'Indiana é entrata nel Guinness dei Primati per il numero delle volte in cui ha pronunciato il fatidico sì. Linda Wolfe si è sposata per la prima volta a 16 anni e dai suoi numerosi consorti ha avuto 7 figli: "Innamorami per me è una droga", ha confidato la vedova che vive in una casa di riposo, è single da dieci anni ed è da allora alla ricerca del "numero 24". L'unione più lunga di cui la Wolfe è stata 'dolce meta' è durata sette anni, la più breve appena 36 ore. Tra i mariti, uno era un carcerato, un altro un predicatore, altri ancora baristi, idraulici e musicisti. Due si sono scoperti gay.
Fonte(Ansa)
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CARNEVALE IN BRASILE, SI BALLA SULLA CRISI.
Milioni di persone, molte delle quali turisti arrivati da tutto il mondo, sono scesi nelle strade di Rio de Janeiro e Bahi, nelle ore di quella che da sempre è la festa più attesa per il paese latinoamericano. I partecipanti accompagneranno le sfilate delle migliori scuole di samba sui tradizionali carri e potranno seguire la musica a tutto volume dei noti 'trios electricos', i grossi camion equipaggiati con potenti altoparlanti. Nonostante la crisi, sono attesi oltre 700.000 turisti, 5.000 in più rispetto all'anno scorso. I contraccolpi delle difficoltà economiche mondiali, che in Brasile si stanno facendo sentire, anche se meno rispetto altre crisi internazionali, verranno così dimenticate per alcuni giorni. A Rio la sfilata delle 'escolas de samba' è cominciata domenica sera dal celebre stadio 'Sambodromo', progettato dal celebre archietetto Niemeyer per contenere fino a 70.000 persone. Quest'anno, per la prima volta da quando è presidente, sarà presente alla festa anche Luiz Inacio Lula da Silva. Le autorità brasiliane hanno predisposto misure di sicurezza eccezionali per evitare incidenti. Il governo ha d'altra parte iniziato a distribuire ai partecipanti 59 milioni di preservativi, nell'ambito di un piano nazionale di lotta all'Aids.
Fonte(Ansa)
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lunedì 23 febbraio 2009
'THE MILLIONAIRE' TRIONFA AGLI OSCAR, 8 STATUETTE.
Una favola di Bollywood con sentimento, amore e tanta violenza è quella che si è portata a casa stasera al Kodak Theatre di Los Angeles ben otto Oscar tra i quali i più prestigiosi (miglior film e regia). Un film per giunta low budget (costato solo 15 milioni di dollari) che ha sbaragliato un colosso dai piedi di argilla come 'Il curioso caso di Benjamin Button' che ha messo in campo un budget moltiplicato per 10 (ovvero: 150 milioni di dollari). E in 'The Millionaire' di Danny Boyle, il regista inglese di Trainspotting, c'é dappertutto il marchio dell'India, di un mondo legato da sempre alle caste, non ultima quella di un conduttore tv che proprio non ci sta ad essere messo in ombra da un poveraccio che viene dagli 'slum', i sobborghi di Bombay e sta per diventare ricchissimo e famoso più di lui. Tutto parte infatti in uno studio tv in India dove si svolge 'Chi vuol esser milionario?', format originariamente prodotto dalla tv inglese e poi approdato in tutto il mondo. Stessa sigla di quello di Canale 5, e poi, davanti ad un pubblico sempre più in crescita ed entusiasta, ecco il giovane Jamal Malik (Dev Patel). Un ragazzo di 18 anni che viene dagli slum di Mumbai e sta per affrontare l'ultima domanda, quella che potrebbe fargli vincere la somma di 20 milioni di rupie. Ma il conduttore dello show non ha affatto il carattere bonario di Gerry Scotti: è Prem Kumar (Anil Kapoor), uno che odia questo concorrente venuto dal nulla. Inoltre, roso dall'invidia, Prem rifiuta di credere che un ragazzo dei quartieri poveri possa sapere tutte le risposte. Arrestato perché sospettato di imbrogliare, Jamal viene così interrogato dalla polizia e, mentre si prepara alla domanda da 20 milioni di rupie, scorrono sullo schermo le immagini di un'India violenta e povera in cui il ragazzo è cresciuto. Tra le violenze subite, anche la morte della madre di religione hindu proprio per mano di una spedizione punitiva di fedeli dell'Islam. E ancora, nel film di Boyle (distribuito in Italia dalla Lucky Red), immagini della vita sofferta di Jamal condivisa con il fratello maggiore Salim (Madhur Mittal) e con il suo grande amore mai davvero dimenticato: la bellissima Latika (Freida Pinto). In questo film, ha detto il regista in una intervista "ho voluto più abbracciare le contraddizioni dell'India che risolverle". E questo vale anche per i suoi toni melodrammatici: "non so dire se The Millionaire è stato influenzato da Bollywood o ne abbia preso degli aspetti solo di riflesso".
Fonte(Ansa)
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domenica 22 febbraio 2009
E' MORTO CANDIDO CANNAVO'.
L'ex direttore della Gazzetta dello Sport, Candido Cannavo', 78 anni, e' morto questa mattina alle 8.45 nella clinica Santa Rita di Milano dove era ricoverato da giovedi' scorso per una emorragia cerebrale. Lo rende noto la stessa clinica.Candido Cannavò era in coma da giovedì scorso, quando aveva accusato un malore mentre era in redazione. Le sue condizioni erano subito apparse gravissime. Durante la scorsa notte Cannavò ha avuto una grave crisi ipotensiva con scompenso cardiocircolatorio e oscillazione dei parametri vitali. Questa mattina è sopraggiunta la morte per arresto cardiocircolatorio.
'UNA VITA IN ROSA' ALLA GAZZETTA.
Il momento più brutto della sua carriera di giornalista, raccontava Candido Cannavò, storico direttore della Gazzetta dello Sport scomparso oggi all'età di 78 anni, era stato la notte dell'Heysel del 29 maggio 1985, con i 39 morti tra i tifosi riuniti allo stadio per Juve-Liverpool. "Quella sera, davanti all'immane tragedia, a me, ai miei colleghi, è venuta la voglia di lasciare tutto, di andare via. Poi è prevalsa l'altra voglia, quella di raccontare, anche di capire". Quella voglia che lo aveva spinto a 19 anni a lasciare gli studi di medicina e a sposare la vocazione di giornalista, seguendo un percorso che lo avrebbe portato a girare per il mondo, seguendo fatti, incontrando uomini, facendo esperienze irripetibili. "Non sapremo mai ciò che la medicina ha perso - disse Gianni Agnelli - visto che il giovane Cannavò ha deciso di diventare giornalista, ma sappiamo quanto ci ha guadagnato lo sport e noi con lui". Nato a Catania nel novembre 1930, orfano di padre dall'età di cinque anni, Cannavò ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo nel 1949 nel quotidiano della sua città, La Sicilia, occupandosi di sport ma anche di importanti temi sociali e di costume. Nel 1955 è entrato alla Gazzetta come corrispondente; nel 1981 ne è diventato vicedirettore, poi condirettore e nel 1983 ha preso il posto di Gino Palumbo alla scrivania di direttore. Ci è rimasto per 19 anni, fino al 2002, facendo diventare la 'Rosea' il più diffuso quotidiano sportivo d'Europa e restandone poi tra gli editorialisti più amati. Nel luglio del 2005 ha festeggiato il 50/mo anniversario della sua prima firma sul giornale per il quale ha seguito i maggiori eventi sportivi mondiali e undici Olimpiadi. Un itinerario che ha raccontato nella sua autobiografia, Una vita in rosa, pubblicata da Rizzoli nel 2002 (e vincitrice del premio Chianciano nel 2003), che si apre con la guerra e le bombe su Catania e arriva fino ai giorni nostri. Una galoppata nella quale si possono incontrare Maradona e Gino Bartali (uno dei suoi campioni preferiti, insieme con Giacinto Facchetti), Carlo Azeglio Ciampi e Pelé, Saddam Hussein e Stalin, Helenio Herrera e Fulvio Bernardini, Gianni Brera e Indro Montanelli. Ma ci sono anche le notti insonni della Coppa America, le sfide della Formula 1, le partite di un calcio in continua evoluzione, nel bene e nel male. Alla passione per lo sport Cannavò ha sempre accompagnato l'interesse per i temi sociali e di costume, come testimoniano i tre saggi usciti negli ultimi anni sempre per Rizzoli: Libertà dietro le sbarre (2004, riconoscimento speciale nell'ambito del premio Ernest Hemingway), E li chiamano disabili (2005, un successo da undici edizioni) e Pretacci - Storie di uomini che portano il Vangelo sul marciapiede (2008, premio Fregene). In Libertà dietro le sbarre è entrato a San Vittore con l'umiltà del cronista, a taccuino aperto: "Viaggiando nel piccolo carcere delle donne e in quello, enorme e intasato, degli uomini - spiegò - ho raccolto storie di tenacia, di intelligenza, di fantasia, di speranza infinita e anche d'amore". Poi il viaggio nell'handicap, nel libro E li chiamano disabili, 16 storie di non rassegnazione, di individui coraggiosi, appassionati e capaci di grandi successi sportivi. Infine, lo scorso anno, il terzo capitolo di questa ideale trilogia, Pretacci, dedicato a quei preti da marciapede che passano la giornata tra gli ultimi della terra, "gente che si sporca la tonaca", da don Oreste Benzi a don Andrea Gallo. Tra le tante onorificenze che hanno segnato la lunga esperienza di Cannavò, il titolo di Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, conferitogli nel 1992 dal Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi; l'Ordine Olimpico, ricevuto dal Comitato Olimpico Internazionale nel 1996, durante i Giochi di Atlanta; il premio Ischia per il giornalismo nel 1998 e il premio Saint Vincent - Indro Montanelli alla carriera nel 2006.
Fonte(Ansa)
'UNA VITA IN ROSA' ALLA GAZZETTA.
