I vigili del fuoco non sanno ancora darsi una spiegazione: come ci è finito un cinghiale di quasi due quintali nel naviglio di Milano? Intorno alle 7,30 i pompieri sono stati chiamati per recuperare un animale, non meglio specificato, caduto nelle acque del naviglio grande. Arrivati sul posto, lungo l'Alzaia, in piena città, hanno constatato, con grande stupore, che si trattava di un suino selvatico. Grazie a un sistema di carrucole i vigili del fuoco sono riusciti a recuperare il cinghiale ormai stremato e lo hanno adagiato sulla sponda del naviglio per tentare di rianimarlo. Ma a nulla è servito l'intervento del servizio veteriario dell'Asl: il cinghiale è morto subito dopo il suo salvataggio dalle acque.GIBBONE PASSEGGIA IN STRADA, CATTURATOPasseggiava tranquillo lungo viale Papiniano, poco distante dal carcere di San Vittore a Milano, ma i suoi versi hanno destato l'attenzione di alcuni abitanti che, non senza stupore, hanno segnalato la presenza di una scimmia sotto casa. L'episodio è avvenuto ieri, intorno alle 15,30 e non è stato facile per una pattuglia delle volanti riuscire a catturare il primate, appartenente alla specie dei gibboni lar. Quando gli agenti hanno avuto la meglio sulla scimmia, chiudendola dentro la volante, un educatore cinofilo titolare di una pensione canina a Parma, si è offerto di prendere in affidamento temporaneo l'animale. La richiesta è stata accolta, dopo che un ispettore del corpo forestale ha accertato le buone condizioni di salute del gibbone.
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lunedì 29 giugno 2009
domenica 28 giugno 2009
JACKSON, SECONDA AUTOPSIA. RESTA MISTERO.
Mentre non si placa negli Stati Uniti l'ondata di emozione e di cordoglio collettivo seguita alla morte di Michael Jackson, continuano le polemiche circa le cause e le circostanze della sua scomparsa. La famiglia ha chiesto e ottenuto che sul corpo del cantante fosse effettuata una seconda autopsia "indipendente" e secondo quanto riferito dal Los Angeles Times l'esame è già stato eseguito a Los Angeles, ma i risultati non sono stati resi noti. Nel frattempo è stato ascoltato il medico personale del cantante, Conrad Murray, l'ultima persona ad aver visto Jackson vivo. La polizia di Los Angeles ha riferito in termini formali che il medico si è presentato spontaneamente agli investigatori, e che non sono stati riscontrati elementi di alcuna natura a suo carico. "Il dottor Conrad Murray - ha reso noto la polizia in un comunicato ufficiale - ha volontariamente contattato il Dipartimento di Polizia di Los Angeles. Gli investigatori della Divisione Rapine e Omicidi si sono incontrati con il dottor Murray e lo hanno interrogato a lungo. Il dottor Murray è stato collaborativo e ha fornito informazioni utili alle indagini". Una dichiarazione che allontana da Murray qualsiasi sospetto, tanto più che il primo esame autoptico aveva escluso che la causa della morte potesse essere dovuta "a dolo" o a "un atto criminoso". Ciò nonostante la famiglia del cantante ha chiesto una seconda autopsia. Vuole sia fatta chiarezza in particolare su come il dottor Murray ha operato negli ultimi, cruciali minuti della vita di Jackson. Il sito TMZ, il primo che diffuse la notizia della morte di Jackson, riportando una fonte interna alla famiglia riferisce che i Jackson non riescono a spiegarsi per quale motivo il medico abbia praticato il massaggio cardiaco tenendo il paziente sul letto, mentre secondo tutti i manuali il massaggio cardiaco va praticato deponendo il paziente su una superficie rigida. Le polemiche non si placano, e sono destinate a durare visto che i risultati ufficiali saranno reso noti dal coroner solo "tra sei-otto settimane". Un elemento è comunque certo: Michael Jackson è stato ucciso dai farmaci, dalla incredibile quantità di cocktail farmacologici che nel corso della vita si é iniettato o ha ingerito: antidepressivi, antidolorifici, iniezioni, pillole. Una quantità disumana, al punto che - come ha rivelato oggi al londinese Sunday Times la baby sitter dei suoi figli - lei in persona è stata costretta più volte a vuotargli lo stomaco a forza di lavande gastriche. Tuttavia di questo aspetto la famiglia non fa cenno. Lancia qualche sospetto nei confronti del medico e ringrazia i tanti fans che hanno mandato messaggi di cordoglio: "In uno dei momenti più bui della nostra vita - ha detto il padre Joseph Jackson a nome della famiglia - è difficile per noi trovare le parole appropriate...Il nostro amato figlio, fratello e padre di tre bambini se ne è andato senza preavviso, in modo tragico, e troppo prematuramente. Lascia noi, la sua famiglia, senza parole e devastata al punto che la comunicazione con il mondo esterno a volte ci sembra impossibile". La famiglia Jackson, che ha ricevuto un messaggio di cordoglio anche dal presidente, Barack Obama, esorta quindi i fans a "continuare ad amare" il loro re del pop. Nessun cenno all'eredità e al fiume di interessi che la sua morte comporta.
