lunedì 13 ottobre 2008

TEMPI DURI PER UNIVERSITARI, AFFITTI DA RECORD.

Per molti studenti universitari l'anno è già iniziato ma il primo esame da affrontare ha poco a che fare con i libri, riguarda invece l'alloggio. Quasi metà degli universitari è "fuori sede", frequenta cioé facoltà che si trovano fuori della propria provincia. Le camere in affitto hanno un costo alto, spesso proibitivo secondo l'ultima indagine del Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari) basata sui dati raccolti in alcune città metropolitane e in centri minori sedi di Università. A Milano per un posto letto in zona Brianza occorrono circa 450 euro, per una stanza singola si va da un minimo di 650 (zona Bande Nere) a un valore medio di 800 (zona Lambiate, Udine e Fiera) a un massimo di 900 (in zona Vittoria). A Firenze un posto letto costa in media 350/400 euro, una stanza circa 700. A Bologna, dove gli studenti si concentrano nelle zone vicine all'Università, occorrono 250/280 euro per un posto letto in una doppia, da 370 a 500 per una singola. A Roma in zone vicine alle università centrali (San Lorenzo, Piazza Bologna) vengono chiesti circa 600 euro per una stanza singola, 450 per un posto letto in una doppia. Valori solo leggermente più bassi (550 euro per una camera singola) in zone vicine alle altre Università (zona Ostiense e Cinecittà). Si risparmia soltanto se ci si sposta in zone molto periferiche: 300 euro per un posto letto e 450 una singola in zone Prenestina, Centocelle e simili. A Napoli per un posto letto occorrono 300/450 euro, per una stanza si spende dai 400 ai 600 euro, con i prezzi più alti nelle zone Policlinico, Vomero e Colli Aminei. A Bari per un posto letto occorrono 250/350 euro, almeno 350 per una singola. Nelle città più piccole i prezzi sono più bassi in termini assoluti, ma hanno un peso maggiore nell'economia cittadina. "In queste città la forte domanda da parte di studenti ha notevolmente deformato il mercato, economicamente e socialmente - spiega la responsabile dell'ufficio studi del Sunia Laura Mariani -: i proprietari riescono a praticare alti canoni affittando un alloggio a più studenti, fenomeno che innesca un processo di aumento generalizzato anche per i residenti i quali sono espulsi da intere zone urbane. Il problema - continua Mariani - non è solo il costo alto, nella maggioranza dei casi ci sono anche tutta una serie di violazioni, clausole capestro e vessatorie con contratti non registrati senza limite di canone, alloggi privi di dotazioni minime sia impiantistiche che di qualità, modalità irregolari di accollo sugli inquilini delle spese condominiali". Nelle città in cui è più frequente il fenomeno degli affitti a studenti extracomunitari, come a Perugia, si registra infine un'ulteriore anomalia: l'aumento di circa il 25/30% del canone chiesto agli studenti stranieri rispetto a quanto chiesto agli italiani.

Fonte(Ansa)

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