Il momento più brutto della sua carriera di giornalista, raccontava Candido Cannavò, storico direttore della Gazzetta dello Sport scomparso oggi all'età di 78 anni, era stato la notte dell'Heysel del 29 maggio 1985, con i 39 morti tra i tifosi riuniti allo stadio per Juve-Liverpool. "Quella sera, davanti all'immane tragedia, a me, ai miei colleghi, è venuta la voglia di lasciare tutto, di andare via. Poi è prevalsa l'altra voglia, quella di raccontare, anche di capire". Quella voglia che lo aveva spinto a 19 anni a lasciare gli studi di medicina e a sposare la vocazione di giornalista, seguendo un percorso che lo avrebbe portato a girare per il mondo, seguendo fatti, incontrando uomini, facendo esperienze irripetibili. "Non sapremo mai ciò che la medicina ha perso - disse Gianni Agnelli - visto che il giovane Cannavò ha deciso di diventare giornalista, ma sappiamo quanto ci ha guadagnato lo sport e noi con lui". Nato a Catania nel novembre 1930, orfano di padre dall'età di cinque anni, Cannavò ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo nel 1949 nel quotidiano della sua città, La Sicilia, occupandosi di sport ma anche di importanti temi sociali e di costume. Nel 1955 è entrato alla Gazzetta come corrispondente; nel 1981 ne è diventato vicedirettore, poi condirettore e nel 1983 ha preso il posto di Gino Palumbo alla scrivania di direttore. Ci è rimasto per 19 anni, fino al 2002, facendo diventare la 'Rosea' il più diffuso quotidiano sportivo d'Europa e restandone poi tra gli editorialisti più amati. Nel luglio del 2005 ha festeggiato il 50/mo anniversario della sua prima firma sul giornale per il quale ha seguito i maggiori eventi sportivi mondiali e undici Olimpiadi. Un itinerario che ha raccontato nella sua autobiografia, Una vita in rosa, pubblicata da Rizzoli nel 2002 (e vincitrice del premio Chianciano nel 2003), che si apre con la guerra e le bombe su Catania e arriva fino ai giorni nostri. Una galoppata nella quale si possono incontrare Maradona e Gino Bartali (uno dei suoi campioni preferiti, insieme con Giacinto Facchetti), Carlo Azeglio Ciampi e Pelé, Saddam Hussein e Stalin, Helenio Herrera e Fulvio Bernardini, Gianni Brera e Indro Montanelli. Ma ci sono anche le notti insonni della Coppa America, le sfide della Formula 1, le partite di un calcio in continua evoluzione, nel bene e nel male. Alla passione per lo sport Cannavò ha sempre accompagnato l'interesse per i temi sociali e di costume, come testimoniano i tre saggi usciti negli ultimi anni sempre per Rizzoli: Libertà dietro le sbarre (2004, riconoscimento speciale nell'ambito del premio Ernest Hemingway), E li chiamano disabili (2005, un successo da undici edizioni) e Pretacci - Storie di uomini che portano il Vangelo sul marciapiede (2008, premio Fregene). In Libertà dietro le sbarre è entrato a San Vittore con l'umiltà del cronista, a taccuino aperto: "Viaggiando nel piccolo carcere delle donne e in quello, enorme e intasato, degli uomini - spiegò - ho raccolto storie di tenacia, di intelligenza, di fantasia, di speranza infinita e anche d'amore". Poi il viaggio nell'handicap, nel libro E li chiamano disabili, 16 storie di non rassegnazione, di individui coraggiosi, appassionati e capaci di grandi successi sportivi. Infine, lo scorso anno, il terzo capitolo di questa ideale trilogia, Pretacci, dedicato a quei preti da marciapede che passano la giornata tra gli ultimi della terra, "gente che si sporca la tonaca", da don Oreste Benzi a don Andrea Gallo. Tra le tante onorificenze che hanno segnato la lunga esperienza di Cannavò, il titolo di Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, conferitogli nel 1992 dal Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi; l'Ordine Olimpico, ricevuto dal Comitato Olimpico Internazionale nel 1996, durante i Giochi di Atlanta; il premio Ischia per il giornalismo nel 1998 e il premio Saint Vincent - Indro Montanelli alla carriera nel 2006.
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sabato 21 febbraio 2009
SANREMO: VINCE MARCO CARTA.
Marco Carta, con il brano La forza mia, e' il vincitore del Festival di Sanremo 2009.
MARCO CARTA, UNA VITTORIA ALL'OMBRA DI MARIADOPO AMICI IL CANTANTE CAGLIARITANO VINCE ANCHE ALL'ARISTON
SANREMO - Marco Carta e' la voce piu' giovane nella sezione Big del festival di Sanremo. Il cantante cagliaritano e' salito sul palco del Teatro Ariston con il brano 'La Forza mia', scritto e prodotto da Paolo Carta. La partecipazione al 59mo Festival di Sanremo arriva dopo la vittoria dell'edizione 2008 del programma televisivo Amici e dopo la pubblicazione di due cd (Ti rincontrero' e In Concerto), che lo hanno confermato nel panorama musicale italiano con oltre 100 mila copie vendute. Ad accompagnarlo nella serata dei duetti del venerdi' sono stati i Tazenda. 'La forza mia' e' anche il titolo del primo album di inediti, uscito ieri. Nato a Cagliari nel 1985, Marco affina il suo talento vocale attraverso le prime esibizioni come solista in live-pub e cerimonie private, conquistando alcuni premi e critiche lusinghiere. Dopo l'Istituto Professionale per Elettrotecnici, lavora come parrucchiere nel salone della zia: i guadagni vengono investiti in biglietti d'aereo per volare a Roma a fare provini. Il 20 ottobre 2007 finalmente viene ammesso nel cast di Amici. Marco supera gli ostacoli dimostrando di avere oltre al talento artistico, anche forza e sensibilita' sul piano umano. Alla fine e' un trionfo. Il 16 aprile 2008 vince la finale con il 75% delle preferenze. Si aggiudica anche il premio internazionale What's Up come miglior artista dell'anno e viene invitato come ospite d'onore ai Wind Music Awards. Il video del singolo Ti rincontrero' rimane per oltre 40 settimane fra le prime tre posizioni della classifica dei video piu' visti nella trasmissione Trl di Mtv. Abituato a primeggiare, gia' a scuola era il capitano della squadra di volley. Ha praticato anche il TaeKwonDo e gioca a calcio. Tifoso del Cagliari e simpatizzante della Roma, ha partecipato alla Partita del Cuore 2008 fra la Nazionale Italiana Cantanti e la Nazionale Unica formata da cantanti, attori e comici. Nell'estate 2008 e' protagonista di un tour che raduna oltre 200 mila spettatori. La consacrazione live arriva a Capodanno: Marco festeggia l'arrivo del 2009 con un concerto nella sua Cagliari davanti a 70 mila persone. al traguardo del disco d'oro. Altre grandi passioni sono gli animali (possiede 4 cani e alcuni pappagallini) e il cinema. I suoi attori prediletti Robert De Niro e Cameron Diaz. Marco ha partecipato alla pellicola d'animazione Impy 2 (in uscita a fine gennaio 2009) come doppiatore e interprete della cover That's The Way inserita nella colonna sonora. LA ZIDANATA DI BONOLIS
Paolo Bonolis e Vincent Cassel hanno sancito la pace tra Italia e Francia con una zidanata di Bonolis a Vincent Cassel. ''Stavolta io faccio Zidane e tu fai Materazzi, ha detto l'attore offrendo il petto alla testata di Bonolis. La gag ha chiuso un'intervista molto divertente in cui tra le battute piu' divertenti c'e' stata ''lei ha detto di non conoscere il Festival di Sanremo, gli assessori si sono offesi e per contratto devo dire che non conosco il Festival di Cannes'' o l'allusione al fatto che alcune delle piu' belle donne italiane ''da Mona Lisa a Carla Bruni a Monica Bellucci, sono state legate ad uomini francesi ma che gli uomini potenti francesi sono piccoli, Asterix, Napoleone, Sarkozy sono piccoli, noi ci stiamo adeguando''.MARIA DEL FILIPPI SBARCA IN RAIMaria De Filippi e' arrivata al Festival diSanremo. ''Ma arrivera' veramente al Festival?'', ha detto Bonolis. La De Filippi e' rimasta nascosta dietro la scenografia, nonostante si fosse aperta la porta delle scale. C'e' stato un primo tentativo di farla scendere al suono della Cavalcata delle valchirie, poi finalmente l'entrata in scena accompagnata dalla voce e dalla musica di Barry White. ''Sono preoccupata perche' e' la prima volta che metto piede in Rai'', ha esordito la De Filippi, che poi ha detto: ''Avevo il fiatone e il cuore in gola. Il motivo principale per cui sono qui sei tu, complimenti per questo Sanremo'', ha detto a Bonolis. Poi, alla domanda ''Che cosa ti piacerebbe fare stasera?'', ha risposto: ''Ho un sogno, vorrei fare la valletta''.