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venerdì 26 giugno 2009
MORTA ATTRICE FARRAH FAWCETT.
E' facile dire oggi, 30 anni dopo il vertice del suo successo, che Farrah Fawcett - scomparsa a 62 anni - e' stata un mito esemplare del sogno hollywoodiano e un'autentica icona generazionale, quella che negli anni '70 scopriva la cultura un po' plastificata della generazione pop. In realta' la vita di questa attrice-meteora nello star system rimase segnata drammaticamente dalla malattia (una forma cancerogena degenerata due volte) che ha segnato tutta la seconda parte della sua esistenza vedendola in prima linea, con coraggio e impegno civile, impegnata nelle attivita' di sostegno alla ricerca scientifica.Nata a Corpus Christi, Texas, il 2 febbraio 1947, aveva tutti i requisiti della tipica bellezza americana: misure da concorso, capelli biondi e sguardo chiaro, successo facile fin da quando i suoi compagni di scuola la votarono beautiful woman nei primi anni '60. Da li' il passo per piccole apparizioni televisive fu breve cosi' come il legame, nel 1968, con la star tv Lee Majors, ratificato in matrimonio cinque anni dopo. La sua fotografia in una vasca da bagno fece il giro d'America con un servizio da calendario venduto in piu' di oltre 8 milioni di copie. A questo exploit si deve il suo successo tv poiche' i produttori Spelling e Goldberg la scelsero per il ruolo di Jill Munroe nella serie delle Charlie's Angeles nel 1976. Un anno dopo lasciava pero' il set ritornandovi solo per una serie di fortunati episodi. In quegli anni nasce l'amore con Ryan O'Neal, con cui avrebbe vissuto per 17 anni dando alla luce Redmond e ottenendo una tardiva riconciliazione con la prima figlia del marito, l'attrice Tatum.Poi l'annuncio del matrimonio, dopo tanti anni, solo pochi giorni fa. In verita' i suoi film non sono molti e nemmeno di grande successo personale. Lavoro' con Stanley Donen (Saturn 3, del 1980), Alan Pakula (Ci penseremo domani, del 1988), James Orr, che fu anche suo compagno di vita (L'uomo di casa, del 1995), Robert Duvall (L'apostolo, del 1997). Le sue ultime apparizioni cinematografiche furono per Robert Altman (Il dottor T e le donne, del 2000) e Lance Riviera (The cookoud, del 2004). ''La ragione per cui i ragazzi americani - diceva con buona dose di autoironia - preferiscono la bellezza al cervello sta nel fatto che vedono meglio di quanto non pensino''. Di carattere generoso e aperto, profondamente legata fino all'ultimo a Ryan O'Neal, non ha mai voluto far mistero della sua malattia e si e' messa alle spalle bellezza, gioventu' e successo preferendo a tutto uno stile di vita da vera americana.
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ADDIO A MICHAEL JACKSON, RE DEL POP.
