In un anno aumenti fino al 20%. Consumatori, rincarano gli addobbi: "1 su 3 rinuncia a cenone".
"Te piace 'o presepe?''. Lo chiedeva ossessivamente papà Cupiello nella famosa commedia di Eduardo De Filippo. Chissà cosa ne direbbero in casa Cupiello del fatto che ormai, in fatto di rincari, non si salvano nemmeno gli addobbi natalizi, gli ingredienti del cenone o gli oggetti della tradizione. A partire dall'albero di Natale: secondo l'associazione dei consumatori Federconsumatori, infatti, il prezzo dei tradizionali alberelli è aumentato in un solo anno fino al 20%. Per un albero di media qualità, alto intorno ai 2 metri, ad esempio, si devono sborsare circa 48 euro, il 16% in più rispetto all'anno scorso e il 291% in più rispetto al 2001, quando si pagava ancora in lire. Per uno un po' più piccolo (un metro e ottanta), ma di alta qualità, il prezzo può arrivare a 59,90 euro: 20% in più in un anno, 228% in più di 8 anni fa. E non si tratta certo di piccoli numeri: l'anno scorso, secondo Confagricoltura, sono stati venduti 6,5 milioni di alberi. Per quest'anno i vivai associati - spiega Confagricoltura - a novembre hanno registrato una forte diminuzione degli ordini: "si teme un forte calo". Stessa musica arriva da Confesercenti: secondo le stime dell'associazione di categoria quest'anno nei negozi si venderanno circa 2,1 milioni di alberelli (di cui 1,1 finti). Dei 19 milioni di famiglie che fanno l'albero, infatti, solo il 5-6% lo comprerà nuovo. Più in generale, con l'avvicinarsi delle feste, mostrano forti incrementi tutti i principali articoli natalizi. "Nel corso di 8 anni - spiega Federconsumatori - ci sono stati aumenti incredibili, con variazioni che oscillano tra il 72 e il 554%". Le sfere decorate, ad esempio, sono aumentate del 14% sul 2008 e del 143% sul 2001. Non va meglio per il nastro da pacchi (+17% sul 2008 e +226% sul 2001), la candela centrotavola (rispettivamente +5 e +72%), la ghirlanda (+5% e +554%) e la carta regalo (+15% e +130%). La soluzione, allora, è scegliere un Natale 'minimal'. Secondo un'altra associazione, il Codacons, la tendenza sarà ridurre all'osso l'acquisto di addobbi e lucine: la spesa delle famiglie per questi articoli crollerà del 15%. Con la classica 'ricetta della nonna': tirare fuori dalla cantina i vecchi addobbi, recuperare l'albero sintetico, magari spelacchiato, dell'anno scorso. E si risparmia persino sul cenone: una famiglia su tre, secondo l'Adoc, rinuncerà al tipico pasto della tradizione. Anche perché per mettere insieme le portate natalizie si spendera, in media, 158 euro (1,6% in più rispetto all'anno scorso).
Fonte(Ansa)
giovedì 26 novembre 2009
I 70 anni dell'irriducibile Tina Turner.
La sua carriera decollò grazie alla collaborazione con l'ex marito Ike Turner.
Tina Turner ha 70 anni e ha da poco terminato una trionfale tournée che ha celebrato uno dei tanti clamorosi ritorni della sua carriera. Anna Mae Bullock, com'é registrata all'anagrafe di Nutbush, Tennessee, resta una delle più spettacolari icone sexy della musica popolare, una donna capace di attraversare 40 anni di musica e una vita così avventurosa da essere diventata un film con Angela Bassett.