Fonte(Ansa)
MARCO CARTA, UNA VITTORIA ALL'OMBRA DI MARIADOPO AMICI IL CANTANTE CAGLIARITANO VINCE ANCHE ALL'ARISTON
SANREMO - Marco Carta e' la voce piu' giovane nella sezione Big del festival di Sanremo. Il cantante cagliaritano e' salito sul palco del Teatro Ariston con il brano 'La Forza mia', scritto e prodotto da Paolo Carta. La partecipazione al 59mo Festival di Sanremo arriva dopo la vittoria dell'edizione 2008 del programma televisivo Amici e dopo la pubblicazione di due cd (Ti rincontrero' e In Concerto), che lo hanno confermato nel panorama musicale italiano con oltre 100 mila copie vendute. Ad accompagnarlo nella serata dei duetti del venerdi' sono stati i Tazenda. 'La forza mia' e' anche il titolo del primo album di inediti, uscito ieri. Nato a Cagliari nel 1985, Marco affina il suo talento vocale attraverso le prime esibizioni come solista in live-pub e cerimonie private, conquistando alcuni premi e critiche lusinghiere. Dopo l'Istituto Professionale per Elettrotecnici, lavora come parrucchiere nel salone della zia: i guadagni vengono investiti in biglietti d'aereo per volare a Roma a fare provini. Il 20 ottobre 2007 finalmente viene ammesso nel cast di Amici. Marco supera gli ostacoli dimostrando di avere oltre al talento artistico, anche forza e sensibilita' sul piano umano. Alla fine e' un trionfo. Il 16 aprile 2008 vince la finale con il 75% delle preferenze. Si aggiudica anche il premio internazionale What's Up come miglior artista dell'anno e viene invitato come ospite d'onore ai Wind Music Awards. Il video del singolo Ti rincontrero' rimane per oltre 40 settimane fra le prime tre posizioni della classifica dei video piu' visti nella trasmissione Trl di Mtv. Abituato a primeggiare, gia' a scuola era il capitano della squadra di volley. Ha praticato anche il TaeKwonDo e gioca a calcio. Tifoso del Cagliari e simpatizzante della Roma, ha partecipato alla Partita del Cuore 2008 fra la Nazionale Italiana Cantanti e la Nazionale Unica formata da cantanti, attori e comici. Nell'estate 2008 e' protagonista di un tour che raduna oltre 200 mila spettatori. La consacrazione live arriva a Capodanno: Marco festeggia l'arrivo del 2009 con un concerto nella sua Cagliari davanti a 70 mila persone. al traguardo del disco d'oro. Altre grandi passioni sono gli animali (possiede 4 cani e alcuni pappagallini) e il cinema. I suoi attori prediletti Robert De Niro e Cameron Diaz. Marco ha partecipato alla pellicola d'animazione Impy 2 (in uscita a fine gennaio 2009) come doppiatore e interprete della cover That's The Way inserita nella colonna sonora. LA ZIDANATA DI BONOLIS
Paolo Bonolis e Vincent Cassel hanno sancito la pace tra Italia e Francia con una zidanata di Bonolis a Vincent Cassel. ''Stavolta io faccio Zidane e tu fai Materazzi, ha detto l'attore offrendo il petto alla testata di Bonolis. La gag ha chiuso un'intervista molto divertente in cui tra le battute piu' divertenti c'e' stata ''lei ha detto di non conoscere il Festival di Sanremo, gli assessori si sono offesi e per contratto devo dire che non conosco il Festival di Cannes'' o l'allusione al fatto che alcune delle piu' belle donne italiane ''da Mona Lisa a Carla Bruni a Monica Bellucci, sono state legate ad uomini francesi ma che gli uomini potenti francesi sono piccoli, Asterix, Napoleone, Sarkozy sono piccoli, noi ci stiamo adeguando''.MARIA DEL FILIPPI SBARCA IN RAIMaria De Filippi e' arrivata al Festival diSanremo. ''Ma arrivera' veramente al Festival?'', ha detto Bonolis. La De Filippi e' rimasta nascosta dietro la scenografia, nonostante si fosse aperta la porta delle scale. C'e' stato un primo tentativo di farla scendere al suono della Cavalcata delle valchirie, poi finalmente l'entrata in scena accompagnata dalla voce e dalla musica di Barry White. ''Sono preoccupata perche' e' la prima volta che metto piede in Rai'', ha esordito la De Filippi, che poi ha detto: ''Avevo il fiatone e il cuore in gola. Il motivo principale per cui sono qui sei tu, complimenti per questo Sanremo'', ha detto a Bonolis. Poi, alla domanda ''Che cosa ti piacerebbe fare stasera?'', ha risposto: ''Ho un sogno, vorrei fare la valletta''.
Fonte(Ansa)
giovedì 19 febbraio 2009
Paura per Cannavò: versa in gravi condizioni all'ospedale
Sono critiche le condizioni di Candido Cannavò, storico direttore e ora editorialista della Gazzetta dello Sport, ricoverato nel pomeriggio all'ospedale Santa Rita di Milano, dopo aver accusato un malore mentre si trovava nella mensa del quotidiano milanese di via Solferino. Cannavò, 78 anni, ha avuto un'emorragia cerebrale, secondo quello che ha evidenziato una Tac a cui si è sottoposto. La prognosi è "riservatissima", in base a quanto reso noto con un bollettino medico dalla clinica Santa Rita. Sembrerebbe che Cannavò abbia lamentato l'impossibilità a muovere la parte sinistra del corpo.
Fonte(tuttomercatoweb)
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WOODY ALLEN, LIONELLO MI HA RESO MIGLIORE.
Oreste Lionello "mi ha reso per anni un attore molto migliore di quanto non fossi veramente". Lo ha detto Woody Allen a New York a cui Lionello per anni ha dato la voce nel doppiaggio italiano. "Ci siamo conosciuti personalmente e mi è sempre sembrato un uomo molto amabilé, ha detto Allen dopo aver appreso della morte dell'artista italiano che ha dato la voce italiana anche a Peter Sellers, Jerry Lewis, e Marty Feldman.E' ospitata in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, la camera ardente per rendere l'ultimo omaggio ad Oreste Lionello, scomparso la notte scorsa a Roma. La camera ardente sarà aperta dalle ore 21 alle 23 di oggi e per tutta la giornata di domani, dalle 9 alle 23. La cerimonia funebre, invece, si svolgerà sabato 21 febbraio, alle ore 13, presso la Basilica di Santa Maria d'Ara Coeli in Campidoglio. Oreste Lionello sarà tumulato nel Cimitero Monumentale del Verano, -si legge in una nota del Comune di Roma- "quale riconoscimento alla sua importante figura di artista poliedrico che tanto ha saputo dare alla nostra città, soprattutto con la sua attività al Teatro Bagaglino, e all'Italia intera".LIONELLO TRA SATIRA POLITICA E WOODY ALLENdi Maurizio GiammussoAddio a Oreste Lionello, che esce di scena a 81 anni, dopo una vita passata a prendere in giro politici, a tirare torte in faccia ai vip, a donare sorrisi al suo pubblico, in teatro, al cinema e in tv; ma anche a dare voce a Woody Allen, del quale è stato il doppiatore insostituibile per tanti film. Nato a Rodi, in Grecia, il 18 aprile 1927, due anni fa festeggiò i suo ottanta anni al Bagaglino, in mezzo ai suoi compagni di lavoro Pamela Prati, Aida Yespica, Martufello, Manlio Dovì, Mario Zamma, Gian Luca Ramazzotti, il balletto e i figli e collaboratori Cristiana e Luca. In platea tanti amici e colleghi, ma nessuna voglia di auto celebrazione e neppure di fare troppi bilanci di tanti anni di sketch e barzellette; anni di imitazioni e parodie, da Andreotti a Berlusconi; anni di voce prestata anche a Peter Sellers, Groucho Marx, Jerry Lewis, Charlie Chaplin e Marty Feldman. Sfidando ogni retorica ed ogni pericolo di commozione, Oreste non si era preso sul serio nemmeno in quella occasione, spiegando: "Devo dissipare un possibile equivoco. Coincidendo con gli ottant'anni del Papa, non voglio che si pensi, essendo il Bagaglino il tempio pagano della satira, dell'umorismo, della parodia, che si voglia prendere in giro qualcuno..." E sulla sua esperienza di cabaret: "La mia età non è tutta trascorsa in questa scuola e sotto queste discipline. Anch'io ho creato di mio: passa la vita mia, lascia la scia che poi scompare e torna mare.. gli anni del Bagaglino sono più di 40,.. è una lunga storia di dolci augurali, da torta a torta...". Anche in quella occasione Lionello scherzava soprattutto su se stesso: "Agli ottanta anni non ci son abituato" diceva, resistendo all'invito a fare un qualche bilancio. Tuttavia ricordava volentieri i compagni d'Accademia, che erano bravissimi e non ci sono più: Paolo Panelli e Bice Valori, Nino Manfredi e Tino Buazzelli, Giancarlo Sbragia. Lui aveva avuto una carriera diversa, unica per certi versi. Comincia nel 1954 nella compagnia comico-musicale di Radio Roma, come autore e interprete brillante. Subito dopo, nel 1956, arriva la tv con la serie per ragazzi 'Il marziano Filippo'. Contemporaneamente comincia la sua attività nel doppiaggio. "Io sono un uomo del dopoguerra, allora c'era tanto spazio, tante occasioni per lavorare" diceva, ripensando a quell'avvio rapido di una carriera multiforme. Dal 1965 in poi in tv è un comprimario di lusso: per Le avventure di Laura Storm, con Lauretta Masiero; per Le inchieste del commissario Maigret, con Gino Cervi; per I racconti di Padre Brown, con Renato Rascel. Ma intanto nasce il Bagaglino, nei primi anni '70. Il suo umorismo surreale, basato su allusioni e doppi sensi, diventa uno stile riconoscibile. Da allora Lionello e' la colonna portante del Bagaglino con gli autori Castellacci e Pingitore e gli attori Leo Gullotta e Pippo Franco: un successo che si amplifica in tv spettacolo dopo spettacolo, fino a Miconsenta (2003) e oltre. A chi gli chiedeva se avesse dei rimpianti, diceva risolutamente di no: ne rimpianti, né sogni nel cassetto, ma vari progetti, compreso un musical con David Zard, che poi non ha più fatto. Sulla sua vita era molto riservato. Ma invitato a raccontare un aneddoto scelse l'incontro con Woody Allen, a pranzo in Campidoglio con Walter Veltroni: "Un genio - diceva -. Riesce da una battuta a tirar su uno sketch; e una scena la allunga fino a farne un film, come certi dolci di zucchero filato che si vendono nelle fiere di paese. Ma fuori della sua attività è come una penna senza inchiostro....". La stilografica di Lionello invece non è mai rimasta a secco.
Fonte(Ansa)
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lunedì 16 febbraio 2009
LICENZIATA L'HOSTESS DEL GF, PRONTA PER FATTORIA.
Licenziata dalla Cai, l'ormai ex hostess Alitalia Daniela Martani non resterà disoccupata a lungo. Sono già state avviate da tempo trattative per partecipare al nuovo reality di Canale 5 La Fattoria, condotto da Paola Perego e in programma da domenica 8 marzo. Il nome della Martani è nella lista dei probabili, ed era condizionato evidentemente alla ripresa del suo lavoro come assistente di volo. Eliminato il problema, la Martani con ogni probabilità dovrebbe partire per Paraty, a sud di Rio de Janeiro in Brasile, per tentare la vita faticosa dei contadini insieme a Fabrizio Corona, Lele Mora, Marina Ripa di Meana, la vedova Funari e altri personaggi dello spettacolo, secondo quanto anticipato da Sorrisi e Canzoni tv. La produzione della Fattoria del resto è Endemol Italia, la stessa del Grande Fratello e la Martani, come gli altri concorrenti dentro la casa, ha firmato un contratto che prevede un anno di impegni vari. L'hostess pasionaria, romana, 35 anni, simbolo mediatico con il fotogenico cappio al collo durante i giorni caldi della vertenza sindacale dell'Alitalia, non aveva mai nascosto la sua vocazione allo spettacolo ed era uscita il 2 febbraio dalla casa del Grande Fratello su consiglio dei legali Alessia Montani e Rosario Siciliano. "Sono stata hostess per più di 10 anni, ma la mia passione é il canto e la recitazione. Con il cuore resto nella casa ma con la testa devo uscire", aveva detto tra le lacrime subito dopo aver accusato la Cai di "ritorsione" nei suoi confronti, quasi un "capro espiatorio". Uscendo, intendeva "difendere il posto di lavoro", ma c'é chi già in quelle ore aveva malignato su un'uscita teatrale con la consapevolezza che la lettera di licenziamento era già partita nei suoi confronti. Del resto lei stessa non aveva fatto mistero dei suoi interessi, già lo scorso anno aveva tentato di partecipare al Gf: il Grande Fratello come grande scorciatoia per sfondare. Niente di male se non fosse incappata nella vicenda Cai: la Martani era stata assunta dalla nuova compagnia nata dalle ceneri dell'Alitalia ma non ha mai preso servizio neppure per un giorno, proprio concorrente della nona edizione del programma. I guai erano cominciati quando non si era presentata il 23 gennaio a Fiumicino per imbarcarsi e lavorare sul volo per Tokyo. Pur di entrare nella casa televisiva, la Martani aveva chiesto la cassa integrazione volontaria non potendo chiedere l'aspettativa, "né ad Alitalia che stava chiudendo né a Cai che stava aprendo", aveva detto. Il presidente Cai Roberto Colaninno del resto aveva fatto capire l'aria: "Sono state date indicazioni al personale di trattare la faccenda in maniera molto severa e intransigente". Oggi la notizia dell'epilogo della vicenda.