Prima il dubbio di una bufala, poi la notizia del ricovero in gravi condizioni, seguito dalle comunicazioni che lo davano vittima di un infarto e i particolari sulla chiamata dei soccorsi, sull'intervento dei paramedici, sull'incoscienza e sull'arresto respiratorio. Infine la conferma ufficiale con il viaggio della salma, avvolta di bianco, in elicottero verso l'obitorio.Il lutto, esploso su internet, coinvolge le celebrities e le persone comuni, nelle strade di Los Angeles, sull'Hollywood Boulevard, dove in tanti hanno fatto pellegrinaggio, anche se sulla stella di un omonimo, visto che quella di Michael era coperta dal tappeto rosso pronto per la premiere di Bruno, il nuovo film dell'autore di Borat. A Westwood, dove è avvenuto l'ultimo tentativo di salvargli la vita, dal mattino si è assistito a un pellegrinaggio di gente di ogni colore , età, estrazione sociale. Una perdita che coinvolge l'intera nazione, l'intero mondo e l'intera città di Los Angeles: il traffico bloccato tutto il giorno, gli elicotteri che volano senza interruzione e fanno spola tra Hollywood, Westwood e Downtown, i tre luoghi che hanno fatto da palcoscenico all'ultimo atto della carriera e della vita di Michael Jackson.La gente è visibilmente turbata, emozionata, anche se le lacrime si mischiano con i sorrisi e i movimenti che la musica di Jackson induce e ha sempre indotto. A contribuire al ricordo per l'intera giornata e nottata, ci hanno pensato tutte le televisioni, locali e nazionali, che hanno dedicato il palinsesto alla sua scomparsa, sottolineando certo l'eccentricità del cantante, i suoi cambiamenti, i suoi colpi di scena, e le sue vicende giudiziarie, ma soprattutto il suo talento. Un talento che ha segnato una rivoluzione epocale nel mondo della musica rendendo Michael Jackson una delle persone più famose al mondo, come hanno sottolineato in tanti oggi, in una città già scossa dal decesso di Farrah Fawcett, la cui morte, almeno per i media e proprio a causa della notizia di Jackson, è passata in secondo piano.Per tutto il pomeriggio, appurata la morte del cantante, l'attenzione si è spostata sulle cause e le modalità e l'arrivo di una squadra speciale della sezione omicidi e rapine della polizia di Los Angeles ha fatto affiorare le voci più disparate. Normale procedura hanno detto gli agenti speciali, fermatisi almeno tre ore nella casa del cantante e hanno sequestrato tre autovetture, mantenendo però il massimo riserbo sulle indagini. Intanto però i media si sono scatenati in una ridda di ipotesi: dall'abuso di antidolorifici a quello di psicofarmaci, fino a spingersi a un'ipotesi di suicidio, con la collaborazione della sua famiglia. Le cause del decesso, saranno appurate oggi, durante l'autopsia ordinata dal magistrato che sta coordinando le indagini, ma c'é l'impressione che le vere cause della morte resteranno sempre sconosciute.A contribuire al mistero sul decesso di Michael Jackson il fatto che sia arrivato in un momento di rilancio per il cantante di Thriller, che negli ultimi anni ha mantenuto un profilo molto basso e che fino alla sera precedente stava provando per il suo nuovo e ultimo show: il che rende sospetta l'ipotesi di un infarto per cause naturali. Il cantante si stava preparando da mesi perché aveva in programma un tour di cinquanta concerti che l'avrebbero riportato al centro della scena musicale, a partire da Londra. Proprio nella capitale inglese in un'apparizione pubblica di cinque minuti che non avveniva da anni, a parte le sue presenze in tribunale aveva detto ai suoi fan: "Vi amo enormemente, dal profondo del mio cuore". Fan, che anche oggi, ieri, e domani, lo ricorderanno come avrebbe voluto lui: per le sue canzoni.