Come molti sanno l'inizio della sua carriera è legato al suo ex marito, Ike Turner, un pioniere della fusione tra il soul e il rock con il quale, tra gli anni '60 e '70, ha ottenuto successi clamorosi con brani come "Proud Mary", "Nutbush city limits" e "River deep mountain high". Tanto per intendersi I Rolling Stones compirono la prima tournée Americana come spalla di Ike & Tina e proprio a quel periodo risale l'amicizia con Mick Jagger che ha sempre ammesso di aver rubato alla sua amica I celebri passettini di danza. Sul palco Tina sprigionava un'energia selvaggia, rimasta uno dei tratti distintivi della suo personaggio. Poi la storia con Ike, reso incontrollabile dalla cocaina, è diventata un incubo fino costringerla alla fuga, senza un soldo. Prima però aveva lasciato una traccia profondissima come l'Acid Queen nel film che Ken Russell ha diretto da Tommy degli Who. Sembrava la fine e invece grazie all'incontro con Roger Davies, dalla metà degli anni '80 diventa una delle regine della musica mondiale sulla scia del clamoroso successo dell'album Private dancer, di brani come The best, What's love got to with it, della sua folgorante apparizione in Mad Max e del brano legato al film con Mel Gibson (We don't need another hero), alla sua partecipazione a Live Aid con uno strepitoso duetto con Mick Jagger e a We are the world, alle cover di classici come Let's stay together e I can't stand the rain.
Da allora è una delle donne più amate e rispettate dello show business, un simbolo di vitalità, equilibrio, divertimento e sensualità che ha duettato con Rod Stewart, Elton John, David Bowie, Eric Clapton e I nostri Eros Ramazzotti ed Elisa, ha inciso la sua impronta nella Walk of fame di Hollywood e ha partecipato all'album premio Grammy "River: The Joni letters" di Herbie Hancock. Voce inconfondibile dai toni soul, fisico statuario (le sue gambe sono ancora bellisime), una presenza sul palco ineguagliabile, un look unico che ha fatto diventare un marchio le sue proverbiali parrucche, Tina Turner é davvero un esempio di come si possa arrivare a 70 anni senza essere la parodia di se stessi, lasciando il ricordo indelebile di una vicenda eccezionale, una storia che in troppe occasioni ha trasformato I suoi protagonisti in vittime e che lei ha saputo trasformare in una strada verso le stelle.
Fonte(Ansa)
Tina Turner ha 70 anni e ha da poco terminato una trionfale tournée che ha celebrato uno dei tanti clamorosi ritorni della sua carriera. Anna Mae Bullock, com'é registrata all'anagrafe di Nutbush, Tennessee, resta una delle più spettacolari icone sexy della musica popolare, una donna capace di attraversare 40 anni di musica e una vita così avventurosa da essere diventata un film con Angela Bassett.
Come molti sanno l'inizio della sua carriera è legato al suo ex marito, Ike Turner, un pioniere della fusione tra il soul e il rock con il quale, tra gli anni '60 e '70, ha ottenuto successi clamorosi con brani come "Proud Mary", "Nutbush city limits" e "River deep mountain high". Tanto per intendersi I Rolling Stones compirono la prima tournée Americana come spalla di Ike & Tina e proprio a quel periodo risale l'amicizia con Mick Jagger che ha sempre ammesso di aver rubato alla sua amica I celebri passettini di danza. Sul palco Tina sprigionava un'energia selvaggia, rimasta uno dei tratti distintivi della suo personaggio. Poi la storia con Ike, reso incontrollabile dalla cocaina, è diventata un incubo fino costringerla alla fuga, senza un soldo. Prima però aveva lasciato una traccia profondissima come l'Acid Queen nel film che Ken Russell ha diretto da Tommy degli Who. Sembrava la fine e invece grazie all'incontro con Roger Davies, dalla metà degli anni '80 diventa una delle regine della musica mondiale sulla scia del clamoroso successo dell'album Private dancer, di brani come The best, What's love got to with it, della sua folgorante apparizione in Mad Max e del brano legato al film con Mel Gibson (We don't need another hero), alla sua partecipazione a Live Aid con uno strepitoso duetto con Mick Jagger e a We are the world, alle cover di classici come Let's stay together e I can't stand the rain.
Da allora è una delle donne più amate e rispettate dello show business, un simbolo di vitalità, equilibrio, divertimento e sensualità che ha duettato con Rod Stewart, Elton John, David Bowie, Eric Clapton e I nostri Eros Ramazzotti ed Elisa, ha inciso la sua impronta nella Walk of fame di Hollywood e ha partecipato all'album premio Grammy "River: The Joni letters" di Herbie Hancock. Voce inconfondibile dai toni soul, fisico statuario (le sue gambe sono ancora bellisime), una presenza sul palco ineguagliabile, un look unico che ha fatto diventare un marchio le sue proverbiali parrucche, Tina Turner é davvero un esempio di come si possa arrivare a 70 anni senza essere la parodia di se stessi, lasciando il ricordo indelebile di una vicenda eccezionale, una storia che in troppe occasioni ha trasformato I suoi protagonisti in vittime e che lei ha saputo trasformare in una strada verso le stelle.