Fonte(Ansa)
Fonte(Ansa)
FACEBOOK 'SESTA NAZIONE AL MONDO' PER POPOLAZIONE.
Ha da poco spento cinque candeline ma i numeri che scandiscono la sua crescita assumono sempre più valori esponenziali. Nemmeno a un mese di distanza dall'annuncio dei 150 milioni di utenti attivi, Facebook aggiorna il dato globale dei suoi membri portandolo a quota 175 milioni. Soltanto tre mesi fa gli utenti attivi, espressione che il social network preferisce a quella degli account attivati, erano 120 milioni e ad agosto scorso 100 milioni. Il popolare social network, che ha visto la luce in un dormitorio di Harvard nel 2004 grazie a Mark Zuckerberg e a tre suoi compagni di università, deve ora la sua fortuna soprattutto a una platea di trentenni d'oltreoceano: oltre il 70% degli iscritti non appartiene agli Stati Uniti e la maggior parte dei nuovi affiliati ha più di 30 anni. Un mese fa Zuckerberg scriveva sul suo blog che se Facebook fosse stato un Paese, sarebbe stato quello con l'ottava popolazione mondiale superando Giappone e Russia. Ma con 175 milioni di iscritti il popolo del social network guadagnerebbe ora altre due posizioni scavalcando anche Pakistan e Bangladesh. Secondo gli ultimi dati resi noti dalla società di analisi e ricerche comScore, riferiti a dicembre 2008, nel mondo sono oltre 220 milioni i visitatori unici di Facebook, circa il 22,4% degli internauti, con quasi 80 miliardi di pagine viste lo scorso anno. Per quanto riguarda il popolo italiano di Facebook, a fine 2008 comScore contava quasi 8 milioni e mezzo di visitatori unici, pari a circa il 40,8% degli internauti con più di 15 anni, e oltre 3 miliardi di pagine viste. In un anno é stato registrato un tasso di crescita a quattro cifre: nel 2007 i visitatori unici erano soltanto 323 mila. E c'é da tener presente che il traffico rilevato da comScore non include al momento tutti gli accessi al social network fatti dai luoghi pubblici come gli Internet café o da terminali mobili come cellulari e palmari. Parlando poi di cifre, sul sito di Facebook si legge che in media in tutto il mondo gli utenti hanno a testa almeno 120 "amici" e trascorrono globalmente più di tre miliardi di minuti ogni giorno sul social network. Inoltre, più di 15 milioni di iscritti aggiorna il proprio status almeno una volta al giorno e più di tre milioni e mezzo si iscrive a un gruppo ogni giorno. Sul sito, infine, vengono caricate quotidianamente più di 850 milioni di foto e oltre 5 milioni di video al mese.
Fonte (ANSA).
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venerdì 13 febbraio 2009
MALDINI VERSO L'ULTIMO DERBY, 'VOGLIO VINCERE'.
Le partite d'addio non gli piacciono. Forse farà un'eccezione per vestire in futuro un'ultima volta la maglia azzurra, però di certo Paolo Maldini non vivrà con questo spirito il suo 56/o e ultimo derby di una carriera lunga 24 anni. Lo festeggerà tutto il Meazza, non solo i tifosi del Milan. Ma domenica sera la sua partita sarà come una finale da vincere, per non dire addio allo scudetto e rendere il resto del campionato solo una lunga passerella nerazzurra. "E' l'ultimo ed è ancor più particolare perché mi gioco qualcosa di importante, gli aspetti personali passeranno in secondo piano", sorride Maldini esperto quanto nessuno di questa sfida. La prima volta fu nel 1985, a 17 anni. E il primo e unico gol valse un pari nel 2004. Ma i suoi derby preferiti sono quello di coppa Italia del 2001, in cui vinse 6-0, lui capitano e suo papà Cesare sulla panchina del Milan. E la doppia semifinale di Champions League del 2003. Il prossimo derby "assomiglia a una finale di coppa", spiega Maldini che crede ancora nella rimonta ed è convinto che un successo renderebbe straordinaria la stagione rossonera, "fin qui comunque positiva, tenendo conto dell'inizio shock e i tanti infortuni". In infermeria sono passati quasi tutti i suoi compagni, ma non lui che, prossimo ai 41 anni, in questa stagione è stato il più presente dei centrali: "E' per questo che sono contento di aver giocato un anno ancora. Ma è il momento giusto per smettere". Chissà se il suo addio coinciderà con quello di Carlo Ancelotti. "Non credo, dovrebbe succedere qualcosa di grave: o che non ci sia più sintonia di intenti con la società, o che Carletto abbia voglia di cambiare dopo sette anni", allarga le braccia il capitano milanista che non si sbilancia sul nome di Leonardo come possibile successore. Di certo, la panchina non è nel futuro del centrale rossonero ("é un mestiere che non mi piace"), che non ha ancora ricevuto proposte di alcun tipo né dal Milan né da altri ("ma c'é tempo, le vaglierei") e si prepara a dedicarsi alla famiglia. Potrebbe chiudere con un'ultima partita in azzurro ("non mi dispiacerebbe, se ci sarà tempo"), ma a giugno dunque anche l'ultimo degli 'immortali' di Milanello chiuderà per sempre il suo armadietto. La sua maglia numero 3 verrà ritirata, ma resta un vuoto, che il settore giovanile non è pronto a colmare. "Non riaprirei questo discorso...", glissa Maldini, che un anno fa aveva indicato il vivaio juventino come esempio, irritando non poco Adriano Galliani. In compenso contro l'Inter incrocerà un giovane di belle speranze, Davide Santon, che qualcuno indica come il Maldini del futuro. "Anche io all'inzio ero costretto a giocare fuori ruolo", osserva. "Rispetto ai miei tempi - conclude - è più difficile per un ragazzino trovare spazio: serve personalità, e lui ne ha dimostrata, e il coraggio di un allenatore".
Fonte (ANSA).
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giovedì 12 febbraio 2009
SAN VALENTINO: DAL LOTTO I NUMERI DELL'AMORE.
Fortunati in amore e forse fortunati anche al gioco: in occasione di San Valentino il Gioco del Lotto ha individuato 'i numeri dell'amore da regalare sia agli innamorati sia, per augurare buona fortuna, a chi cerca l'anima gemella. Ecco dunque la cinquina per il 14 febbraio: 14 - 2 - 49 - 55 - 61. Il primo numero, oltre a essere la data della ricorrenza, è anche quello che corrisponde al cuore. Il 2 è invece, per la smorfia, il numero dell'amore; 49 simboleggia il biglietto su cui gli innamorati scrivono le frasi d'amore; 55 e' il numero del bacio. Il 61, infine indica il vescovo: la festa venne istituita nel 496 d. C, un paio di secoli dopo la morte del Vescovo di Terni Valentino. La leggenda narra che sia riuscito ad ispirare l'amore tra due giovani in lite facendo volare intorno a loro coppie di piccioni che si scambiavano effusioni, da qui l'espressione 'piccioncini'. Protagonisti assoluti della festa di San Valentino sono gli innamorati, per loro l'ambo è: 32 - 68. Il primo simboleggia la coppia mentre il 68 è il numero del cambiamento che si avverte quando si è innamorati. E poi c'é l'ambo degli innamorati vip: Barack Obama e la moglie Michelle: 11 - 36 (l'uomo forte e lo stile); Brad Pitt e Angelina Jolie: 7 - 50 (la bellezza e la generosità); Marco Tronchetti Provera e la moglie Afef: 19 - 85 (la finanza e la moda); Valeria Golino e Riccardo Scamarcio: 76 - 13 (la coppia bella e dannata e la loro differenza d'età). Ma ecco altre possibilità di gioco: i fiori (28), i gioielli (20) e il cioccolato (19). Ma anche il terno delle curiosità amorose: 5 - 14 - 34 (5 milioni le coppie che hanno festeggiato nel 2008; 14 milioni le rose regalate; 34 i muscoli facciali che vengono messi in moto quando si bacia).
L'AMORE INQUINA, 4 TONNELLATE CO2 PER ROSEAnche l'amore puo' inquinare: a San Valentino e' prevista la vendita di 17 milioni di rose e il loro trasporto - secondo un ricerca di Eco-Way, societa' italiana di consulenza nel settore climate change - ha portato all'emissione di piu' di 4 tonnellate di Co2. Secondo lo studio condotto su 20 capoluoghi di regione, si stima siano stati emessi 4.300 kg di anidride carbonica (Co2) per consegnare ai fioristi 17 milioni di rose provenienti da Sanremo, la citta' dei fiori. Le 4 tonnellate di Co2 sono dovute ai 11.896 chilometri percorsi su strada con camion che in totale consumano quasi 1.600 litri di carburante (gasolio). Alle emissioni di Co2 dovute al trasporto via camion si devono poi sommare quelle locali delle consegne a domicilio. E, nonostante la crisi, la vendita della rosa, scelta da 6,5 milioni di italiani per una spesa di 100 milioni di euro, segna una crescita del 10%. Per un San Valentino piu' ecologico, Eco Way consiglia quindi di acquistare fiori prodotti il piu' vicino possibile al luogo dove si vive .