CORONER, RISULTATI AUTOPSIA TRA SETTIMANE
I risultati definitivi dell'autopsia di Michael Jackson saranno resi noti ''molto piu' avanti, forse tra qualche settimana''. Lo ha detto il vice coroner della Contesa di Los Angeles, Ed Winter. Intanto negli Stati Uniti cresce l'attesa per conoscere i risultati, che stabiliranno con esattezza quale sia stata la causa della morte del cantante. Mentre pare ormai assodato che Jackson e' morto per arresto cardiaco in seguito ad un infarto, non e' affatto assodato cosa possa aver causato quell'infarto. Molti media americani riportano oggi che Jackson si sarebbe iniettato una dose eccessiva di un farmaco sintetico chiamato 'Demerol', un narcotico che avrebbe effetti simili alla morfina. Uno dei legali della famiglia, Brian Oxman, ha confermato che da tempo Jackson si sottoponeva ad un intenso trattamento farmacologico, ma ha anche criticato le recenti prescrizioni mediche. Gli investigatori hanno reso noto di voler ascoltare il medico personale del cantante, per accertarsi se sia stato lui a prescrivere o a fare quell'ultima iniezione, e per capire se la prescrizione possa comportare qualcosa di irregolare. Secondo quanto riferito da alcuni familiari, l'iniezione sarebbe stata fatta alle 11:30. La chiamata d'emergenza alle 12:21.
Jackson e' stato dichiarato morto in ospedale alle 14:26, ma quando gli infermieri sono arrivati a casa il suo cuore non batteva gia' piu'. Alcuni amici del cantante, come l'illusionista Uri Geller, hanno detto che Jackson si stava fisicamente riprendendo, e che era in pieno recupero in vista dei concerti da tenere a Londra. Altri, invece, sostengono che le condizioni di salute del cantante erano tali che non sarebbe riuscito a tornare ad esibirsi su un palcoscenico.
Fonte(Ansa)
CORONER, RISULTATI AUTOPSIA TRA SETTIMANE
I risultati definitivi dell'autopsia di Michael Jackson saranno resi noti ''molto piu' avanti, forse tra qualche settimana''. Lo ha detto il vice coroner della Contesa di Los Angeles, Ed Winter. Intanto negli Stati Uniti cresce l'attesa per conoscere i risultati, che stabiliranno con esattezza quale sia stata la causa della morte del cantante. Mentre pare ormai assodato che Jackson e' morto per arresto cardiaco in seguito ad un infarto, non e' affatto assodato cosa possa aver causato quell'infarto. Molti media americani riportano oggi che Jackson si sarebbe iniettato una dose eccessiva di un farmaco sintetico chiamato 'Demerol', un narcotico che avrebbe effetti simili alla morfina. Uno dei legali della famiglia, Brian Oxman, ha confermato che da tempo Jackson si sottoponeva ad un intenso trattamento farmacologico, ma ha anche criticato le recenti prescrizioni mediche. Gli investigatori hanno reso noto di voler ascoltare il medico personale del cantante, per accertarsi se sia stato lui a prescrivere o a fare quell'ultima iniezione, e per capire se la prescrizione possa comportare qualcosa di irregolare. Secondo quanto riferito da alcuni familiari, l'iniezione sarebbe stata fatta alle 11:30. La chiamata d'emergenza alle 12:21.
Jackson e' stato dichiarato morto in ospedale alle 14:26, ma quando gli infermieri sono arrivati a casa il suo cuore non batteva gia' piu'. Alcuni amici del cantante, come l'illusionista Uri Geller, hanno detto che Jackson si stava fisicamente riprendendo, e che era in pieno recupero in vista dei concerti da tenere a Londra. Altri, invece, sostengono che le condizioni di salute del cantante erano tali che non sarebbe riuscito a tornare ad esibirsi su un palcoscenico.
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giovedì 18 giugno 2009
DISTRIBUTORI DI CONDOM NELLE SCUOLE DI ROMA E PROVINCIA.
Nei licei e negli istituti superiori di Roma e Provincia arriveranno i distributori di preservativi. E' quanto prevede una mozione, presentata dal coordinatore del gruppo federato della sinistra, Gianluca Peciola, approvata oggi dal consiglio provinciale di Roma. La mozione dunque impegna il presidente a sostenere "l'installazione nei locali o nei pressi delle scuole di istruzione secondaria superiore, in accordo con gli organi di direzione delle stesse, di distributori automatici anti concezionali". La richiesta dei distributori dei preservativi nelle scuole era stata sostenuta anche da una migliaio di firme raccolte dai giovani del Partito Democratico. Paralellamente all'installazione de distributori di profilattici partirà anche "una campagna di informazione, prevenzione e sostegno alla ricerca nella lotta contro il diffondersi del virus hiv e della altre malattie a trasmissione sessuale" oltre che "una campagna per l'insegnamento dell'educazione sessuale negli istituti superiori". La mozione è passata con i 18 voti favorevoli (16 Pd e 2 Sinistra e libertà), 7 contrari (Pdl e Udc) e un astenuto (La Destra).
