lunedì 8 settembre 2008

Test sul Big Bang:la Terra morirà?

Reclamo respinto, l'esperimento si farà.
Tam tam di paura per l'accensione del mega acceleratore di particelle al Cern di Ginevra, prevista mercoledì 10 settembre. Gli scienziati vogliono creare dei "buchi neri" per studiare l'origine dell'universo mentre i più scettici temono che l'esperimento possa risucchiare la Terra in un vortice dalla potenza sconosciuta. Due americani si sono rivolti alla Corte europea chiedendo di bloccare l'esperimento, ma il loro ricorso è stato respinto.
L'esperimento, che farà scontrare due fasci di particelle in un tunnel lungo 27 km sotto la città svizzera, scatenerà una temperatura di 1000 miliardi volte superiore a quella del cuore del Sole. Gli obiettivi degli studiosi del Cern sono tanti: trovare il bosone di Higgs, soprannominato la "particella di Dio" perché spiega come mai la materia abbia masse diverse, decifrare la natura della materia oscura dell’universo, individuare nuove particelle o incontrare addirittura dimensioni sconosciute.Ma un allarme, già diffuso nel 2003 e lanciato da un gruppo di studiosi, paventa catastrofi e la distruzione della Terra se la macchina più grande mai costruita dall'uomo entrerà in funzione. La paura dei detrattori di Lhc (Large Hadron Collider) è che si possa, con gli esperimenti dell'acceleratore, creare un mini buco nero che potrebbe crescere di dimensioni e potenza, fino a risucchiare la Terra divorandola completamente nel giro di quattro anni.La scienza europea ha alzato tutti i suoi scudi e ribadito: "L'acceleratore è sicuro". Un'affermazione perentoria, messa nero su bianco, in un duplice confronto di Rapporti scientifici internazionali. Anche il direttore della Scuola internazionale di fisica subnucleare di Erice, Antonino Zichichi, tranquillizza sull'esperimento: "Il pericolo della creazione di buchi con l'avvio dell'esperimento Lhc è privo di fondamento scientifico". Sulla stessa linea anche il presidente dell'Infn, Roberto Petronzio, a capo dell'ente di ricerca italiano che ha dato il maggior contributo italiano a Lhc, in termini di scienza e uomini: "L'acceleratore Lhc è sicuro e ogni preoccupazione che ci possano essere rischi è una semplice fiction".Tu credi all'ipotesi della catastrofe? Qual è il tuo ultimo desiderio da realizzare se la fine del mondo fosse veramente così vicina?

Fonte(Ansa)

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