Fonte(Ansa)
L'AMORE INQUINA, 4 TONNELLATE CO2 PER ROSEAnche l'amore puo' inquinare: a San Valentino e' prevista la vendita di 17 milioni di rose e il loro trasporto - secondo un ricerca di Eco-Way, societa' italiana di consulenza nel settore climate change - ha portato all'emissione di piu' di 4 tonnellate di Co2. Secondo lo studio condotto su 20 capoluoghi di regione, si stima siano stati emessi 4.300 kg di anidride carbonica (Co2) per consegnare ai fioristi 17 milioni di rose provenienti da Sanremo, la citta' dei fiori. Le 4 tonnellate di Co2 sono dovute ai 11.896 chilometri percorsi su strada con camion che in totale consumano quasi 1.600 litri di carburante (gasolio). Alle emissioni di Co2 dovute al trasporto via camion si devono poi sommare quelle locali delle consegne a domicilio. E, nonostante la crisi, la vendita della rosa, scelta da 6,5 milioni di italiani per una spesa di 100 milioni di euro, segna una crescita del 10%. Per un San Valentino piu' ecologico, Eco Way consiglia quindi di acquistare fiori prodotti il piu' vicino possibile al luogo dove si vive .
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mercoledì 11 febbraio 2009
LA HAKA TORNA MAORI, SIMBOLO DELLA POTENZA DEGLI ALL BLACKS.
E' la colonna sonora del rugby tutto nero, e ancor più è il simbolo universale della potenza e della fierezza dello sport: da oggi, la Haka è ufficialmente una danza Maori. Quel che infatti riconosceva tutto il mondo, oltre che il mito delle popolazioni originarie di quelle isole del Pacifico, è legalmente accettato dal governo della Nuova Zelanda, che in un accordo di risarcimento terriero a otto tribù locali - per complessivi 120 milioni - ha concesso a una di esse anche la proprietà intellettuale e i diritti commerciali della danza più famosa del pianeta. Quella a cui gli azzurri voltarono le spalle prima del match dei Mondiali 2007 a Marsiglia, e pagarono venendo seppelliti di mete. Il battito ritmato di piedi e mani di quindici giganti vestiti di nero, gli All Blacks del rugby, ha messo paura a decine di squadre avversarie e incantato milioni di tifosi e appassionati. 'Ka Mate-Ka Mate' è l'urlo iniziale, 'Io muoio-Io muoio', alternato a un 'Ka Ora-Ka Ora', 'io vivo - io vivo'. E sebbene sia solo uno degli stili di danza maori, e non esclusiva della nazionale di rugby neozelandese (ne inscenano una, prima delle partite, anche le selezioni di Figi, Tonga e Samoa), la sua identificazione con lo spirito di fierezza degli All Blacks é totale. Impersonificata dallo spirito guerriero di Jonah Lomu, la stella degli All Blacks degli anni '90, il piu' giovane giocatore ad aver esordito con la maglia tutta nera della Nuova Zelanda, a 19 anni: gigante di 196 centimetri per 120 chili, veloce come il vento (i 100 in 10"98) e forte come una quercia, nel 2004 una pericolosissima nefrite lo costrinse prima alla dialisi poi a un trapianto di reni. I medici gli avevano diagnosticato il rischio di una sedia a rotelle, ma lui nel 2005 annunciò il ritorno in campo, sebbene a livello assai più basso che non fu quella della Capitolina, visto che la trattativa con il club romano del presidente Tinari (ex azzurro) non si concretizzò. Racconta il mito maori che Tama Nui Tora, il dio Sole, avesse due mogli: una d'estate, Hine Raumati, e l'altra per l'inverno, Hine Takurua. Dalla prima nacque un figlio, Tane Rore, la cui danza rappresentava il tremore dell'aria nei giorni infuocati dalla calura estiva: di qui nacque la Haka, danza per soli uomini la cui "proprietà intellettuale" e i cui "diritti commerciali" sono stati attribuiti alla tribù Ngati Toa: la versione ora copyright degli All Blacks fu infatti inventata dal suo capo guerriero Te Rauparaha, che la eseguì per la prima volta all'inizio del XIX secolo, dopo esser scampato alla morte mentre era inseguito dai nemici. Il riconoscimento, che sana una disputa vecchia di 160 anni, prevede anche un indennizzo di 121 milioni di dollari neozelandesi (quasi 64 milioni di dollari Usa) e una parte del territorio che si trova tra la zona inferiore dell'isola settentrionale e quella superiore della meridionale. Negli ultimi 10 anni Ngati Toa aveva cercato più volte di imporre un diritto d'autore sulla Haka per limitarne gli abusi a fini commerciali, soprattutto nei casi in cui l'impiego per scopi pubblicitari ne mortificava il valore culturale. Nel 2006 la Fiat aveva realizzato una pubblicità in cui la danza era eseguita da un gruppo di donne, mentre la Haka è consentita solo agli uomini. La cosa aveva mandato su tutte le furie i neozelandesi, e vennero chieste spiegazioni all'ambasciata italiana. In seguito venne fatta la pace con la grande azienda torinese, al punto che adesso l'Iveco è fra i più munifici sponsor dei Tutti Neri. Nel 2007 un panificio aveva realizzare un cartone animato in cui a ballare erano biscotti allo zenzero. Ora che la battaglia combattuta in nome del grande capo Te Rauparaha è vinta, il primo ministro John Key ha affermato di non aspettarsi che i Maori possano chiedere diritti di sfruttamento né imporre veti, in particolare nei confronti degli All Blacks.
Fonte(Ansa)
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lunedì 9 febbraio 2009
E' MORTA A UDINE ELUANA ENGLARO.
Eluana Englaro è morta. La notizia é stata confermata a Udine da fonti dell'amministrazione comunale e regionale e delle forze dell'ordine. E' stato l'anestesista Amato De Monte a telefonare a Beppino Englaro per comunicare la notizia del decesso di Eluana. Lo si e' appreso a Udine in ambienti della casa di riposo La Quiete dove Eluana e' stata ricoverata martedi' scorso.La notizia e' giunta poco dopo l'annuncio della Procuratore Generale di Udine e della Regione Friuli Venezia Giulia che non sarebbero intervenuti non ritenendo, dagli accertamenti disposti nella clinica 'La Quiete', che ci fossero elementi tali da giustificare quell'intervento. PAPA' BEPPINO, VOGLIO SOLTANTO STARE SOLO ''Si', ci ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo''. Queste le poche parole, pronunciate fra le lacrime, di Beppino Englaro, il papa' di Eluana.VOTO FINALE, SEGRETO, ALLA CAMERA MERCOLEDI' Il voto finale della Camera al disegno di legge sulla vicenda Eluana sarà mercoledì intorno alle 14-14:30 e sarà segreto. E' quanto è emerso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio.Il disegno di legge approderà nell'Aula di Montecitorio domani alle 17. I lavori riprenderanno il giorno successivo, mercoledì mattina, ed il voto finale sarà intorno all'ora di pranzo. Dal momento che si tratta di materia in ambito sanitario, viene spiegato, il regolamento prevede il voto segreto e di conseguenza il contingentamento dei tempi. Il provvedimento prima di arrivare in Aula sarà all'esame della commissione competente, che si riunirà domani mattina a partire dalle 10,30.RESPINTE PREGIUDIZIALI COSTITUZIONALITA' Il senato ha respinto per alzata di mano le pregiudiziali, prima, e la questione sospensiva, poi, sul ddl del governo sul caso Englaro. E' ora aperta la discussione generale.
1.475 GLI EMENDAMENTI, AL VOTO SOLO 70 Sono 1.475 gli emendamenti al ddl del governo sul caso Englaro, ma saranno messi al voto solo 70. E' quanto si apprende dopo l'esame da parte degli uffici del Senato delle proposte di modifica. La maggior parte degli emendamenti sara' esclusa dalla discussione e dal voto in quanto inammissibile, mentre altri verrebbero preclusi da altri messi in voto.
DDL IN AULA SENZA PARERE COSTITUZIONALITA' Il 'ddl Englaro' approda in Aula senza il parere della commissione Affari Costituzionali. Al termine della riunione di oggi pomeriggio, infatti, a causa dei numerosi interventi, non e' stato possibile arrivare a un voto sul parere. ''E' stata una seduta molto ricca - sottolinea il presidente della commissione Carlo Vizzini - e con molti interventi. Il nostro parere alla fine e' stato rinviato all'Aula, di fatto al voto sulle pregiudiziali di costituzionalita'. Quindi si e' demandato alla sede piu' autorevole, l'Aula, con il risultato del voto che sara' un parere ancora piu' autorevole di quello della commissione''.
TRIESTE - E' scontro intanto sulla casa di riposo La Quiete di Udine dove da sette giorni è ricoverata Eluana Englaro, la donna da 17 anni in stato vegetativo. Eluana è da tre giorni senza nutrizione e - hanno riferito stamani alcuni testimoni - è "stazionaria" e "abbastanza idratata". E mentre davanti alla casa di cura si svolge una manifestazione di solidarieta' con il padre della donna, Beppino Englaro, organizzata dalla Cgil del Friuli intorno al caso divampa lo scontro giudiziario e politico. Il protocollo per la sospensione della nutrizione e idratazione artificiale ad Eluana Englaro "allo stato delle cose va avanti", fa sapere il neurologo Carlo Alberto Defanti, che ne ha avuto conferma dal professore Amato De Monte che guida l'equipe che si sta occupando di Eluana. Intanto nella casa di riposo sono in corso le verifiche da parte degli ispettori inviati dalla Regione sulla base della decisione assunta ieri dal presidente Renzo Tondo.Sono cominciati gli accertamenti che la Procura della Repubblica di Udine e la Regione Friuli Venezia Giulia hanno disposto per verificare la fondatezza di presunte irregolarità amministrative e penali rilevate dai Carabinieri dei Nas nell' attuazione dell'ordinanza della Corte di Appello di Milano che autorizza l'interruzione della nutrizione della donna. Un consulente, per conto del pm Antonio Biancardi, e alcuni dirigenti dell'Azienda per i Servizi Sanitari 4 medio Friuli, per conto della Regione, stanno verificando se la struttura nella quale si trova ora Eluana è, nei fatti e sul piano del diritto, "confacente" a quanto previsto nel decreto dei giudici milanesi. Dalle loro risposte dipenderanno le decisioni, attese per stasera, della Regione Friuli Venezia Giulia e, soprattutto, della Procura della Repubblica di Udine chiamata a decidere sull'adozione di un eventuale provvedimento cautelativo, come il sequestro preventivo della stanza di Eluana, di cui si parla con sempre maggiore frequenza. Oltre che dal pm di Udine, lo 'stop' ai medici che assistono Eluana potrebbe arrivare dal Parlamento appunto con l'approvazione del disegno di legge che il Consiglio dei ministri, convocato d'urgenza, venerdì sera, ha approvato per interrompere la sospensione della nutrizione di Eluana. Il voto finale (in Senato) sul ddl ci sarà domani mattina tra le 8,30 e le 9,30. Il ministro Sacconi precisa che sara' corretto il testo del disegno di legge nella parte in cui parla di 'vietare la sospensione'. Il testo - spiega il ministro - era infatti stato scritto quando ancora non era stata iniziata la sospensione dei trattamenti vitali di idratazione e nutrizione artificiali a Eluana Englaro''.. ''Correggeremo il testo - ha continuato - in modo da applicarlo a Eluana Englaro e agli altri casi come il suo. Mi auguro che la giornata di oggi si concluda con una legge chiara, che sarebbe comunque prodotta dal Parlamento in attesa di una compiuta e organica riforma delle tematiche di fine vita''. Secondo il ministro comunque, il ddl non e' incostituzione. Per il sottosegretario Eugenia Roccella, il ministero del Welfare ha fatto ''cio' che era nelle sue competenze, ora intervenga la Asl: ''Si tratta di ore - ha spiegato - e il ministero non puo' piu' agire''. La Procura della Repubblica di Udine ha intanto convocato il direttore generale dell'Azienda per i Servizi Sanitari (Ass) numero 4 Medio Friuli, Giorgio Ros. L'Azienda per i Servizi Sanitari numero 4 Medio Friuli è quella competente sulla casa di riposo La Quiete. Allo stesso direttore generale la Direzione centrale della Salute della Regione Friuli Venezia Giulia ha chiesto di accertare con la massima urgenza se La Quiete "sia in possesso dei requisiti necessari per attivare una struttura adatta all'accoglimento di un malato terminale" e, nell'ipotesi di violazione delle disposizioni di legge, "di provvedere alla diffida immediata".VELTRONI, VOTERO' NO CON ASSOLUTA CONVINZIONE - "Io voterò no con assoluta convinzione e dopo una lunga meditazione perché su una materia del genere né lo Stato né la politica possono intervenire. E' un disegno di legge su un caso e non su una legge che è in discussione alle camere, un caso in cui lo Stato interferisce senza riconoscere che i genitori sanno veramente cosa è giusto fare". Il segretario del Pd Walter Veltroni spiega così la sua pozione rispetto al ddl Englaro aggiungendo che "nei gruppi del Pd si discuterà e individuerà l'orientamento prevalente fermo restando naturalmente la libertà di coscienza".
