giovedì 18 dicembre 2008

PARMALAT, DIECI ANNI DI RECLUSIONE A TANZI.

I giudici del tribunale di Milano hanno condannato a dieci anni di reclusione Calisto Tanzi per la vicenda del crac Parmalat. I giudici hanno ritenuto responsabile Tanzi dei reati di aggiotaggio, ostacolo all'attività degli organi di vigilanza, concorso in falso con i revisori. Inoltre l'ex patron di Collecchio è stato interdetto dai pubblici uffici per la durata della pena e condannato a risarcire in via provvisionale le parti civili. E' stato assolto solo per un capo di imputazione relativo al concorso in aggiotaggio con gli ex funzionari di Bank of America che sono stati assolti.ASSOLTI ALTRI IMPUTATI TRANNE ITALAUDIT Il tribunale di Milano ha assolto tutti gli altri imputati, tranne la società Italaudit, per il crac Parmalat. I giudici della prima sezione del Tribunale di Milano hanno condannato la società di revisione Italaudit (ex Grant Thornton) a una sanzione di 240 mila euro e hanno disposto la confisca di oltre 455 mila euro. Le persone assolte a vario titolo, o per prescrizione o perché il fatto non sussiste o perché non è previsto dalla legge come reato, sono tre ex funzionari di Bank of America, Luca Sala, Luis Moncada e Antonio Luzi, i tre ex consiglieri indipendenti Paolo Sciumé, Luciano Silingardi ed Enrico Barachini, e Giovanni Bonici, ex responsabile di Parmalat Venezuela.RESPINTE DUE RICHIESTE DI PATTEGGIAMENTOI giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano, prima di leggere la sentenza di condanna per Calisto Tanzi a dieci anni di reclusione per il crac Parmalat hanno respinto una richiesta di patteggiamento presentata da due imputati: Maurizio Bianchi e Lorenzo Penca ritenendo la pena patteggiata non congrua, disponendo quindi la separazione delle loro posizioni. Per un'altra decina di imputati è stata invece accolta la richiesta di patteggiamento a pene che vanno dai 5 mesi e 10 giorni ai 2 mesi. BOFA: FRODE PERPETRATA DA DIPENDENTI SOCIETA' Bank of America, con una nota, esprime la propria soddisfazione per la decisione del Tribunale di Milano di prosciogliere tre suoi ex dipendenti dall'accusa di aggiotaggio. "La decisione del Tribunale - spiega l'istituto di credito - stabilisce in modo inconfutabile che gli ex dipendenti della banca non hanno commesso il reato di aggiotaggio. Dopo oltre quattro anni di processo è emerso chiaramente che la frode Parmalat è stata perpetrata solo dai dipendenti della stessa società con l'assistenza di alcuni suoi revisori contabili". "Come le prove prodotte in giudizio hanno dimostrato - conclude la nota -, nessuno dei dipendenti di Bank of America sapeva, o era in condizione di sapere, della reale situazione finanziaria della Parmalat, che non fu rilevata neppure nel corso di indagini approfondite della Consob e di altre autorità pubbliche". LEGALE LUZI: SENTENZA GIUSTA "Siamo molto felici e la consideriamo una sentenza giusta e rispettosa del diritto": lo ha affermato Jacopo Pensa, legale di Antonio Luzi, ex dipendente di Bank of America, assolto nel processo sul crac Parmalat. A un cronista che gli chiedeva se è possibile che Tanzi sia l'unico responsabile, l'avvocato ha risposto: "può essere così, ma certamente se l'ha fatto con altri, non l'ha fatto con chi è stato assolto questa sera".PM GRECO: IMPIANTO RIMANE CONFERMATO Non sembra turbato dalla sentenza di questa sera del Tribunale di Milano, che ha condannato il solo Calisto Tanzi e ha assolto gli altri imputati, il procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco, il quale analizza la situazione nella sua complessità e ricorda come su 29 imputati complessivi almeno una ventina siano stati condannati o abbiano patteggiato. "Per quanto riguarda il capo d'imputazione riguardante Bank of America - spiega il procuratore aggiunto - è stata riconosciuta la prescrizione, peraltro modificata a seguito della legge Cirielli". Pertanto, per il magistrato, "l'impianto dell'inchiesta rimane confermato". Impugnerete la sentenza? "Vedremo le motivazioni e decideremo".

Fonte(Ansa)

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