Il 2009, per gli uomini napoletani, potrebbe iniziare nel peggiore dei modi: in 'bianco'. Sì, perché se hanno intenzione di festeggiare l'arrivo del nuovo anno sparando botti illegali, la minaccia delle mogli è chiara: 'Niente sesso'. L'idea è venuta a Vincenzo Sorrentino, assessore comunale di Lettere, piccolo comune del Napoletano, e anche medico del pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli. Lui, gli effetti devastanti dei botti, li vede ogni anno: troppi. Da qui l'idea: "Coinvolgere le donne, perché loro sono più convincenti e gli obiettivi li raggiungono sempre". E così, un gruppo di casalinghe ha subito detto di sì. Del resto proprio a Lettere, come nei vicini comuni, ogni anno sono diversi i feriti dei botti, spesso anche mortalmente. E non è un caso se proprio la 'presidente' di questo comitato, al momento spontaneo, è chi, come Carolina Staiano, ha visto la sua vita segnata proprio dai botti. Il padre di Carolina, casalinga di 42 anni, due figli, è rimasto ferito gravemente proprio dallo sparo di fuochi d'artificio. Ecco perché, tramite un semplice passaparola, ha subito convinto altre casalinghe a scendere in campo. Gli uomini sono, quindi, avvisati: se durante queste feste natalizie e, soprattutto a Capodanno, spareranno botti, per giunta illegali, dovranno rinunciare al sesso. Non solo, su di loro incombe anche una denuncia: se, infatti, le mogli scopriranno che botti illegali sono nascosti in casa, informeranno le forze dell'ordine. "Facciamo di tutto per cercare di prevenire feriti e morti a causa dei botti - dice Vincenzo Sorrentino - purtroppo non riusciamo mai a raggiungere i risultati sperati. Questa volta la nostra speranza sono le donne". In prima linea, in questa iniziativa, c'é anche la Provincia di Napoli che ha subito inserito il neo comitato nella campagna di prevenzione che ogni anno mette in atto contro l'uso dei botti illegali. Al momento le adesioni sono circa 25 e le casalinghe che hanno aderito hanno un'età compresa tra i 25 e i 45 anni, racconta Sorrentino. Al comitato si può dare il proprio supporto inviando una semplice mail all'indirizzo sesparinientesesso@libero.it. Domani, al caffé Gambrinus di Napoli, ci sarà la presentazione delle prime donne che hanno deciso di aderire. Intanto il passaparola continua: tra le donne ma forse ancora di più tra gli uomini.
Fonte(Ansa)
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