A VERTICE PD PREVALE NO, MA DIVISIONI SU LINEA
L'''orientamento prevalente'' del coordinamento del Pd e' per il no al ddl Englaro, che sbarchera' stasera in aula a Palazzo Madama. Ma, al termine di una discussione che ha visto posizioni diverse, il vertice del partito ha deciso, a quanto si apprende, che era meglio affidare ai gruppi parlamentari la ricerca di una posizione di maggioranza e di lasciare comunque liberta' di coscienza. Escluse la liberta' di coscienza tout court e la proposta, sostenuta da Rosy Bindi e Giorgio Tonini di non partecipare al voto, la discussione si e' concentrata sull'opportunita' o meno di prendere una posizione netta a favore del no, pur lasciando liberta' di coscienza, dando mandato ai capigruppo di rappresentarla nelle assemblee dei parlamentari del Pd. Su questa linea erano il capogruppo al Senato Anna Finocchiaro e Pier Luigi Bersani.Per il ministro ombra dell'Economia, lo scontro istituzionale che ha preceduto il voto sul ddl fa si' che ''si vota per lo stravolgimento della Costituzione e della giurisdizione con un'invadenza dello stato, mai accaduta, in dimensioni familiari con uno stravolgimento di secoli di civilta' giuridica''. Per quanto tutti i big del partito - fatta eccezione per Beppe Fioroni e Enrico Letta, che voteranno si' - motivano il no prima di tutto per ragioni politiche, il rischio di un no esplicito, ha evidenziato il vicesegretario Dario Franceschini, e' che ''i cattolici democratici si sentano ospiti nel partito''. E sulla linea dell'orientamento prevalente, da discutere dentro i gruppi senza pero' arrivare al voto finale in assemblea, si e' espresso Veltroni che ha insistito sulla necessita' di tenere molto alta l'attenzione del partito in difesa della Costituzione e ''contro il tentativo di Berlusconi di trasformare la democrazia nei poteri conferiti nelle mani di uno solo''.
CASINI A DEPUTATI UDC,DOMANI PRESENZA INDISPENSABILE ''Ti ricordo l'assemblea del Gruppo, domani alle 10. Ma soprattutto, alle 14, alla Camera comincia l'esame della legge sul 'caso
Eluana': presenza indispensabile''. E' l'sms con il quale Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, richiama i deputati centristi alla partecipazione compatta ai lavoro di Montecitorio sul ddl del governo.
FOLLINI, VOTERO' NO
''Ho evitato a lungo di esternare su questo tema. La mia opinione sara' il mio voto e il mio voto sara' no''. Cosi' il senatore del Pd Marco Follini, lasciando l'assemblea dei senatori del Pd, annuncia il suo voto in aula sul ddl Englaro.
PREGIUDIZIALE ANCHE IDV CHE IN AULA VOTERA' NO ''Il gruppo dell'Italia dei Valori nella stragrande maggioranza dei suoi componenti esprimera' in Aula un voto contrario'' al 'ddl Eluana'. Lo ha detto il presidente dei senatori dell'Idv, Felice Belisario, parlando con i cronisti al termine della riunione del suo gruppo al Senato con all'odg il provvedimento che sara' in Aula stasera. ''Non si tratta di una volonta' pre-costituita - ha aggiunto - ma di una decisione arrivata dopo una serena e amichevole discussione''. L'Idv fa sapere anche che presentera' una pregiudiziale di costituzionalita'.
MARINI, NON ESCLUDO SI' MA DEVO VEDERE TESTO ''Non escludo di votare si' ma devo vedere bene il testo in particolare nel passaggio che riguarda l'idratazione e l'alimentazione''. Cosi' il senatore Franco Marini spiega la sua posizione sul voto sul ddl Englaro, in discussione in aula al Senato.DALAI LAMA, FERMARE CURE SE NON C'E' PIU' COSCIENZA - "Se c'é la possibilità di recuperare la coscienza e le funzioni mentali, "bisogna andare avanti" con le cure, "se invece si tratta di mantenere in vita un corpo, allora bisogna fermarsi". Lo ha detto il Dalai Lama - oggi a Roma per ricevere la cittadinanza onoraria - a proposito del caso di Eluana Englaro, in un'intervista al Tg5. Nel buddismo, "nei casi di male incurabile c'é una pratica che consente l'abbandono della coscienza dal corpo"; negli altri casi, al contrario, anche noi "parliamo di suicidio", ha sottolineato la guida spirituale tibetana.
Fonte(Ansa)
1.475 GLI EMENDAMENTI, AL VOTO SOLO 70 Sono 1.475 gli emendamenti al ddl del governo sul caso Englaro, ma saranno messi al voto solo 70. E' quanto si apprende dopo l'esame da parte degli uffici del Senato delle proposte di modifica. La maggior parte degli emendamenti sara' esclusa dalla discussione e dal voto in quanto inammissibile, mentre altri verrebbero preclusi da altri messi in voto.
DDL IN AULA SENZA PARERE COSTITUZIONALITA' Il 'ddl Englaro' approda in Aula senza il parere della commissione Affari Costituzionali. Al termine della riunione di oggi pomeriggio, infatti, a causa dei numerosi interventi, non e' stato possibile arrivare a un voto sul parere. ''E' stata una seduta molto ricca - sottolinea il presidente della commissione Carlo Vizzini - e con molti interventi. Il nostro parere alla fine e' stato rinviato all'Aula, di fatto al voto sulle pregiudiziali di costituzionalita'. Quindi si e' demandato alla sede piu' autorevole, l'Aula, con il risultato del voto che sara' un parere ancora piu' autorevole di quello della commissione''.
TRIESTE - E' scontro intanto sulla casa di riposo La Quiete di Udine dove da sette giorni è ricoverata Eluana Englaro, la donna da 17 anni in stato vegetativo. Eluana è da tre giorni senza nutrizione e - hanno riferito stamani alcuni testimoni - è "stazionaria" e "abbastanza idratata". E mentre davanti alla casa di cura si svolge una manifestazione di solidarieta' con il padre della donna, Beppino Englaro, organizzata dalla Cgil del Friuli intorno al caso divampa lo scontro giudiziario e politico. Il protocollo per la sospensione della nutrizione e idratazione artificiale ad Eluana Englaro "allo stato delle cose va avanti", fa sapere il neurologo Carlo Alberto Defanti, che ne ha avuto conferma dal professore Amato De Monte che guida l'equipe che si sta occupando di Eluana. Intanto nella casa di riposo sono in corso le verifiche da parte degli ispettori inviati dalla Regione sulla base della decisione assunta ieri dal presidente Renzo Tondo.Sono cominciati gli accertamenti che la Procura della Repubblica di Udine e la Regione Friuli Venezia Giulia hanno disposto per verificare la fondatezza di presunte irregolarità amministrative e penali rilevate dai Carabinieri dei Nas nell' attuazione dell'ordinanza della Corte di Appello di Milano che autorizza l'interruzione della nutrizione della donna. Un consulente, per conto del pm Antonio Biancardi, e alcuni dirigenti dell'Azienda per i Servizi Sanitari 4 medio Friuli, per conto della Regione, stanno verificando se la struttura nella quale si trova ora Eluana è, nei fatti e sul piano del diritto, "confacente" a quanto previsto nel decreto dei giudici milanesi. Dalle loro risposte dipenderanno le decisioni, attese per stasera, della Regione Friuli Venezia Giulia e, soprattutto, della Procura della Repubblica di Udine chiamata a decidere sull'adozione di un eventuale provvedimento cautelativo, come il sequestro preventivo della stanza di Eluana, di cui si parla con sempre maggiore frequenza. Oltre che dal pm di Udine, lo 'stop' ai medici che assistono Eluana potrebbe arrivare dal Parlamento appunto con l'approvazione del disegno di legge che il Consiglio dei ministri, convocato d'urgenza, venerdì sera, ha approvato per interrompere la sospensione della nutrizione di Eluana. Il voto finale (in Senato) sul ddl ci sarà domani mattina tra le 8,30 e le 9,30. Il ministro Sacconi precisa che sara' corretto il testo del disegno di legge nella parte in cui parla di 'vietare la sospensione'. Il testo - spiega il ministro - era infatti stato scritto quando ancora non era stata iniziata la sospensione dei trattamenti vitali di idratazione e nutrizione artificiali a Eluana Englaro''.. ''Correggeremo il testo - ha continuato - in modo da applicarlo a Eluana Englaro e agli altri casi come il suo. Mi auguro che la giornata di oggi si concluda con una legge chiara, che sarebbe comunque prodotta dal Parlamento in attesa di una compiuta e organica riforma delle tematiche di fine vita''. Secondo il ministro comunque, il ddl non e' incostituzione. Per il sottosegretario Eugenia Roccella, il ministero del Welfare ha fatto ''cio' che era nelle sue competenze, ora intervenga la Asl: ''Si tratta di ore - ha spiegato - e il ministero non puo' piu' agire''. La Procura della Repubblica di Udine ha intanto convocato il direttore generale dell'Azienda per i Servizi Sanitari (Ass) numero 4 Medio Friuli, Giorgio Ros. L'Azienda per i Servizi Sanitari numero 4 Medio Friuli è quella competente sulla casa di riposo La Quiete. Allo stesso direttore generale la Direzione centrale della Salute della Regione Friuli Venezia Giulia ha chiesto di accertare con la massima urgenza se La Quiete "sia in possesso dei requisiti necessari per attivare una struttura adatta all'accoglimento di un malato terminale" e, nell'ipotesi di violazione delle disposizioni di legge, "di provvedere alla diffida immediata".VELTRONI, VOTERO' NO CON ASSOLUTA CONVINZIONE - "Io voterò no con assoluta convinzione e dopo una lunga meditazione perché su una materia del genere né lo Stato né la politica possono intervenire. E' un disegno di legge su un caso e non su una legge che è in discussione alle camere, un caso in cui lo Stato interferisce senza riconoscere che i genitori sanno veramente cosa è giusto fare". Il segretario del Pd Walter Veltroni spiega così la sua pozione rispetto al ddl Englaro aggiungendo che "nei gruppi del Pd si discuterà e individuerà l'orientamento prevalente fermo restando naturalmente la libertà di coscienza".