Fonte(Ansa)
giovedì 12 novembre 2009
Benvenuti "ncopp' a stu volo".
EasyJet pensa ad annunci in dialetto nei voli in Italia.
''Signore e Signure benvenute a tutte quante 'ncopp'a 'stu volo 'e l'easyJet''. Ma anche ''Sciuri e sciure, benvegn a bord de chel vul chi easyJet''. Potrebbero diventare cosi', cioé in dialetto, gli annunci di bordo nei voli in Italia della compagnia low cost inglese. Che, cavalcando la polemica sull'introduzione dei dialetti a scuola e nelle amministrazioni pubbliche, sta valutando di introdurre i dialetti della città di partenza e di destinazione negli annunci di bordo.
EasyJet fa sapere in un comunicato che, come ''terzo vettore per quota di mercato nel trasporto passeggeri in Italia'', sta prendendo ''in seria considerazione la possibilita' di 'sdoganare' e valorizzare i principali idiomi regionali introducendoli sulle tratte domestiche durante le istruzioni di sicurezza che vengono fornite prima del decollo. Cosi', ad esempio, sul collegamento tra Milano Malpensa e Napoli Capodichino l'italiano e l'inglese potrebbero in futuro essere affiancati dal lumbard e dal nnapulitano''.
''Il nostro interesse per l'uso dei dialetti a bordo nasce dalla volonta' di essere sempre piu' vicini alla quotidianita' dei nostri passeggeri e di dare loro un segno tangibile del fatto che sentiamo l'Italia come la nostra seconda casa'', spiega Thomas Meister, Marketing manager easyJet per l'Italia. ''Inoltre - prosegue - ci sembra bello far riassaporare ai nostri passeggeri l'emozione di trovarsi a casa gia' dal momento in cui salgono a bordo di un aereo easyJet''. Nel comunicato, la compagnia inglese scrive anche il testo dell'annuncio in italiano e come sarebbero su un volo Malpensa-Capodichino, in milanese e napoletano.
Fonte(Ansa)
''Signore e Signure benvenute a tutte quante 'ncopp'a 'stu volo 'e l'easyJet''. Ma anche ''Sciuri e sciure, benvegn a bord de chel vul chi easyJet''. Potrebbero diventare cosi', cioé in dialetto, gli annunci di bordo nei voli in Italia della compagnia low cost inglese. Che, cavalcando la polemica sull'introduzione dei dialetti a scuola e nelle amministrazioni pubbliche, sta valutando di introdurre i dialetti della città di partenza e di destinazione negli annunci di bordo.
EasyJet fa sapere in un comunicato che, come ''terzo vettore per quota di mercato nel trasporto passeggeri in Italia'', sta prendendo ''in seria considerazione la possibilita' di 'sdoganare' e valorizzare i principali idiomi regionali introducendoli sulle tratte domestiche durante le istruzioni di sicurezza che vengono fornite prima del decollo. Cosi', ad esempio, sul collegamento tra Milano Malpensa e Napoli Capodichino l'italiano e l'inglese potrebbero in futuro essere affiancati dal lumbard e dal nnapulitano''.
''Il nostro interesse per l'uso dei dialetti a bordo nasce dalla volonta' di essere sempre piu' vicini alla quotidianita' dei nostri passeggeri e di dare loro un segno tangibile del fatto che sentiamo l'Italia come la nostra seconda casa'', spiega Thomas Meister, Marketing manager easyJet per l'Italia. ''Inoltre - prosegue - ci sembra bello far riassaporare ai nostri passeggeri l'emozione di trovarsi a casa gia' dal momento in cui salgono a bordo di un aereo easyJet''. Nel comunicato, la compagnia inglese scrive anche il testo dell'annuncio in italiano e come sarebbero su un volo Malpensa-Capodichino, in milanese e napoletano.
Fonte(Ansa)
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