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LAURA PAUSINI, DOPO SAN SIRO APRIREMO A STAR STRANIERE.
Cinquantamila biglietti già venduti, 44 artiste sul palco, 40-50 hit, una diretta radio dalle 19,30 a mezzanotte con un potenziale ascolto di 38 milioni di persone: sono le cifre di Amiche per l'Abruzzo, il mega-concerto benefico in favore delle popolazioni colpite dal terremoto ideato da Laura Pausini, in programma il 21 giugno a San Siro, al quale hanno aderito 100 artiste. "Per la prima volta siamo tutte donne e per la prima volta nella storia europea la diretta sarà trasmessa da 12 radio nazionali diventate 'amiche', insieme a noi", spiega la Pausini che con Giorgia e Gianna Nannini - madrine della manifestazione insieme a Elisa e Fiorella Mannoia - saranno protagoniste di una puntata speciale di Matrix in onda domani sera su Canale 5. "Non abbiamo dato un'esclusiva alla tv - dice Pausini prima della registrazione - ma abbiamo voluto coinvolgere le maggiori radio italiane che produrranno questa diretta rinunciando a quattro ore di pubblicità e alla diretta Italia-Brasile. Siamo 100 guerriere per far sì che il pubblico non si annoi". Una possibilità molto remota, visto che a cantare, rigorosamente dal vivo, saranno 44 famose artiste italiane. Ad aprire sarà una band creata ad hoc per l'occasione formata da Carmen Consoli al basso, Paola Turci alla chitarra e Marina Rei alla batteria. "Usciamo finalmente dalla contrapposizione - dice Nannini, che tra l'altro canterà Sei nell'anima e La solitudine con la Pausini - Abbiamo cancellato il primadonnismo dei tempi di Mina e Vanoni". E annuncia di avere intenzione in futuro di "aprire anche ad una dimensione internazionale coinvolgendo star straniere per sostenere cause umanitarie". "Molte si erano proposte per il concerto a San Siro - spiega Pausini - ma sul palco volevamo solo artiste coinvolte nella nostra realtà". "C'é una grande pace e unità rispetto alle iniziative dei colleghi maschi - osserva Giorgia - Il ruolo della donna è capire, creare, comprendere, costruire. Non si può perdere tempo con la competizione". Sul palco, tra le altre, anche Giusy Ferreri, Malika Ayane, Anna Oxa e Loredana Berté, Irene Grandi. A chiudere l'evento, una cover de Il mio canto libero: "La canteremo tutte insieme - anticipa Pausini - E' il brano più votato dal pubblico che ha partecipato a un sondaggio in radio e sul web". Ma prima Laura, Giorgia, Gianna, Elisa e Fiorella presenteranno per la prima volta d'Onna, d'Onna, brano inedito scritto dalla Nannini insieme a Isabella Santacroce dopo aver visitato i luoghi devastati dal sisma.
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venerdì 5 giugno 2009
MORTA LA REGINA DEL BLUES KOKO TAYLOR.
La regina del blues Koko Taylor è morta ieri all'età di 80 anni. Lo ha reso noto la sua casa discografica, la Alligator Records. Nata nei pressi di Memphis, in Tennessee, nel 1928, chiamata Koko a causa della sua passione per il cioccolato, è divenuta celebre grazie alla canzone "Wang Dang Doodle", scritta da Willie Dixon nel 1962. Nel corso della sua carriera, Koko si è esibita con celebrità del calibro di Muddy Waters, Howlin' Wolf, B.B. King and Buddy Guy. Nel 1984 aveva ottenuto un Grammy per l'album "Blues Explosion". Nel 2003 un attacco di cuore la costrinse a lasciare le scene per oltre un anno.
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MORTO CARRADINE, 'GIOCO AUTOEROTICO FINITO MALE'.