A VERTICE PD PREVALE NO, MA DIVISIONI SU LINEA
L'''orientamento prevalente'' del coordinamento del Pd e' per il no al ddl Englaro, che sbarchera' stasera in aula a Palazzo Madama. Ma, al termine di una discussione che ha visto posizioni diverse, il vertice del partito ha deciso, a quanto si apprende, che era meglio affidare ai gruppi parlamentari la ricerca di una posizione di maggioranza e di lasciare comunque liberta' di coscienza. Escluse la liberta' di coscienza tout court e la proposta, sostenuta da Rosy Bindi e Giorgio Tonini di non partecipare al voto, la discussione si e' concentrata sull'opportunita' o meno di prendere una posizione netta a favore del no, pur lasciando liberta' di coscienza, dando mandato ai capigruppo di rappresentarla nelle assemblee dei parlamentari del Pd. Su questa linea erano il capogruppo al Senato Anna Finocchiaro e Pier Luigi Bersani.Per il ministro ombra dell'Economia, lo scontro istituzionale che ha preceduto il voto sul ddl fa si' che ''si vota per lo stravolgimento della Costituzione e della giurisdizione con un'invadenza dello stato, mai accaduta, in dimensioni familiari con uno stravolgimento di secoli di civilta' giuridica''. Per quanto tutti i big del partito - fatta eccezione per Beppe Fioroni e Enrico Letta, che voteranno si' - motivano il no prima di tutto per ragioni politiche, il rischio di un no esplicito, ha evidenziato il vicesegretario Dario Franceschini, e' che ''i cattolici democratici si sentano ospiti nel partito''. E sulla linea dell'orientamento prevalente, da discutere dentro i gruppi senza pero' arrivare al voto finale in assemblea, si e' espresso Veltroni che ha insistito sulla necessita' di tenere molto alta l'attenzione del partito in difesa della Costituzione e ''contro il tentativo di Berlusconi di trasformare la democrazia nei poteri conferiti nelle mani di uno solo''.
CASINI A DEPUTATI UDC,DOMANI PRESENZA INDISPENSABILE ''Ti ricordo l'assemblea del Gruppo, domani alle 10. Ma soprattutto, alle 14, alla Camera comincia l'esame della legge sul 'caso
Eluana': presenza indispensabile''. E' l'sms con il quale Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, richiama i deputati centristi alla partecipazione compatta ai lavoro di Montecitorio sul ddl del governo.
FOLLINI, VOTERO' NO
''Ho evitato a lungo di esternare su questo tema. La mia opinione sara' il mio voto e il mio voto sara' no''. Cosi' il senatore del Pd Marco Follini, lasciando l'assemblea dei senatori del Pd, annuncia il suo voto in aula sul ddl Englaro.
PREGIUDIZIALE ANCHE IDV CHE IN AULA VOTERA' NO ''Il gruppo dell'Italia dei Valori nella stragrande maggioranza dei suoi componenti esprimera' in Aula un voto contrario'' al 'ddl Eluana'. Lo ha detto il presidente dei senatori dell'Idv, Felice Belisario, parlando con i cronisti al termine della riunione del suo gruppo al Senato con all'odg il provvedimento che sara' in Aula stasera. ''Non si tratta di una volonta' pre-costituita - ha aggiunto - ma di una decisione arrivata dopo una serena e amichevole discussione''. L'Idv fa sapere anche che presentera' una pregiudiziale di costituzionalita'.
MARINI, NON ESCLUDO SI' MA DEVO VEDERE TESTO ''Non escludo di votare si' ma devo vedere bene il testo in particolare nel passaggio che riguarda l'idratazione e l'alimentazione''. Cosi' il senatore Franco Marini spiega la sua posizione sul voto sul ddl Englaro, in discussione in aula al Senato.DALAI LAMA, FERMARE CURE SE NON C'E' PIU' COSCIENZA - "Se c'é la possibilità di recuperare la coscienza e le funzioni mentali, "bisogna andare avanti" con le cure, "se invece si tratta di mantenere in vita un corpo, allora bisogna fermarsi". Lo ha detto il Dalai Lama - oggi a Roma per ricevere la cittadinanza onoraria - a proposito del caso di Eluana Englaro, in un'intervista al Tg5. Nel buddismo, "nei casi di male incurabile c'é una pratica che consente l'abbandono della coscienza dal corpo"; negli altri casi, al contrario, anche noi "parliamo di suicidio", ha sottolineato la guida spirituale tibetana.
Fonte(Ansa)
mercoledì 4 febbraio 2009
APPRODA IN ITALIA LA MARATONA DI 'GUITAR HERO'.
Approda anche in Italia, partendo da Roma, la maratona musicale di "Guitar Hero", il videogioco che simula una chitarra elettrica, rivelazione del 2007 con 22 milioni di copie vendute e un miliardo di dollari di fatturato. Uscito l'8 novembre 2005 in USA e il 7 aprile 2006 in Europa, il videogioco (compatibile con le piattaforme Xbox, Playstation e Wii) è stato 'adottato' anche in un episodio dei "Simpson" e in uno di 'South Park' in tv e, addirittura, è stato scelto da Bruce Springsteen per il lancio del suo nuovo album "Working on a Dream", il 27 Gennaio scorso. Domenica, dunque, a Roma si è svolta la prima di sei giornate di gara tra appassionati del videogioco, una sorta di rave, denominato "Rock Aperitif Sunday Hero", che gli organizzatori (Till the Last Drop) intendono poi esportare in altre città italiane come avviene già in America. Vincerà la sfida tra chitarristi veri o improvvisati chi, alla fine dei sei appuntamenti, avrà ottenuto il punteggio più alto superando i vari livelli di difficoltà del gioco. La particolarità di "Guitar Hero", infatti, sta nel fatto che non è indispensabile né conoscere la musica né saper suonare la chitarra. Il controller del videogioco è una chitarra leggermente sottodimensionata rispetto al reale: sul manico presenta 5 tasti di colori differenti disposti parallelamente al manico. La "plettrata" va effettuata su una barra di plastica situata all'altezza delle corde e in più è presente anche la leva per le vibrazioni, da utilizzare durante le note più lunghe per dare un tocco di personalità al brano che si sta suonando. Attraverso lo schermo, ricorrendo alla combinazione di colori, il programma del videogioco fornisce al giocatore le indicazioni per eseguire il brano precedentemente scelto, evidenziando gli errori compiuti. Man mano che si acquisisce dimestichezza con lo strumento, il gioco permette di salire di livello aumentando il grado di difficoltà nella esecuzione dei brani sui quali, i più esperti, possono anche esibirsi in variazioni e arrangiamenti che consentono di personalizzare la performance. Velocità, fantasia e orecchio musicale fanno il resto per questa nuova generazione di chitarristi virtuali. Prossimo appuntamento del rave romano domenica 15 febbraio all'Arancio Wine Bar di Via Flaminia 491/b.
Fonte(Ansa)
VERSO LO STOP AL SENO RIFATTO ALLE MINORENNI.
''Mamma, papa', mi regalate un seno nuovo?''. E' questa una delle richieste piu' frequenti che molti genitori si sentono rivolgere dalle loro figlie minorenni. Richiesta che spesso diventa un desiderio esaudito, con rischi e controindicazioni per la salute. Una situazione da 'far west' contro cui il ministero del Welfare ha deciso di porre rimedio con un giro di vite.L'ipotesi allo studio del sottosegretario Francesca Martini, d'accordo con chirurghi estetici e societa' scientifiche, e' di vietare gli interventi al seno sulle minoreni, a meno di ragioni mediche. La medicina estetica e' sempre piu' richiesta a tutte le eta': una donna su tre e' insoddisfatta del suo aspetto fisico, come ha evidenziato un'indagine di Swg su 500 donne tra i 16 e 45 anni. - STOP RITOCCHI SENO A MINORI: Il 36% delle minorenni non si piace, e di queste il 17% proprio non sopporta il suo seno. Il 14% tra i 16 e 17 anni se lo farebbe rifare. Di fronte a questo scenario Francesca Martini e' chiara. ''Stiamo pensando, insieme alle societa' scientifiche e ai chirurghi plastici di produrre delle linee guida in cui si vieti l'impianto di protesi mammarie alle ragazze sotto i 18 anni''. Oltre allo stop alle under 18, Martini ha annunciato entro breve l'istituzione di un registro nazionale su base regionale delle protesi mammarie impiantate, e una banca dati nazionale per avere un quadro del fenomeno. - UNA DONNA SU 3 NON SI PIACE: Si cerca sempre di migliorarsi, ma non basta mai. Anche se il 65% delle donne dichiara di piacersi fisicamente, piu' di una su 3, senza distinzioni di eta', ammette di essere scontenta del proprio aspetto fisico. Un'insoddisfazione che supera il 50% tra quante non lavorano e in particolare tra le casalinghe (56%). Che si tratti di chirurgia del seno o di trattamenti riempitivi, la propensione a passare ai fatti e ritoccarsi e' pero' piu' accentuata tra le donne con un livello di autostima piu' elevato e cresce con l'avanzare dell'eta'. Si va, nel caso del seno, dal 14% delle ragazze di 16-17 anni a quasi il 40% delle over 35. - PANCIA E FIANCHI IN CIMA A DIFETTI DA CORREGGERE: Anche se un seno poco abbondante e' spesso fonte di vergogna per molte donne, a indurre una scarsa accettazione di se' sono pancia e fianchi troppo pingui (71%), gambe poco modellate (29%), seno (18%), capelli (15%), pelle (12%) e viso (11%). Tuttavia il 49% delle intervistate ammette che un seno prosperoso aumenta l'autostima migliorando la percezione di se', e il 33% si sottoporrebbe ad un intervento di chirurgia estetica per rimodellarlo. Circa i trattamenti di ringiovanimento del volto, oltre il 40% considera la pelle fondamentale per la bellezza di una donna, e per combattere i segni del tempo il 34% potrebbe decidere di ricorrere a filler o iniezioni di botulino. - SOLO 25% INFORMATO SU RISCHI INTERVENTI: Nonostante se ne parli parecchio, c'e' molta disinformazione sugli interventi di chirurgia estetica. Solo una donna su quattro che si sottoporrebbe ad intervento di questo tipo infatti ne conosce tutti gli aspetti. Il 60% ammette di non avere sufficienti conoscenze sugli impianti di protesi mammaria, e il 76%, in particolare le giovanissime, si ritiene poco per niente informata sugli interventi di ringiovanimento del viso.
