ROMA - Sono 1.214 i negozi, bar, ristoranti, pub, chiusi per non aver emesso lo scontrino dopo le verifiche dell'Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza. E la maggior parte degli esercizi che hanno dovuto abbassare la saracinesca sono nel nord Italia (593). Aumenta però il numero delle persone che paga subito quanto dovuto al fisco: la maggior imposta definita per adesione o acquiescenza è infatti aumentata tra il 2006 e il 2007, di ben il 43%. Sono questi gli ultimi dati forniti dall'Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza e diffusi dalla Corte dei Conti durante l'ultimo giudizio sul rendiconto generale dello Stato per il 2007. In tutto - spiega la magistratura contabile - le contestazioni per la mancata emissione sono state (a partire dal novembre 2006) 130.472, e di queste 19.070 delle Entrate e 111.402 della Gdf. Di queste 91.603 sono diventate veri e propri atti di contestazione. E 1.214 alla fine sono stati i negozi chiusi. Il nord Italia si aggiudica il primo posto con 593 saracinesche abbassate, segue il Centro-Italia a quota 317 il Mezzogiorno con 304 negozi chiusi. Per contrastare i fenomeni "fraudolenti", anche nel settore immobiliare e in quello finanziario ("nei quali - dice la Corte - si assiste a comportamenti di rilevante gravità") sono state svolte 511 'indagini' (verifiche, accessi mirati, ecc) che hanno fatto emergere 414 milioni di euro fra imposte dirette e Irap e una maggior imposta di 85 milioni per l'Iva. L'azione complessiva dell'Agenzia ha avuto buoni risultati con un aumento del 10,6% tra il 2006 e il 2007 della maggior imposta complessivamente accertata (a quota 14,5 milioni) e soprattutto con una maggior imposta definita per adesione e acquiescenza: +43%. Per quanto riguarda la Guardia di Finanza la Corte mette in evidenza come ci sia stata tra il 2006 e il 2007 un incremento del 27% dei controlli (oltre quota 940.000). Ciò si è tradotto in un "incremento esponenziale, +78%" dei risultati complessivi in materia di basi imponibili ai fini delle imposte sui redditi e "in un significativo aumento, +35%, di quelli in tema di Iva. Complessivamente i rilievi formulati in materia di imposte sui redditi per circa 30 miliardi di euro e l'Iva dovuta e/o non versata per 5,3 miliardi di euro sono in assoluto i più alti degli ultimi decenni".
fonte(ansa)
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