L'attore americano David Carradine, trovato impiccato ieri nella sua stanza di albergo a Bagkok, sarebbe morto per un atto sessuale finito male. Lo ha detto oggi la polizia. "Aveva una corda attaccata attorno al collo e un'altra - ha dichiarato il generale Worapong Siewpreecha della polizia metropolitana di Bangkok - attorno al suo organo sessuale. In queste circostanze, non possiamo essere sicuri che si sia suicidato, ma potrebbe essere morto (di un incidente) legato alla masturbazione". Carradine, eroe della serie tv Kung Fu e dei film Kill Bill di Quentin Tarantino, è stato trovato impiccato, nudo, nella sua stanza di albergo e la polizia aveva inizialmente parlato di un possibile suicidio. E' stata una cameriera a scoprire il corpo senza vita dell'attore americano di 72 anni. Carradine era Bangkok per le riprese del film Strech, realizzato da Charles de Meaux e prodotto dalla società francese Mk2. La morte è avvenuta tre giorni prima della fine delle riprese. Il generale Worapong ha dichiarato che la polizia ha interrogato la produzione secondo la quale l'attore "aveva bevuto birra dalla mattina alla sera il giorno prima della morte". Nanthana Sirisap, direttrice del servizio medico-legale dell'ospedale Chulalongkorn ha detto che i risultati di una prima autopsia hanno indicato che Carradine non era morto per cause naturali ma i medici attendevano i risultati di altre analisi sulla eventuale presenza di droga e alcol nel sangue. Porntip Rojanasunan, esperta legale che lavora per il ministero tailandese della Giustizia ha dichiarato che il decesso era stato apparentemente causato da "un incidente di auto-erotismo". La polizia di Bangkok ha sondato l' ambasciata degli Stati Uniti per verificare la possibilità di interrogare la moglie di Carradine. A Hollywood la famiglia dell'attore si é detta "sconvolta" e non ha fornito alcuna ricostruzione sulle circostanze della morte che "restano sconosciute".
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BRASILE, 'RESTI NON SONO DELL'AIRBUS'.
Ennesimo giallo nella tragedia dell'aereo Air France precipitato nell'Atlantico lunedi' scorso: i resti recuperati dalla Marina brasiliana non appartengono all'Airbus, ha reso noto oggi un responsabile dell'aviazione brasiliana. "Al momento non abbiamo recuperato nessun materiale dell'aereo", ha dichiarato il generale Ramon Borges Cardoso, direttore del dipartimento di controllo dello spazio aereo dell'Aeronautica brasiliana. Cardoso ha precisato che i rottami recuperati sino ad ora - un pezzo di sostegno che si supponeva fosse parte della stiva - appartengono probabilmente ad una nave. Cardoso ha poi precisato che anche la macchia d'olio estesa per circa 20 chilometri in mare non può appartenere all'aereo, "che ha una capacità massima di 50 litri per ciascun motore", una quantità minima rispetto all'estensione della chiazza."Le autorità francesi - ha detto il segretario di Stato francese ai trasporti, Dominique Bussereau - ripetono da giorni che bisogna avere una estrema prudenza". Ora - ha osservato - "occorre proseguire le ricerche. Il nostro obiettivo principale è quello di recuperare le scatole nere. Il tempo gioca contro di noi: bisogna fare di tutto per ritrovarle, e dunque certamente allargare la zona delle ricerche".Intanto nell'inchiesta emerge "incoerenza" nelle misurazioni della velocità dell'apparecchio, ha detto a Parigi il Bea, l'ufficio inchieste incidenti aerei che indaga sulla vicenda. E' emersa, secondo il Bea, "incoerenza nelle diverse velocità misurate" in base "all'esame dei messaggi automatici trasmessi dall'apparecchio". L'Airbus A330 è provvisto di diversi congegni in grado di misurare la velocità e - spiega un portavoce dell'ente ufficiale di inchiesta sugli incidenti aerei - "succede che c'é un'incoerenza fra queste velocità " misurate. L'inchiesta ha consentito anche di confermare "la presenza, in prossimità della rotta prevista dell'aereo sull'Atlantico, importanti cellule convettive caratteristiche delle regioni equatoriali", in pratica fenomeni di particolare violenza temporalesca. In ogni caso, il Bea invita ad "evitare qualsiasi frettolosa interpretazione o speculazione sulla base di informazioni parziali e non confermate".
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