Fonte(Ansa)
Fonte(Ansa)
lunedì 2 febbraio 2009
HIT PARADE, SPRINGSTEEN IRROMPE AL TOP.
Arriva Bruce Springsteen e con il suo Working on a dream si afferma subito nella top ten dei cd più venduti secondo Fimi, seguito dal rapper J.Ax, al secolo Alessandro Aleotti, con Rap n'roll. Scalzato dalla prima posizione Tiziano Ferro, che ora si deve accontentare della terza posizione davanti a Laura Pausini e ai Negramaro. Mentre anche il Cd di Fabrizio De André, uscito in concomitanza con i dieci anni della morte, deve cedere la seconda posizione e scivola in settima. Tra le compilation è invece ancora in vetta Scialla-Amici 2009, seguito da Mamma Mia! The Movie Sound. In vetta alla classifica dei Dvd il New Year's Concert 2009 di Daniel Barenboim, seguito da Il giovanotto matto di Lelio Luttazzi. Brano più scaricato della settimana è Meraviglioso dei Negramaro.
Fonte(Ansa)
Fonte(Ansa)
GF: LA PASIONARIA ALITALIA LASCIA LA CASA.
Daniela Martani ha deciso di lasciare la casa per evitare il licenziamento come hostess della nuova Cai. Lo ha annunciato in diretta, durante la puntata del Grande Fratello in onda su Canale 5. Combattuta e quasi in lacrime, dopo aver visto un videomessaggio della mamma che la incitava a mantenere il suo posto di lavoro, ha deciso di lasciare il reality.Romana, 35 anni, Daniela Martani è stata la pasionaria dei giorni caldi di Alitalia, simbolo mediatico della protesta degli assistenti di volo. Poi a gennaio l'ingresso nella casa del GF, subito in buona parte boicottato dai colleghi sul web. Colori mediterranei, formosa, occhi verdi e lunghi capelli, la Martani si autodefinisce una "ragazza testarda, combattiva, ironica". Una che "nella vita non sopporta le ingiustizie, le prevaricazioni sui più deboli, l'impunità in generale, i tradimenti". Soprattutto, una ragazza con la voglia di diventare popolare: nel suo curriculum ci sono varie partecipazioni a programmi tv, compreso 'Chiambretti c'e". Lei stessa aveva detto di aver mandato tentato il Gf anche lo scorso anno: il Grande Fratello come grande scorciatoia per sfondare. Niente di male se non fosse incappata nella vicenda Cai: la Martani è stata assunta dalla nuova compagnia nata dalle ceneri dell'Alitalia ma non ha mai preso servizio neppure per un giorno, proprio perché gli autori del programma tv di Canale 5 hanno deciso di fare della Martani, quella con le foto con il cappio al collo, una delle concorrenti della nona edizione del programma. I guai sono cominciati quando non è si è presentata il 23 gennaio a Fiumicino per imbarcarsi e lavorare sul volo per Tokyo. Pur di entrare nella casa televisiva, la Martani aveva chiesto la cassa integrazione volontaria non potendo - ha sempre sostenuto lei - chiedere l'aspettativa, "né ad Alitalia che stava chiudendo né a Cai che stava aprendo", aveva detto nella puntata di una settimana fa quando aveva saputo dai suoi legali Alessia Montani e Rosario Siciliano che dalla Cai era arrivata la richiesta di una decisione entro sei giorni. In questi giorni poi Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl in Senato, ha più volte detto che "a fronte di tante persone che si sono trovate senza lavoro, la cassa integrazione sarebbe stata una facilitazione ingiustificata ed immotivata". Ma l'affondo più grave è arrivato dal presidente Cai Roberto Colaninno che ieri, ospite di Lucia Annunziata su Raitre, ha detto: "Sono state date indicazioni al personale di trattare la faccenda in maniera molto severa e intransigente".
Fonte(Ansa)
Fonte(Ansa)
domenica 1 febbraio 2009
IL 'FRIZZANTINO' MARCO MARFE' CONQUISTA IL WEB.
Giusy Ferreri era arrivata solo seconda a X-Factor prima di scalare la classifica italiana; Marco Marfé, ventunenne napoletano, è stato addirittura scartato al provino del programma di Rai Due che cerca talenti musicali ma di sicuro non è passato inosservato, almeno sul web. Il cantante partenopeo, due dischi all'attivo, è esploso proprio dopo il provino in tv. "Io sono un po' frizzantino, il mio genere è pop dance", ha detto presentandosi a Simona Ventura. Vestito completamente di rosso, ha interpretato Gelato al cioccolato di Pupo in una versione neomelodica che ha divertito molto la conduttrice ma che non è bastata ad aprirgli le porte del programma. Il suo pubblico si concentra soprattutto nel capoluogo campano ma grazie a Internet la sua popolarità sta raggiungendo confini insperati: oltre 10.000 voci su Google e 130 video su Youtube (il primo dei quali visto da 368.528 utenti) testimoniano che Marco Marfé è il fenomeno web del momento, probabilmente non solo per meriti musicali. Su Facebook il suo fan club conta quasi diecimila iscritti, ma tra gli oltre mille messaggi lasciati in bacheca molti sono ironici ("Regaliamogli una lezione di italiano", scrive Luciano Posimo), moltissimi sono dei veri e propri insulti. Creati anche due gruppi contro Marfé: a "Doniamo un neurone a Marco Marfé" sono iscritte oltre 21 mila persone, quasi 9 mila hanno aderito invece a "Marco Marfé...LaVergognaDiNapoli". Marfé però non si lascia spaventare: "Ognuno ha le sue opinioni. Io ho comunque il mio pubblico, le mie fan che mi sostengono". Marfé - che sottolinea d'aver scelto il nome d'arte "Marco", curiosamente coincidente con quello reale - ha studiato fino alla terza media e sta cercando di superare il problema della poca confidenza con l'italiano: ha un insegnante che lo segue. "Si può dire che fino a 13 anni non parlavo, ero bloccato a livello psicologico; un giorno ero con alcuni amici davanti a un juke box e improvvisamente ho cominciato a cantare". Una svolta che non tutti, fuori e dentro il web, dimostrano di aver apprezzato. Ma questo a Marco non interessa. "L'importante è che parlino di me, bene o male non fa differenza". Chissà che non abbia letto Oscar Wilde.
Fonte(Ansa)
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GRILLO WEB-CELEBRITA', PER FORBES 7/O AL MONDO.
Beppe Grillo stella del Web: secondo la rivista americana Forbes, il blog del comico italiano é uno dei più letti al mondo e questo fa di Grillo la settima Web-celebrità al mondo. La classifica delle 25 stelle dell'online, stilata dalla rivista americana e giunta alla terza edizione, è guidata per il secondo anno consecutivo da Perez Hilton, nome d'arte che prende le mosse dal suo soggetto preferito, Paris Hilton. Al secondo posto si piazza Michael Arrington, fondatore ed editore del famoso blog Tecnocrunch dalle cui recensioni e valutazioni dipende il futuro di molte realtà web. Medaglia di bronzo per Kevin Rose, che ha fondato nel 2004 Digg, sito che consente ai propri utenti di condividere e votare le storie preferite. Dalla classifica è stato escluso il fondatore di Facebook, Marc Zuckengerb, famoso oltre il web. "Il suo nome è sconosciuto a molti americani, ma Beppe Grillo è molto conosciuto in Italia - spiega Forbes -. Anche se ha studiato da ragioniere, la sua fama è legata alla comicità e alla televisione. Il suo materiale altamente politico ha toccato le corde dell'audience e Grillo è divenuto una forza nella politica italiana. Nel 2005 ha iniziato a condividere i suoi pensieri politici su un blog, ora disponibile in italiano, inglese e giapponese, che è uno dei più letti e questo lo rende una vera web-celebrità". Grillo incassa il riconoscimento, spiegando che "è la dimostrazione della forza della rete, che è fantastica: sono felice". E il settimo posto nella classifica delle Web-celebrita "dimostra anche che siamo più vivi che mai, mentre vorrebbero farci passare per scomparsi dalla scena dell'informazione tradizionale. La cosa meravigliosa poi - spiega Grillo - è che questo risultato incredibile è stato raggiunto con pochissimi mezzi, il lavoro di 4-5 persone che ringrazio, pochissimi investimenti: non certo quelli pazzeschi di altri. Questo rende tutto più fantastico e clamoroso". Nello stilare la propria classifica Forbes ha in un primo momento una 'Web-celebrita'', cioé una persona famosa per aver creato qualcosa on line o per apparire nei contenuti web tanto da essere riconoscibile a un vasto pubblico di navigatori. Poi - spiega la rivista - è stata stilata una lista di 250 personalità internet. Ognuna di queste e stata valutata in cinque aree: i risultati di Google; le valutazioni di traffico sulla loro homepage in base alle rilevazioni di Alexa; le citazioni rilevate da Factiva e il numero di 'seguaci' su Twitter.
Fonte(Ansa)
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